00 18/09/2007 15:25
L'episodio durante il forum dell'ex candidato democratico a Gainesville
Un ragazzo pone una domanda al senatore ma si dilunga e gli viene tolta la parola.
Il giovane si infuria: 4 poliziotti lo immobilizzano con una pistola elettrica lo alzano di peso e lo portano in carcere






Una domanda troppo lunga (e insistente) al senatore John Kerry, ultimo sfidante democratico alle presidenziali americane, è costata l'arresto e una discreta «strapazzata» a un giovane studente della Florida. Una brutta vicenda filmata secondo dopo secondo dai cellulari di un certo numero di studenti e finita a tempo di record su Internet.
Andrew Meyer, 21 anni, durante una sessione di domande e risposte con gli studenti a Gainesville, in Florida, con il senatore John Kerry, intendeva chiedere al senatore perché aveva accettato la vittoria di Bush alle elezioni senza contestare l'esito del voto. Il suo problema è stata la mancanza di sintesi: insomma, si è dilungato troppo, sforando il tempo concesso a ogni studente per interloquire con Kerry. A quel punto gli è stata tolta la parola: il microfono è stato spento e il ragazzo si è risentito un bel po'. Tanto da cercare di concludere il suo intervento, malgrado la sempre più minacciosa presenza di due, poi tre, infine quattro poliziotti alle sue costole.
A quel punto la situazione è precipitata: gli agenti hanno preso per le spalle il ragazzo, che ha cercato di divincolarsi, alzando le mani per dimostrare di essere inoffensivo ma rifutandosi di venire accompagnato fuori dai poliziotti. Che così hanno deciso di abbandonare ogni remora e usare un «taser», ovvero una pistola a scariche elettriche, che ha stordito il ragazzo, poi trascinato senza tanti complimenti fuori dall'aula dove si svolgeva il forum. Meyer, alzato di peso e portato direttamente in carcere dalle forze dell'ordine, gridava «help me! Help me!» (aiuto aiuto!), cercando sostegno tra gli altri studenti e «what did I do?» (cosa ho fatto?). E ancora: «Ho detto qualcosa di sbagliato?», mentre saltava tra una poltroncina e l'altra. Circostanze che gli sono valse l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale e disturbo alla quiete pubblica: sarà processato giovedì. E intanto se ne starà in carcere, visto che nessuna cauzione è stata fissata nell'udienza di convalida dell'arresto.
La notizia ha fatto il giro del mondo su Internet, anche perché i numerosi filmati girati col cellulare (praticamente da tutte le angolazioni) sono finite a tempo di record su YouTube: sul celebre sito di videosharing la clip è schizzata in testa ai contributi più visti. E anche FoxNews, il canale dedicato all'informazione - dal tono decisamente conservatore - del network del tycoon australiano Rupert Murdoch, ha dato ampio risalto alla vicenda, con tanto di apertura sul sito Internet dell'emittente e nei notiziari tv.