14 Giugno
L'Uomo nero su Camoranesi
Domanda – Ad un mese dalla concessione, per mezzo del vincolo dell’anonimato, della sua prima intervista, gentile Uomo nero, si sono moltiplicate le segnalazioni in merito alla sua reale identità. Ed a scomodarsi, non sono stati soltanto i lettori.
Risposta – Se si riferisce all’attenzione che è stata rivolta nei miei confronti da “Tuttosport”, le dico che non mi sorprende. E ricordo con piacere come l’Avvocato Agnelli, dopo una fugace lettura del “Financial Times”, non disdegnasse di prestare attenzioni ai principali titoli del quotidiano torinese. Al quotidiano della sua Torino. Però, e me lo consenta, devo annotare un errore. Occorre mettere in chiaro certe cose, attribuendogli il peso corretto. La mia anticipazione sul rinnovo di Zebina, quando molti giornali parlavano di rinnovo contrattuale sino al 2010, e non al 2011, si è realizzata. E sull’arrivo di Ranieri, altro errore riportato, la mia intervista è stata realizzata il primo giugno. Quindi non capisco come si possa mettere in dubbio la veridicità delle dichiarazione che le ho rilasciato. La data concreta di pubblicazione, quando è avvenuta?
Domanda – Come le ho comunicato il giorno stesso, il tre giugno.
Risposta – Bene, allora le dico che l’ufficializzazione di Ranieri è avvenuta il quattro, e non il tre, di giugno. Quindi, non vedo cosa si possa porre in contrasto alla mia versione dei fatti. Nella famosa lista di Moggi, quella di cui le ho spesso parlato, in merito all’ultima partita disputata a Bari contro la Reggina, fra i giornalisti diciamo non graditi, ne figurava anche uno del quotidiano torinese che ha discusso della mia autenticità. E poi, come avrei fatto a sapere della maglietta che Moggi fece recapitare ad Hakan Sukur, citando anche le richieste giudicate esagerate dalla dirigenza? Come ad esempio quella di una macchina del gruppo aziendale con autista sempre al seguito? O la residenza all’interno del parco della “Mandria”, in una villa con piscina e garage? Proprio per questo motivo, per dimostrare la fondatezza delle mie dichiarazioni, le interviste saranno due a settimana. Sempre se a lei va bene.
Domanda – Non ci sono problemi. Capisco il suo stato d’animo, però penso lei comprenderà che se avesse deciso di rilasciare le interviste senza il beneficio dell’anonimato, forse, queste discussioni non si sarebbero mai manifestate.
Risposta – Certo che non si sarebbero manifestate, perché non avrei parlato. Questo è l’unico modo attraverso il quale ho accettato di raccontare ciò di cui sono a conoscenza. Altrimenti, come già le ho detto, verrei emarginato. E la vuole sapere una cosa? Mi sento meglio. Queste interviste, per me, hanno fini terapeutici. Posso finalmente dire quello di cui sono a conoscenza, sfogandomi dei tanti silenzi che ho dovuto accumulare negli anni.
Domanda – Per quanto riguarda il mercato, cosa pensa del caso Camoranesi?
Risposta – Il comportamento di Camoranesi, a dir la verità, non mi è nuovo. Basti pensare che si tratta di un giocatore che, su indicazione, assai veniale, di Moggi, intravedendo la possibilità di ottenere una migliore posizione contrattuale, divenendo comunitario, non ha certo disdegnato di indossare la maglia dell’Italia a scapito di quella dell’Argentina. Per quanto concerne il contratto, è stato abbastanza chiaro Camoranesi. Vuole un aumento di ingaggio. Nello specifico, desidera circa due milioni in più. E l’amministratore Blanc, a queste cifre, non vuole sentir parlare di rinnovo. In fondo, la Juventus ha confermato Marchionni ed ha comprato Salihamidzic, definito da Ranieri come uno dei più forti centrocampisti in circolazione. Insomma, a perderci, per cercare di anticipare la sua domanda, sarebbe Camoranesi. Il quale, non è proprio un tipo facile da gestire. Basta ricordare le litigate con Capello e le sceneggiate ad ogni doppia sostituzione ricevuta. Lo vuole un aneddoto su di lui?
Domanda – Siamo qui per questo, dica pure.
Risposta – E’ un tipo molto suscettibile, poco incline all'autocontrollo. Nella famosa partita contro il Livorno, sa quale fu il motivo per il quale nacquero gli screzi con Lucarelli?
Domanda – No, quale fu il vero motivo?
Risposta – In un tentativo di dribbling, Camoranesi si irritò a causa del codino che venne trattenuto, sullo slancio, da Lucarelli. Il quale, per quanto mi riguarda, fece un gesto istintivo, nulla di più. Il risultato fu una caccia all’uomo, fatta di spinte e pallonate, che si esaurì con la sostituzioni voluta da Capello. Il quale lo tolse dal campo dopo averlo inserito dieci minuti prima. Certo, magari Lucarelli, da buon toscano, si lasciò andare anche a qualche commento di troppo. Per farla breve, come fa un giocatore che perde la pazienza con per un banale intervento di gioco, e che tra l’altro sarebbe stato ceduto in caso di permanenza di Capello, a reggere la spietata di Salihamidzic e Marchionni, accettando in maniera serena le varie panchine, nell’anno senza Champions League, senza creare nuovi problemi?
Domanda - Senza dimenticare, naturalmente, l'età.
Risposta - Esatto. Camoranesi avrà trentaduenni, nel corso della prossima stagione. Ed il suo rendimento è fatto di curve, non di linee stabili. Salihamidzic, invece, come Marchionni, rappresenta il prototipo del tornante muscolare e veloce.
Domanda – Dove andrà Camoranesi?
Risposta – Se il rinnovo non verrà sottoscritto alle sue condizioni, ovvero con un il lauto aumento di almeno un milione, Camoranesi potrebbe trasferirsi all’Inter, in cambio di uno fra Samuel e Burdisso. La trattativa per il passaggio di Chivu ai nerazzurri si è arenata proprio su questa questione. Infatti, inizialmente, Chivu sarebbe andato via da Roma in cambio di Samuel e conguaglio. E non l’altra metà di Pizarro, come si è cercato di propinare in questi ultimi giorni, in quanto la dirigenza della Roma vuole trattare a parte il suo acquisto a titolo definitivo. La risposta assunta dall’Inter è stata però ambigua, lasciando trapelare la possibilità di sottrarre Samuel dalla trattativa, cercando di dirottarlo alla Juventus, per avere in cambio Camoranesi.
Domanda – Quindi, se non rinnova con la Juventus, largo al terzo acquisto dell’Inter dalla riserva aurea della Juventus, dopo “Psycho” Ibrahimovic e Vieira.
Risposta – La correggo, il quarto acquisto. Non ha contato la punta uruguayana Ribas, corteggiata dalla Juventus in estate ma soffiata all’ultimo istante dall’Inter. Non ci vedo nulla di strano. Se non il fatto che l’Inter avrebbe preso volentieri anche Buffon e Trezeguet. A livello di credibilità, mi permetta di dirlo, è la chiara dimostrazione di come quella Juventus, quella prima del caso intercettazioni, fosse la squadra più forte in assoluto.
Domanda - Cosa pensa del rinnovo di Buffon?
Risposta - E' rimasto solo perchè Inter e Milan hanno deciso di confermare Julio Cesar e Dida. Per sarebbe stato meglio venderlo, si sarebbero potute costruire due formazioni. Bisogna però premiare il lavoro di Secco e Bettega. Confermare Buffon, a livello di immagine, non può che rafforzare la situazione. Prima dell'ingaggio del portiere della nazionale, ricordo che la Juventus fu ad un passo da Mark Bosnich, non da Zoff. Un estremo difensore che non supero ben due volte i test fisici. Una volta per problemi al ginocchio, ed un'altra per motivi diciamo personali.
Domanda – Ha cambiato parere sulla dirigenza bianconera?
Risposta – L’arrivo di Ranieri, diciamo che ha addolcito i miei giudizi. Ma alcuni movimenti non mi sono chiari. Prima di tutto, le dichiarazioni del presidente Cobolli Gigli sono la dimostrazione della sua totale inesperienza nel settore. Come si può annunciare all’intero ambiente in attesa di novità l’imminente acquisto di un giocatore italiano, quando da un mese tutti sanno che tale giocatore è Iaquinta? E’ come cercare di creare quell’inutile enfasi che si respira al ristorante nell’elencazione primi piatti, quando il menù già si intravede sotto il tovagliolo. Senza dimenticare che Iaquinta ha già sostenuto le visite mediche a Torino la scorsa settimana. Le stesse che stanno invece complicando il primo vero acquisto della nuova era gestionale, ovvero Sissoko.
Domanda – Prosegua.
Risposta – Non è vero che il francese è poco gradito a Ranieri. Il problema legato al momentaneo annullamento del suo acquisto, infatti, deriva da determinati problemi accusati alla vista, i medesimi che patiti da Davids. Le prime analisi sostenute in Inghilterra, non sono andate bene. E la Juventus non vuole spendere una cospicua somma di denaro senza determinare certezze. Ma, se lo lasci dire, le altre ipotesi, fatta eccezione per quella riguardante Lampard, non mi soddisfano.
Domanda - Nello specifico, perchè non le sono graditi, gli altri?
Risposta - Tutti gli elementi citati, sono da considerasi di secondo piano. Mavuba è stato scartato persino dalla fedeltà al progetto francese di Deschamps, ed è tutto dire. Appiah ha giocato gli ultimi due anni in Turchia, in un campionato che può solo aver affievolito la sua aggressività. Lo spagnolo Baraja, ha trentuno anni. E quest’anno ha giocato solo otto gare. Insomma, a questo punto, meglio puntare su Diarra del Real Madrid. Ma il costo dell’operazione sembrerebbe eccessivo.
[Modificato da Barone 57 25/06/2007 23.51]
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