00 30/08/2008 20:49
Capelli
Le nuvole in cielo vengono bene per i giochi e le fantasie dei bambini.
Amleto: Vedete anche voi quella nuvola lassù? Non ha la forma di un cammello?
Polonio: Per la santa messa! In effetti sembra proprio un cammello.
Amleto: A mio parere somiglia a una donnola!
Polonio: Ha il dorso simile a quello di una donnola!
Amleto: O a quello di una balena?
Polonio: Sì, proprio a quello di una balena.
...
<< Ahi!, come vorrei saper ancora sognare come un tempo. Quando ero piccolo, mi bastava alzare la testa e lì ad immaginarmi grandi armate che inseguono un gigante. Lì due teneri amanti che si baciano. Lì due bimbi che si rincorrono. Vedi la! un cane!.....>>
Tutto ciò pensa il nostro protagonista affacciandosi alla finestra di casa sua.
I 40 si avvicinano come la cavalleria in fase di attacco. Già si odono le grida del comandante e pare dire <<All'Attacco!!!>>.
Carlo (così si chiama) sempre affacciato alla finestra osserva il mare.
IL mare...quella tavola blu, che oggi è increspato, il vento soffia e si aspetta una giornata burrascosa.
L'azzurro mare oggi è agitato, Pensa:<<Devo essere agitato come il mare anche io?>>
Allora, rientrando si passa le mani tra i capelli, senza rendersene conto.
I suoi bei capelli azzurri, come il mare.
Mentre si rade davanti allo specchio, il suo pensiero vaga e vaga.
<< E se il mio volto non venisse più riflesso nello specchio?
A volte facci un sogno, mi guardo nello specchio e non riesco a vedermi. Vedo tutto il mondo, ma la mia immagine sembra non esistere...>>
Una nuova giornata è iniziata.
Come iniziare in bellezza la nuova giornata?
Con una colazione in famiglia.
Ed in effetti l'intera famiglia si ritrova intorno al tavolo, un tavolo tondo, ed egli si sente come re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda.
Suo figlio Gaalad, sua moglie Ginevra... suo fratello Lancillotto.
<<E il mago Merlino?>> domanderebbe il protagonista, se potesse conoscere la propria storia.
Risponderemmo, sta osservando la sua bella chioma.
Odoacre, questo è il vero nome di Sir Gaalad, gioca volentieri e spesso con l padre, che pensa ed è spaventato che gli voglia strappare i suoi bei capelli.
Ginevra, in realtà si chiama Maria. <<Maria, questo è un nome di fantasia>>. no, è il suo vero nome anche se troppo comune, forse per questo troppo facilmente sogna e ....
Ella è il tipico tipo di donna mediterranea.
quel fascino in cui vedi sempre il sole, anche nei giorni di pioggia, quando il buon umore sembra essere una merce fin troppo rara.
Carlo è orgoglioso della moglie, e teme che anch'ella possa invidiare la sua folta capigliatura nera.
Maria è molto affettuosa con la propria famiglia. Come tutti i giorni ha preparato una ricca e gustosa colazione. Ancora più gustosa, per la sua presenza, pensa il marito.
Anche il figlio è felice di avere una mamma che riesce a rendere unica e divertente quella colazione che potrebbe sembrare noiosa.
Una bella tazza di latte, poi Pane Burro e Marmellata, giusto in tempo per l' arrivo dello scuolabus.
Si sente il suono del clacson, Carlo accompagna il figlio per poter confrontare l'arancione dei suoi capelli con quello del pulmino.
Pronto per il lavoro.
Carlo dirigente in una piccola impresa da lui fondata, insieme ad un suo amico che lui ha soprannominato Elia Navarro, visto che suona la chitarra elettrica.
In auto ascolta solo brani da loro composti.
<<Tutto questo traffico, lo smog, lo stress, fanno male ai miei capelli>>
In tanti gli chiedono della sua bella capigliatura.
Arrivato in azienda saluta tutti e tutti salutano prima i suoi bei capelli color petrolio metallizzato.
Carlo si domanda perchè il suo parrucchiere gli abbia suggerito quel colore; ha affermato che è un colore trendy e sarà il must. Inm effetti chi non vorrebbe avere i capelli color petrolio metallizzato....cosa?
Che bei capelli, si sente sempre dire, così la giornata sembra meno noiosa....
Egli è colui che ha un rapporto diretto con i propri clienti. È molto orgoglioso della sua creatura (ed anche dei suoi capelli) che riesce ad affascinare chiunque gli parli.
L'azienda gode di buona salute, e questo è un dato positivo per noi.... non approfndiamo le dinamiche interne ed andiamo oltre.
Si vocifera che una volta strappò una commessa, perché il potenziale cliente era calvo e voleva conoscere il segreto della sua capigliatura..... si vocifera che gli promise che se avesse affidato a loro l'ordine, gli avrebbe svelato il suo segreto..... chissà se è realtà o solo una delle tante leggende metropolitane che girano sui suoi capelli?
Di questo non ne parliamo ora, mi riservo di poterne tornare su, se esiste qualcuno talmente pettegolo da voler sapere tutto.
Elia Navarro (non è il suo vero nome, ma al momento lo chiamerò solo così):<< Ciao Sansone, come ti va? Altra commessa in arrivo mi hanno detto, e pure voluminosa, stai gia preparando un nuovo “Corelli Day”?>>.
Carlo:<< Elia, come ti dovrei chiamare?>>
Elia Navarro:<< cosa dici? Non capisco perché?>>
Carlo:<<Tu sai quello che dico, Sei Geloso dei miei capelli? Quei tuoi bei baffi, come li curi?>>
Elia Navarro:<< in effetti, non per vantarmi; ma una cosa alla volta, lo sai che Jim scrosciante è uscito dal gruppo...>>
Carlo:<<... e così sei entrato tu....>>
Elia Navarro:<< ma ora è tornato, lo sai, tanto che Mnea è venuto con noi in tournee, ops in trasferta... fai un po' tu>>
Carlo:<< lo so, loso. Apro... a proposito come sta tua figlia?>>
Elia Navarro:<< lo sai già che quando glie lo hai detto in faccia e stato male una settimana...>>
Carlo:<< non ci trovo niente di strano, i nomi maschili finiscono in o e quelli femminili in a, questo vuole la regola....no?>>
Elia Navarro:<< ma questo nome italiano fa eccezione,Andrea è un nome maschile, e lui ha ancora 12 anni, anzi ha proprio 12 anni e tu sai benissimo cosa significa, telo ricordi bene. Comunque ha detto che gli piace venire a stare qui l'estate durante le vacanze>>.
Carlo: << In effetti è molto simpatico e tutti lavorano meglio quando c'è lui>>
Carlo: << mi ricordo che al catechismo mi hanno spiegato perché la croce di sant'Andrea si chiama così>>.
Elia Navarro non so niente mi puoi raccontare?
Carlo:<<Non è che ti offendi? Tu mi dici spesso “gioca coi fanti ma lascia stare i santi...>>
Elia Navarro:<< no, non ti preoccupare, so essere ironico, basta che non sia sporca>>.
Carlo, non ti preoccupare è pulita>>.
Elia Navarro:<< Allora, fremo dalla curiosità, me lo racconti?>>
Carlo:<< Va bene: Un giorno Sant'Andrea e San Pietro stavano camminando a piedi per un loro viaggio di evangelizzazione (di proselitismo si direbbe oggi) e stavano discutendo animatamente, come era solito tra loro. Discutevano talmente animatamente che non si accorsero della ferrovia. Si dà il caso che all'epoca non esistevano le barriere ai passaggi a livello: erano tutti incustoditi.
Così Sant'andrea si accorse che giungeva un treno carico di legionari romani; Mentre San Pietro stava per impegnare i binari per attraversarli, sant'andrea si butto avanti per salvargli la vita.
Passato il treno, San Pietro lo voleva ringraziare, ma purtroppo di sant'andrea non rimaneva altro che qualcosa che somigliava ad una x. Egli chiese alla allora direzione delle ferrovie che i passaggi a livello fossero almeno segnalati, se non addirittura sorvegliati.
Dopo una lunga trattativa, visto che le ferrovie dell'epoca erano taccagne, riuscì a spuntare il fatto che almeno fossero segnalate da una croce.
Che croce utilizzare?
Sembrava sacrilego usare sia la croce romana che quella greca, allora decisero di ricordare per sempre Sant'Andrea, utilizzando la figura del suo corpo steso sui binari, in modo stilizzato.
Così nasce la “croce di sant'Andrea”>>.
Elia Navarro:<<Bella Storia!!!>>
Elia Navarro:<<comunque, tronando al discorso di prima... quindi?>>
Carlo:<< prometto che non insinuerò più niente, nemmeno con la cubana, come che si chiama? Paca Taiba secunda...>>
Elia Navarro:<< Quindi lega quei capelli e ricordati che si chiama Emiliana Ecubas Segunda>>.
Carlo:<<allora a più tardi, ciao a te e ai tuoi Buffy... no, baffi.>>
Elia Navarro:<<Adios amigo>>.
Il pomeriggio egli lascia in orario l'azienda per tornarvi, più tardi.
<<La mia forza nei capelli, come Sansone, i miei bei capelli, la mia vera arma segreta. Ma è la mia purezza di cuore che mi ha dato la forza di estrarre Ex Calibur dalla roccia, come dice Merlino...>>
<<Maria vuole essere sempre accompagnata da me>>, pensa Carlo << perché folgorati dalla bellezza dei miei capelli color arcobaleno, non possono che trattarci bene e farci pagare poco!>>
chissà, se è così, ma è sicuro che a Carlo piace far spesa, girare per i centri commerciali..... la cosa che adora di più è la musica di sottofondo. Quando c'è la possibilità di assaggiare qualcosa, lui non si tira indietro: << Secondo me per gli assaggi preparano le cose migliori, così, anche se poi il prodotto che acquisti è più scadente, pensi sia solo una tua impressione, visto che quello assaggiato era così buono...>>
Anche a cena la famiglia si riunisce e Carlo chiede a tutti:<< Vi piacciono i miei capelli?>>
ed in coro rispondono:<< Certo, sono cosi belli, lunghi e rossi......>>

folti capelli rossi
folti capelli mossi
lunghe chiome
alte colline
folti ricci
di capricci
riccio capriccio
prezzemolo...
no, forse ho sbagliato, e poi posso essere accusato di plagio, si dice così?
Prima di dormire Carlo si guarda allo specchio ed osserva a volte curioso, a volte inorgoglito, a volte triste...
La sua testa priva di capelli.
Abbiamo sempre parlato di qualcosa che non c'era, ma che in molti volevano vedere e far sì che fosse reale, ma non c'era.
A volte è comodo vedere quello che si vuole, considerare gli altri per “la nostra versione di loro”.
“e non avrò paura se non sarò bella come dici tu””


Chi ha orecchi in tenda, gli altri nel bungalow.
Feodor La Pira