L'Isola Incantata delle Figlie della Luna Un luogo protetto dalle Nebbie in cui le Fanciulle studiano insieme...

Il Percorso di Trasformazioni Animali

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    stregaviolet )O(
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    Guardiana
    Anziana dell'Isola
    00 24/03/2009 03:19

    Sono molte le vicende presenti sia nella cultura celtica irlandese/gallese sia in quella Arturiana in cui l'eroe o il saggio deve attraversare diverse trasformazioni e vivere per un certo periodo in forma animale. Non un solo animale, ma diversi, spesso appartenenti a tutti gli elementi, ovvero abitanti del regno terrestre, acquatico o celeste.
    Gli esempi sono moltissimi. Vi è Gwion Bach, che dopo aver assaggiato (per volere del Destino) la pozione del Calderone di Cerridwen attraversa diverse mutazioni, fuggendo dall'ira della Dea. Egli diventa lepre, poi pesce (forse un salmone), poi uccellino (viene a volte definito "Robin", quindi potrebbe trattarsi di un Pettirosso), mentre Cerridwen lo insegue nelle forme di levriero, lontra e falco/aquila. Alla fine lui diventa un chicco di grano, un Seme... e Cerridwen lo divora nelle forme di una gallina, tornando poi Donna e partorendolo nella forma umana: il sapiente e illuminato Taliesin.
    Ma non è l'unico a vivere questo Percorso... il profeta Tuan Mac Cairill è l'ultimo superstite del primo popolo che abitò l'Irlanda dopo "il Diluvio" ed è lui che ne racconta le successioni, che vide con i propri occhi eppure con forme diverse. Egli fu uomo, poi si svegliò cervo, poi cinghiale nero, poi falco di fiume e poi salmone; mangiato da una donna egli rinacque uomo, conservando la Conoscenza e vivendo da illuminato.
    Inoltre vi è Fintan, che visse in diverse forme animali; e poi Ameirgin, che racconta di essere stato molte forme diverse, senza limiti... egli fu vento, fu albero, e fu molte altre manifestazioni naturali.
    E poi vi è il racconto gallese dei Mabinogion, Culwch e Olwen, che narra di un percorso simile alla ricerca di Mabon figlio di Modron. Artù e i suoi compagni impegnati nell'impresa devono essere guidati da diversi animali, per ritrovarne il più antico che sappia dire loro dove si trova imprigionato il Fanciullo Divino.
    In quest'ultima vicenda non c'è una vera e propria trasformazione, eppure si parla dello stesso Percorso da un animale sacro all'altro, che porta sempre ad un Fanciullo "dalla fronte luminosa", ovvero all'illuminazione, in qualsivoglia modo la si voglia vedere o descrivere.
    Questa la premessa... [SM=g27824]
    Ora voglio riportare delle parti da Celtica, di Luigi Balocchi, per dare una spiegazione (o almeno per darne uno spunto dal quale poi possiamo trarre molto altro) di queste trasmutazioni.
    Ne abbiamo forse già parlato, non ricordo, e di sicuro queste cose bene o male sono già state dette, ma non in questo modo... che mi sembra molto bello.
    Riporto alcune parti, che condivido pienamente.

    "Spirito e corpo vengono iniziati ai misteri dell'eterno. Le trasformazioni in cervo, cinghiale, aquila e salmone sono la testimonianza spirituale del viaggio iniziatico nella coscienza stessa degli elementi: per dominarli, alfine rinascendo definitivamente dal ventre di una donna, uomo, sapiente, quindi druida. Tuan è il conoscitore dei segreti profondi. Solo dopo aver infranto gli illusori confini della coscienza meramente umana, contingente e parziale, direttamente attingendo alle energie cosmiche che il tutto compenetrano, la rigenerazione dell'eterna giovinezza può essere accolta nell'illuminazione dell'essere nuovo. Giacché è proprio nelle mani, nel cuore e nella memoria dell'uomo rinato che la chiave per accedere alla totalità delle manifestazioni, quindi partecipare all'eterno, viene consegnata."

    "L'uomo, corpo e azione, è il risultato di quanto in lui viene attualizzato dai cicli evolutivi della conoscenza.
    E ciò può concretizzarsi unicamente attraverso le fasi di dissoluzione, smembramento, del vecchio essere, tali da permettere la ricostituzione dello stato di perfezione edenica, la natura primordiale (...).
    Solo allora il piano di comunione con (...) l'anima universale è realmente, psichicamente, conseguito. Gli animali cui vengono riferite le metamorfosi, a maggior ragione gli elementi tutti che accolgono le migrazioni dell'essere, sono la visibilizzazione dei tre regni, animale, vegetale e minerale, con cui si è soliti identificare la manifestazione materiale.
    L'iniziazione conduce l'essere a penetrarli. Non più realtà estranee, contrapposte l'Io individuale, il viaggio iniziatico li ricapitola in una più alta ed estesa percezione della coscienza."

    Ma qualcosa di altrettanto essenziale al Viaggio iniziatico è il Ritorno... perchè si preservi la Memoria e si possa raccontare ciò che si ha veduto, ciò che si ha vissuto... e si possa guidare verso la stessa Via.

    "l'iniziato deve raggiungere lo stato divino, ma non per disciogliersi nel tutto. Deve serbare, pur essendo immerso nel grande tutto, la sua propria individualità solare. Deve entrare in comunione con l'anima universale, autocosciente, ridestato, perennemente sveglio deve vivere fra gli uomini in un corpo rigenerato e trasmutato dal fuoco interiore."
    "Il sapiente celta non intraprende mai un viaggio senza ritorno. Si può partire per morire o, al contrario, andare per una fiorente rinascita dell'essere. Lì giunti, l'occhio si volge indietro;
    il tempo del canto può avere inizio."

    (questa ultima parte la trovo incantevole...)
    Quindi ciò che è anche importante è proprio il serbare memoria dell'esperienza vissuta interiormente.
    Ci si deve sciogliere nel Tutto, smembrare nella Natura, ma restando in vita, quindi tornando indietro, rinnovati, per essere Luce, Lanterna per gli altri che vogliono ascoltare.
    Si tratta di viaggi consapevoli, sebbene fatti di una consapevolezza che non è mentale (la mente è spenta nel momento dello smembramento nella Grande Madre spirituale, altrimenti nulla può veramente avvenire), consapevoli profondamente. Sperimentati e quindi profondamente veri. Di fronte a questa esperienza poi nulla ha più potere sull'illuminato. Egli sa già tutto ciò che deve sapere e non abbisogna d'altro. L'illusione smette di esistere, le parole false tornano ad essere aria pulita, perchè egli sa Guardare oltre.

    Ma come può avvenire tutto questo...?
    Tramite qualcosa che sta anche alla base della verità profonda della Hierogamia, l'Amore e l'Unione Sacra con la Natura:

    "A Taliesin non basta amare ciò che lo circonda.
    Poeticamente annullandosi e ricreandosi nelle sue più diverse manifestazioni, vuole condividere il respiro stesso della creazione
    . Giusto così lo sguardo abbraccia quanto, nel cosmo, anima l'intima natura umana, nel contempo, gli estremi confini dell'esistere.
    (...) La morte iniziatica sarà l'inizio della nuova vita, generata dal ventre dell'ascesi e dell'estasi.
    L'essere, tutto sarà nuovamente ricomposto nella coscienza purificata dalle apparenze materiali. La sua natura primordiale verrà così esaltata. (...)
    Solo allora il vecchio nipote di Partholon diverrà Tuan il profeta;
    Amergin potrà guardare la via che conduce all'altro mondo;
    Gwyon Bach rinascerà Taliesin."

    [SM=g27819]


    [Modificato da stregaviolet )O( 24/03/2009 03:28]


    "Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
    Haria

    "Incappucciate e velate, con le trecce color notte, le Fate porteranno ciò che nessun profeta intuì."
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    olwen73
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    Viandante
    00 24/03/2009 20:38

    Grazie Violet per questo meraviglioso post.

    Credo riassuma quanto è all'origine del cammino verso la conoscenza e la consapevolezza dell'essere in forma così poetica e sintetica..

    Mi vengono in mente i miti Yaqui e dei Blackfoot in nord america, quelli Inuit dell'immenso nord, i miti Yanomami e Guaranì dell'Amazzonia, quelli dei boscimani e delle terre di sogni degli aborigeni in Australia....
    nonchè Apuleio e l'asino d'oro, Psiche ed Eros, la saga di Gilgamesh della mitologia sumera....

    Trovo meraviglioso l'intero post, la scelta delle citazioni, i tuoi commenti nonchè il finale:

    "A Taliesin non basta amare ciò che lo circonda.
    Poeticamente annullandosi e ricreandosi nelle sue più diverse manifestazioni, vuole condividere il respiro stesso della creazione."

    ahhh quelle merveille.....

    )O(
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    AlessandroSkryer
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    Fanciulla dell'Isola
    Sognatore dell'Isola
    00 29/03/2009 05:39


    Questo è un tema ricchissimo, su cui c’è molto da dire. Vi propongo, un po’ sbrigativamente e disordinatamente, una serie di analogie evocate dalla lettura dell’intervento di Violet, così poi magari potremo discuterle e approfondirle insieme.

    Il viaggio iniziatico, descritto da Luigi Balocchi, è una sorta di morte e avviene per mezzo di uno smembramento e di una dissoluzione nella Natura, nel Tutto, o nella «Grande Madre spirituale», come ha scritto Violet, seguiti da una ricomposizione, dalla rigenerazione dell’eterna giovinezza, la trasmutazione attraverso il fuoco, la rinascita dal ventre di donna: «l’inizio della nuova vita, generata dal ventre».

    Un mito racconta di Pelope, ucciso dal padre Tantalo, smembrato, bollito in un calderone, offerto in pasto agli dèi, quindi ricomposto e riportato in vita. In questo processo è sostituita con un pezzo d’avorio una spalla, divorata dall’unica dèa che ha mangiato le carni, ovvero Demetra, la quale, in un altro mito, immerge ripetutamente nel fuoco il piccolo Demofoonte per renderlo immortale, e successivamente ottiene il ritorno della figlia Persefone dal mondo infero: una rigenerazione per donare immortalità, e una rinascita.

    Nel mito di Prometeo, viene smembrato in sacrificio un bue, destinato per metà a nutrire gli uomini e per metà gli dèi, a cui egli offre però soltanto le ossa, avvolte nel lardo. Ciò ricorda l’antichissima usanza siberiana o caucasica di offrire le ossa degli animali uccisi agli dèi, affinché fossero riportati in vita.

    Come abbiamo visto nella discussione su Pierina De Bulgatis, la Sacerdotessa della Dèa che guida le Streghe riporta in vita gli animali dalle ossa avvolte nella pelle.

    Ancora bambino, dopo essere stato distratto, fra l’altro, con trottole, dadi e uno specchio, Dioniso viene smembrato e bollito in un calderone, poi le sue membra sono ricomposte da Demetra ed egli rinasce. È lo stesso procedimento con cui Medea ringiovanisce Giasone. Con Pelia, invece, Medea non mantiene la promessa: lo uccide, lo smembra, lo cuoce, ma non completa il rito, e così egli non risorge.

    Attraverso un rito iniziatico di morte interiore, i seguaci di Dioniso morivano e rinascevano come il loro dio. Attraverso il rito in cui gli animali erano smembrati e mangiati vivi, essi volevano forse attenuare la distanza fra uomini e animali.

    Dunque, la rigenerazione che dona immortalità o eterna giovinezza, e la resurrezione, o rinascita, seguono allo smembramento, alla bollitura nel calderone, e alla ricomposizione delle membra. Naturalmente, il calderone è posto sul fuoco, ed è attraverso l’immersione nel fuoco, rito astrale di rinascita, che Demetra e Teti tentano di donare l’immortalità a Demofoonte e ad Achille.

    Se il calderone è simbolo del ventre femminile, bollire nel calderone equivale a rimanere nel ventre come il chicco di grano in Keridwen, e il grano è simbolo di Demetra, dèa della rigenerazione attraverso il fuoco e della rinascita dal mondo infero. Anche quella di sua figlia è un’esperienza iniziatica: la fanciulla rapita, Kore, ritorna al mondo supero come Persefone, donna, regina degli inferi, colei che può rinascere perché ha conosciuto la morte.

    Insieme al potere di dare la vita, appartiene alla Dèa e alla Strega il potere di uccidere e di riportare in vita, nonché di restituire la giovinezza e di donare l’immortalità, e la conoscenza, come nel caso di Taliesin. Per analogia con la nascita di Taliesin, essere ricomposti e rinascere dopo essere stati smembrati e bolliti nel calderone può simboleggiare il viaggio iniziatico.

    Medea è Dèa e Strega, come Morgana, a cui è connessa attraverso Kirke. Anche la Strega, come la Dèa, ha il potere di riportare in vita dopo la morte, anche attraverso il viaggio iniziatico, la metamorfosi e il volo in forma animale (uno dei poteri di Morgana), i quali possono avvenire in sogno. Ha il potere di guidare nell’Aldilà e di condurre alla conoscenza.

    Lo smembramento seguito da rinascita significa che la dissoluzione è un processo consapevole, altrimenti non porterebbe alla conoscenza, ma soltanto alla follia. Analoga è la differenza fra sogno iniziatico e sogno ordinario. Essenziale è la memoria che se ne conserva, ovvero la capacità di preservare e tramandare la conoscenza attrraverso il canto, e di ripetere l’esperienza.






    E sempre il vento e l’ombra misuravano il tempo,
    il sole portava riflessi come grate di gioia
    alloggiata là fuori, incurante degli agguati—
    quella che si sarebbe dovuta cercare.


    Crevice Weeds