ROMA - Il "Tonino day" deraglia nel finale. Quando dalla Guzzanti e da Grillo partono bordate contro il Papa e il presidente della Repubblica. Attacchi che scuotono l'ex pm che capisce che a fare notizia, domani, non saranno i moltissimi (centomila secondo gli organizzatori) che hanno rimpito piazza Navona, ma le bordate della Guzzanti alla Carfagna e a Ratzinger e gli affondi di Grillo a Giorgio Napolitano. E allora quando Furio Colombo sale sul palco a gridare il suo "non ci sto" e chiede un "caldo" applauso per il capo dello Stato, Di Pietro improvvisa uno scatto da centometrista. Sale a due a due i gradini, arriva sul palco e rilancia il battimani. Poi, più tardi, spiega che lui e l'Idv "non c'entrano con attacchi immotivati e fuori luogo". Che, certo, bisogna distinguere tra "comici e politici", che il palco è uno ma ciascuno parla per sé, che "il diavolo è Berlusconi, perché c'è in atto un comportamento da nuova P2, perché sono sempre quelli". Spera, Di Pietro, che quell'applauso mitighi le polemiche che già si sentono. Spera che non oscurino quella piazza piena di gente.
Sono le 18 quando tutto ha inizio. Davanti al palco, qualche migliaio di persone. Con l'Idv a farla da padrone. Centinaia di bandiere, quattro gazebo che distribuiscono materiale. Molte le magliette "Fermiamo il Caimano". E poi Di Pietro. Tutto gira intorno a lui. E lui, nei panni del padrone di casa, si trova a suo agio. Smista il traffico dei giornalisti, sposta le transenne, si attacca al telefono con il prefetto di Roma "intimando" l'apertura di un paio di vie d'accesso alla piazza. Davanti a lui sventolano le bandiere dell'Idv, quelle dell'estrema sinistra, alcune del Pd. Tricolori sparsi e anche un vessillo palestinese. Di Pietro si coccola la piazza: "Solo chi è un cretino dice che questa è antipolitica". Stando attendo però a non entrare in conflitto con Veltroni: "Ci sono modi diversi di fare opposizione".
Dal palco parlano il direttore di Micromega Paolo Flores D'Arcais che attacca il "piduista Fabrizio Cicchitto" e il governo che "vuole l'impunità totale di tutti i criminali". Poi Moni Ovada, Fiorella Mannoia, le poesie di Camilleri. Tocca alla girotondina Laura Belli e i toni si alzano: "Il centrosinistra per tre legislature si è dimenticato il conflitto di interessi". E' solo l'assaggio. Quando arriva Marco Travaglio le frecciate si moltiplicano: "Berlusconi vince perché la sinistra lo resuscita sempre".
E' l'ora di Beppe Grillo. E quello che si temeva accade. Nel mirino del comico finisce Giorgio Napolitano, il "Morfeo che firma tutto". "Ve lo immaginate Pertini che firma una legge che lo rende impunito? Mi dite chi è Napolitano? E' uno che quando a Chiaiano c'erano le cariche della polizia, era a Capri a brindare con due inquisiti, Bassolino e la moglie di Mastella" grida il comico in collegamento telefonico.
Il peggio, però, deve ancora arrivare. Dal palco Sabina Guzzanti si scaglia contro il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna e contro il Papa ("vada all'inferno tomentato da diavoloni frocioni"). Applausi in piazza. Visi scuri nel parterre. Il primo a prendere le distanze è Di Pietro che vede la piega disastrosa che sta prendendo la manifestazione: "Mi dissocio dalle parole ingiuste, ingiustificate e fuori luogo espresse nei confronti del Papa e del presidente della Repubblica". Giovanni Bachelet del Pd se ne va. Il compagno di partito, Furio Colombo, è livido. "Ho sentito insulti rovesciati- dice l'ex direttore dell'Unità - l'obiettivo è Berlusconi non certo Napolitano. Ho voglia di andare via". Invece resterà e dal palco renderà pubblico tutto il suo dissenso chiedendo e ottenendo un appaluso per Napolitano. La folla, che poco prima aveva applaudito sia la Guzzanti che Grillo, lo concede. Condendolo con qualche fischio. Finisce così con Di Pietro che sposta una transenna e se ne va. Con l'eco delle polemiche che promette di guastare la giornata per cui si era speso e che, forse, non era difficile prevedere che sarebbe finita così.
fonte:http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/politica/giustizia-5/navona-piazza/navona-piazza.html
Non appena si fa un pò di legittima autocritica ecco che arrivano i dissensi...
[Modificato da princepsoptimus 09/07/2008 08:17]
-
Le idee si trapiantano per scissione, i pensieri per gemmazione-
K. Kraus
-
I loved when Bush [senior] came out and said, "We are losing the war against drugs." You know what that implies? There's a war being fought, and the people on drugs are winning it-
B. Hicks
-
La tradizione è l'illusione dell'immortalità-
W. Allen