00 18/03/2007 00:36
Ritorno a Baraule di Salvatore Niffoi

di Marco Barbonaglia


Carmine Pullana è un affermato chirurgo, ormai in pensione, "il salvatore dei bambini con il cuore guasto", come lo chiamano gli abitanti di Baraule. Compiuti i sessant'anni, gravemente ammalato, torna al suo paese in Sardegna, per rimettere insieme i cocci di un passato nebuloso. Sentendo la fine vicina, per "morire in pace", vuole scoprire i tasselli mancanti della sua storia. Dovrà indagare sul brutale omicidio della madre Sidora Molas, trucidata, si racconta, dal compagno, appena dopo aver messo al mondo il protagonista. Alcuni dei sopravvissuti narrano di un delitto feroce, consumato di notte, in riva al mare. Il neonato, finito in acqua, chissà come si impiglia nella rete di un pescatore. Questi, però, dopo averlo allevato, per qualche anno con la sorella Battistina, lo vende ad un proprietario terriero barbaricino.

L'esigenza di scoprire le proprie radici, dopo tanto tempo diviene quasi un'ossessione per il dottore. I testimoni, però, danno versioni diverse dei tanti particolari della vicenda. Così, mentre trascorre l'inverno a Baraule, Pullana passa "i giorni e le notti a cercare di ricostruire il proprio passato, tentando di distinguere le carte buone da quelle false". Perché "incominciava a sospettare che in quel gioco della memoria gli avessero distribuito delle carte truccate."

E allora la ricerca delle sue origini, dell'identità dei genitori, diventa un mosaico di tessere che non sempre combaciano. Tasselli smussati dal tempo, come i ricordi dei personaggi che raccontano al protagonista la loro versione di un fatto accaduto sessant'anni prima. Le immagini che filtrano dalle voci degli abitanti del paese, formano, così, una visione caleidoscopica e confusa.

L'indagine di Pullana diventa, allora, un viaggio attraverso le storie di tutti i personaggi che interroga. Un percorso che lo porterà tra le braccia di una vecchia pescivendola, in un convento arroccato su di una punta e, infine, da un personaggio misterioso rinchiuso in un manicomio criminale. E ogni incontro diventa l'occasione per scoprire altre storie, altre vite. Infatti, come presto intuisce il dottore, "gli abitanti di Baraule erano gente strana, che prima di arrivare all'uovo, dovevano girare intorno al pollaio e spennare tutte le galline. Per scoprire il suo passato, Carmine Pullana deve, dunque, far venire a galla anche quello degli altri. Un'operazione che non sempre si rivela indolore.

La bellezza del romanzo sta proprio in questo incrociarsi di vicende, di fili che si riannodano, di storie legate al quel mondo affascinante e al tempo stesso tragico, che è la Sardegna di Niffoi. I racconti ricchi di metafore, costruiti con un linguaggio colorito, iperbolico, sono la trama che ci conduce in un mondo quasi senza tempo. Un universo sanguigno, fatto di tradizione, ancorato a radici ancestrali, nel quale solo di rado irrompe qualche elemento di modernità. Anche il paesaggio è duro, splendido e terribile, sovrastato da cieli che sembrano sanguinare, pervaso da atmosfere da apocalisse.

La ricerca del protagonista che scava, a ritroso, nella sua storia tinge di giallo il racconto e contribuisce a tenere viva l'attenzione del lettore. Savatore Niffoi, sceglie una lingua più facile che in altri libri. Utilizza i termini sardi, ma un po' alla maniera di Camilleri con il siciliano, costruendo un romanzo sulla ricerca delle radici per trovare il senso di un'intera esistenza.


Ritorno a Baraule
Salvatore Niffoi
199 pagine. Adelphi
16 euro




da: www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/03/ritorno-baraule.shtml?uuid=70c8ef46-d3c6-11db-808c-00000e25108c&DocRulesVie...

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