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L'uomo Nero

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    00 25/06/2007 23:43
    Sul sito di Carlo Nesti ogni tanto esce una intervista ad un misterioso uomo nero,potrebbe essere uno che lavora all'interno della Juve.

    Quello che dice(sempre che esista veramente)è interessante,
    non sono tutte dello stesso periodo,alcune risalgono al 14 giugno.

    Chi sarà questo misterioso personaggio?


    [Modificato da Barone 57 23/07/2007 11.50]

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    00 25/06/2007 23:46
    14 giugno

    L'Uomo nero sul caso Huntelaar

    L’Uomo nero non lascia, anzi raddoppia. Dopo aver preannunciato i possibili scenari riguardanti la cessione di Camoranesi, la volontà è quella di rendere meno opaco il velo poggiato sulla trattativa per l’acquisto di “Hunter” Huntelaar, inaugurando la doppia serie di interviste a settimana. Per nulla turbato dalle continue segnalazione sulla propria misteriosa identità, questa volta l’Uomo nero non ha disdegnato di fornire un’analisi capillare, e difficilmente contestabile, in merito alla più elaborata delle strategie sino ad ora architettate dalla coppia formata da Secco, in procinto di subire un ridimensionamento in seno alla società, e dal consulente Bettega. E sull’olandese in procinto di abbandonare l’Ajax, con pazienza certosina nella cura dei particolari, l’Uomo nero non ha tentennato nel rivelare ogni minimo dettaglio di un’operazione che rischia di collassare su sé stessa, dinnanzi all’incertezza della dirigenza bianconera...

    Domanda – La rottura sembra oramai definitiva, fra Trezeguet e la Juventus. Lei, come ha vissuto la situazione?

    Risposta – La cosa che più mi ha colpito, sono state le modalità con le quali si è espresso Trezeguet. Io non ero allo stadio, e da casa ho notato una sorta di premeditazione. La madre di David, di solito è un tripudio di gioia quando il figlio segna, lancia coriandoli e suona la trombetta. Bene, domenica li aveva dimenticati a casa. Chissà come mai. E poi, il gesto di Trezeguet è stato emblematico. Nella sua testa, si è sentito tradito. Possibile che la dirigenza proponga un rinnovo ingente a Zebina, come le avevo anticipato, quando ha acquistato nello stesso ruolo Grygera senza scucire un centesimo, e non riesca a reperire i fondi per assicurare almeno lo stesso stipendio sino al 2011 a Trezeguet? Ma la cosa imbarazzante, è un’altra.

    Domanda - Cosa è stato imbarazzante, il mancato abbraccio degli altri compagni?

    Risposta – No, loro lo sapevano. Il presidente Cobolli Gigli, subito inquadrato dalle telecamere, rideva di gusto. Stessa cosa faceva Blanc. Vuol dire che già sapevano dell’insofferenza del giocatore. Ma allora perché non hanno assunto un atteggiamento più congruo ad una grande squadra come la Juventus, impedendo al giocatore di scendere in campo? Con Moggi, sarebbe andata in questo modo. Poi, la sfida non era neanche rilevante. Insomma, a livello di immagine la Juventus si è dimostrata ancora una volta carente. Ma mi lasci ultimare un pensiero, in risposta al procuratore di Camoranesi. Visto che la società, che dovrebbe essere presente, non lo ha fatto.

    Domanda – Dica.

    Risposta – Il procuratore di Camoranesi ha detto che Mauro non è sceso in campo dalla tribuna per festeggiare la consegna della coppa, perché tutti gli altri non lo avevano fatto. Bene, è una bugia. Mi meraviglio che non sia ancora pervenuta una risposta perentoria dalla dirigenza. Mi auguro arrivi in tempi ristretti, però. Buffon è sceso in campo pur non essendo stato convocato. E’ sceso in campo con indosso la maglia numero uno, si è commosso davanti alla curva, ha abbracciato Giovinco, un campione straordinario in relazione alla sua età, che dovrebbe rimanere nella Juventus, e non andare via in prestito, ed ha scherzato con il figlio di Boumsong. Ricevendo anche la medaglia, che ha esibito con gioia insieme agli altri compagni. Possibile che nessuno della dirigenza abbia risposto al procuratore di Camoranesi? Il medesimo che tempo addietro sbagliò, volontariamente, l’orario di imbarco sull’aereo che avrebbe dovuto accompagnarlo nel ritiro estivo, come gesto provocatorio nei confronti di chi, Moggi, non aveva accettato le incomprensibili richieste di rinnovo contrattuale.

    Domanda – Insomma, lei sta affermando che la Juventus avrebbe dovuto chiarire prima la questione sul rinnovo di Trezeguet, lasciando al proprio destino Camoranesi, ponendo le basi del futuro con largo anticipo.

    Risposta - Esatto. E poi, per favore, non dicano durante la presentazione di Iaquinta che lui è il sostituto naturale di Trezeguet, perché mi viene da ridere al solo pensiero. Iaquinta è un giocatore di valore normale, che soltanto grazie ad una costante applicazione raggiunge un ottimo rendimento. Insomma, Zalayeta non mi sembra valga molto meno di lui. Eppure, ne hanno preso una copia, pagandola otto milioni in meno di quanto costerebbe Huntelaar. Soldi ben spesi, invece, quelli per Milito, ottimo difensore. Anche se pensavo che la società preferisse Samuel.

    Domanda - Quindi contesta la scelta di prendere Iaquinta, che sembra essere polivalente almeno quanto Zalayeta?

    Risposta - Vede, non bisogna dimenticare che Lippi schierò Zalayeta quasi ovunque, anche sulla fascia destra. E poi, le ripeto, il vero colpo deve essere Huntelaar. Senza dimenticare che la cessione di Balzaretti ha fruttato circa quattro milioni, che non sono pochi considerando che era stato acquistato a costo zero. Questi soldi, ad esempio, potrebbero essere reinvestiti subito per l'olandese. Come quelli che si sono risparmiati con la rescissione di Kovac, ovvero altri quattro milioni di ingaggio in due anni che non dovranno essere più versati.

    Domanda – La trattativa esiste?

    Risposta – La trattativa sarebbe già conclusa. E non capisco cosa attendano. Le spiego come si è sviluppata la questione. La Juventus si sta affidando con frequenza a Mino Raiola. E’ il principale interlocutore del mercato bianconero, una sorta di polivalente consulente di mercato, che pare abbia un conto in sospeso in merito alla cessione di Ibrahimovic. Bene, quando nel mese di gennaio Secco e Bettega hanno ingaggiato a parametro zero Grygera, gestito anche da Raiola, hanno di fatto siglato un accordo formale con l’Ajax. Se la Juventus conferma quanto stabilito in inverno, Huntelaar è suo. Con il giocatore, sia Bettega che Secco non penso abbiano parlato direttamente di cifre, ma hanno intrattenuto un dialogo con i procuratori ed i dirigenti dell’Ajax. Insomma, esiste un accordo. Il passaggio di Huntelaar alla Juventus per diciotto milioni o poco più al termine di questa stagione, con un discorso da ampliare anche a Maduro.

    Domanda – Scusi, ma se è tutto ormai sistemato cosa si attende per l’annuncio?

    Risposta – Bella domanda. Di questa trattativa sono informati in molti nell’ambiente, soprattutto nel mercato. Eppure, la condizione è di stallo. Nel senso che l’Ajax, che riuscirebbe a vendere anche le mensole della sede sociale pur di monetizzare ed ottenere introiti, aspetta dalla matematica conquista della promozione, discriminante proposta dalla Juventus, la ratifica dell’accordo. Che tarda ad arrivare. Il mio parere è che se si continua in questo modo, un elemento come Huntelaar, un vero attaccante da venti reti a stagione, il quale ha anche accettato con serenità la mancanza della Champions League, possa sfuggire. E poi, bisogna dire le cose come stanno.

    Domanda – Prosegua pure, soffermandosi sui particolari. Se può, naturalmente.

    Risposta – Se Gilardino è valutato venticinque milioni, che mi sembrano un’eresia, se l’affare Iaquinta è costato fra gli otto ed i dieci milioni, se per Trezeguet non si vogliono fare sforzi di alcun genere, possibile che spaventino diciotto milioni per uno come Huntelaar? Ne ho visti a bizzeffe di attaccanti, anche allenarsi giorno dopo giorno al “Comunale”. Ma non ho mai visto un giocatore giovane come lui stoppare di petto il pallone spalle alla porta, ed effettuare in pochi secondi una rovesciata perfetta all’incrocio dei pali. Huntelaar con l’Ajax, in tre anni, ha fatto cinque o sei reti in questo modo. Trezeguet, che è un altro vero bomber, nessuna in otto anni. E non bisogna credere alla storiella che ha raccontato lo stesso Huntelaar, ovvero di voler aspettare ancora un anno prima di andare via da Amsterdam. E' una mossa concordata per fare lievitare l'ingaggio. Basterebbe una telefonata di Blanc, come fece Agnelli per Charles: "Sei ciò che cerchiamo per vincere, vieni da noi". E tutto sarebbe risolto. Potessi, la farei io.

    Domanda - Ed il costo di Huntelaar, tra l'altro, non sembrerebbe proibitivo.

    Risposta - Infatti, Huntelaar costerebbe meno di Ibrahimovic. E allora, perché non concludere? Forse perché si spera possa liberarsi Drogba. O forse perché la dirigenza, ancora una volta, non sa cosa fare. Ed il probabile rientro di Miccoli, che piace molto a Ranieri, non modifica il concetto. Non bisogna ripetere gli errori del passato, e mi creda se sono io a dirlo.

    Domanda – Si riferisce ad Henry e Cristiano Ronaldo?

    Risposta – Nello specifico, più a Cristiano Ronaldo, senza dimenticare anche Sorin, portato in Italia da Omar Sivori. Vede, per Cristiano Ronaldo si facevano gli stessi errori che si stanno manifestando oggi per Huntelaar. Si iniziò con la storiella dei giovani che non si adattano. Allora come si spiega il Cristiano Ronaldo che spopola a Manchester? Era della Juventus, saltò tutto. Come rischia di saltare Huntelaar. Come si spiega di Fabregas dell’Arsenal? O di Nani dello Sporting Lisbona? I veri campioni si riconoscono subito. Huntelaar è uno di questi. Con Giovinco, fatte le debite proporzioni, il rischio è lo stesso. Sarebbe perfetto, già a partire dal prossimo anno, come tornante offensivo. E’ giovane e malleabile, anche nel ruolo. Ed è veloce, per questo auspico una soluzione tattica del genere. Ma nel dubbio, verrà mandato in prestito.

    Domanda – La prossima volta di cosa vorrà parlarmi, visto che oggi ha scelto lei l’argomento.

    Risposta – Ride – Non penso capiterà anche la prossima volta di scegliere l'argomento, ma questo discorso doveva esser fatto. Io racconto quello che di cui sono a conoscenza, non decido nulla.

    [Modificato da Barone 57 25/06/2007 23.50]

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    00 25/06/2007 23:47
    14 Giugno

    L'Uomo nero su Camoranesi

    Domanda – Ad un mese dalla concessione, per mezzo del vincolo dell’anonimato, della sua prima intervista, gentile Uomo nero, si sono moltiplicate le segnalazioni in merito alla sua reale identità. Ed a scomodarsi, non sono stati soltanto i lettori.

    Risposta – Se si riferisce all’attenzione che è stata rivolta nei miei confronti da “Tuttosport”, le dico che non mi sorprende. E ricordo con piacere come l’Avvocato Agnelli, dopo una fugace lettura del “Financial Times”, non disdegnasse di prestare attenzioni ai principali titoli del quotidiano torinese. Al quotidiano della sua Torino. Però, e me lo consenta, devo annotare un errore. Occorre mettere in chiaro certe cose, attribuendogli il peso corretto. La mia anticipazione sul rinnovo di Zebina, quando molti giornali parlavano di rinnovo contrattuale sino al 2010, e non al 2011, si è realizzata. E sull’arrivo di Ranieri, altro errore riportato, la mia intervista è stata realizzata il primo giugno. Quindi non capisco come si possa mettere in dubbio la veridicità delle dichiarazione che le ho rilasciato. La data concreta di pubblicazione, quando è avvenuta?

    Domanda – Come le ho comunicato il giorno stesso, il tre giugno.

    Risposta – Bene, allora le dico che l’ufficializzazione di Ranieri è avvenuta il quattro, e non il tre, di giugno. Quindi, non vedo cosa si possa porre in contrasto alla mia versione dei fatti. Nella famosa lista di Moggi, quella di cui le ho spesso parlato, in merito all’ultima partita disputata a Bari contro la Reggina, fra i giornalisti diciamo non graditi, ne figurava anche uno del quotidiano torinese che ha discusso della mia autenticità. E poi, come avrei fatto a sapere della maglietta che Moggi fece recapitare ad Hakan Sukur, citando anche le richieste giudicate esagerate dalla dirigenza? Come ad esempio quella di una macchina del gruppo aziendale con autista sempre al seguito? O la residenza all’interno del parco della “Mandria”, in una villa con piscina e garage? Proprio per questo motivo, per dimostrare la fondatezza delle mie dichiarazioni, le interviste saranno due a settimana. Sempre se a lei va bene.

    Domanda – Non ci sono problemi. Capisco il suo stato d’animo, però penso lei comprenderà che se avesse deciso di rilasciare le interviste senza il beneficio dell’anonimato, forse, queste discussioni non si sarebbero mai manifestate.

    Risposta – Certo che non si sarebbero manifestate, perché non avrei parlato. Questo è l’unico modo attraverso il quale ho accettato di raccontare ciò di cui sono a conoscenza. Altrimenti, come già le ho detto, verrei emarginato. E la vuole sapere una cosa? Mi sento meglio. Queste interviste, per me, hanno fini terapeutici. Posso finalmente dire quello di cui sono a conoscenza, sfogandomi dei tanti silenzi che ho dovuto accumulare negli anni.

    Domanda – Per quanto riguarda il mercato, cosa pensa del caso Camoranesi?

    Risposta – Il comportamento di Camoranesi, a dir la verità, non mi è nuovo. Basti pensare che si tratta di un giocatore che, su indicazione, assai veniale, di Moggi, intravedendo la possibilità di ottenere una migliore posizione contrattuale, divenendo comunitario, non ha certo disdegnato di indossare la maglia dell’Italia a scapito di quella dell’Argentina. Per quanto concerne il contratto, è stato abbastanza chiaro Camoranesi. Vuole un aumento di ingaggio. Nello specifico, desidera circa due milioni in più. E l’amministratore Blanc, a queste cifre, non vuole sentir parlare di rinnovo. In fondo, la Juventus ha confermato Marchionni ed ha comprato Salihamidzic, definito da Ranieri come uno dei più forti centrocampisti in circolazione. Insomma, a perderci, per cercare di anticipare la sua domanda, sarebbe Camoranesi. Il quale, non è proprio un tipo facile da gestire. Basta ricordare le litigate con Capello e le sceneggiate ad ogni doppia sostituzione ricevuta. Lo vuole un aneddoto su di lui?

    Domanda – Siamo qui per questo, dica pure.

    Risposta – E’ un tipo molto suscettibile, poco incline all'autocontrollo. Nella famosa partita contro il Livorno, sa quale fu il motivo per il quale nacquero gli screzi con Lucarelli?

    Domanda – No, quale fu il vero motivo?

    Risposta – In un tentativo di dribbling, Camoranesi si irritò a causa del codino che venne trattenuto, sullo slancio, da Lucarelli. Il quale, per quanto mi riguarda, fece un gesto istintivo, nulla di più. Il risultato fu una caccia all’uomo, fatta di spinte e pallonate, che si esaurì con la sostituzioni voluta da Capello. Il quale lo tolse dal campo dopo averlo inserito dieci minuti prima. Certo, magari Lucarelli, da buon toscano, si lasciò andare anche a qualche commento di troppo. Per farla breve, come fa un giocatore che perde la pazienza con per un banale intervento di gioco, e che tra l’altro sarebbe stato ceduto in caso di permanenza di Capello, a reggere la spietata di Salihamidzic e Marchionni, accettando in maniera serena le varie panchine, nell’anno senza Champions League, senza creare nuovi problemi?

    Domanda - Senza dimenticare, naturalmente, l'età.

    Risposta - Esatto. Camoranesi avrà trentaduenni, nel corso della prossima stagione. Ed il suo rendimento è fatto di curve, non di linee stabili. Salihamidzic, invece, come Marchionni, rappresenta il prototipo del tornante muscolare e veloce.

    Domanda – Dove andrà Camoranesi?

    Risposta – Se il rinnovo non verrà sottoscritto alle sue condizioni, ovvero con un il lauto aumento di almeno un milione, Camoranesi potrebbe trasferirsi all’Inter, in cambio di uno fra Samuel e Burdisso. La trattativa per il passaggio di Chivu ai nerazzurri si è arenata proprio su questa questione. Infatti, inizialmente, Chivu sarebbe andato via da Roma in cambio di Samuel e conguaglio. E non l’altra metà di Pizarro, come si è cercato di propinare in questi ultimi giorni, in quanto la dirigenza della Roma vuole trattare a parte il suo acquisto a titolo definitivo. La risposta assunta dall’Inter è stata però ambigua, lasciando trapelare la possibilità di sottrarre Samuel dalla trattativa, cercando di dirottarlo alla Juventus, per avere in cambio Camoranesi.

    Domanda – Quindi, se non rinnova con la Juventus, largo al terzo acquisto dell’Inter dalla riserva aurea della Juventus, dopo “Psycho” Ibrahimovic e Vieira.

    Risposta – La correggo, il quarto acquisto. Non ha contato la punta uruguayana Ribas, corteggiata dalla Juventus in estate ma soffiata all’ultimo istante dall’Inter. Non ci vedo nulla di strano. Se non il fatto che l’Inter avrebbe preso volentieri anche Buffon e Trezeguet. A livello di credibilità, mi permetta di dirlo, è la chiara dimostrazione di come quella Juventus, quella prima del caso intercettazioni, fosse la squadra più forte in assoluto.

    Domanda - Cosa pensa del rinnovo di Buffon?

    Risposta - E' rimasto solo perchè Inter e Milan hanno deciso di confermare Julio Cesar e Dida. Per sarebbe stato meglio venderlo, si sarebbero potute costruire due formazioni. Bisogna però premiare il lavoro di Secco e Bettega. Confermare Buffon, a livello di immagine, non può che rafforzare la situazione. Prima dell'ingaggio del portiere della nazionale, ricordo che la Juventus fu ad un passo da Mark Bosnich, non da Zoff. Un estremo difensore che non supero ben due volte i test fisici. Una volta per problemi al ginocchio, ed un'altra per motivi diciamo personali.

    Domanda – Ha cambiato parere sulla dirigenza bianconera?

    Risposta – L’arrivo di Ranieri, diciamo che ha addolcito i miei giudizi. Ma alcuni movimenti non mi sono chiari. Prima di tutto, le dichiarazioni del presidente Cobolli Gigli sono la dimostrazione della sua totale inesperienza nel settore. Come si può annunciare all’intero ambiente in attesa di novità l’imminente acquisto di un giocatore italiano, quando da un mese tutti sanno che tale giocatore è Iaquinta? E’ come cercare di creare quell’inutile enfasi che si respira al ristorante nell’elencazione primi piatti, quando il menù già si intravede sotto il tovagliolo. Senza dimenticare che Iaquinta ha già sostenuto le visite mediche a Torino la scorsa settimana. Le stesse che stanno invece complicando il primo vero acquisto della nuova era gestionale, ovvero Sissoko.

    Domanda – Prosegua.

    Risposta – Non è vero che il francese è poco gradito a Ranieri. Il problema legato al momentaneo annullamento del suo acquisto, infatti, deriva da determinati problemi accusati alla vista, i medesimi che patiti da Davids. Le prime analisi sostenute in Inghilterra, non sono andate bene. E la Juventus non vuole spendere una cospicua somma di denaro senza determinare certezze. Ma, se lo lasci dire, le altre ipotesi, fatta eccezione per quella riguardante Lampard, non mi soddisfano.

    Domanda - Nello specifico, perchè non le sono graditi, gli altri?

    Risposta - Tutti gli elementi citati, sono da considerasi di secondo piano. Mavuba è stato scartato persino dalla fedeltà al progetto francese di Deschamps, ed è tutto dire. Appiah ha giocato gli ultimi due anni in Turchia, in un campionato che può solo aver affievolito la sua aggressività. Lo spagnolo Baraja, ha trentuno anni. E quest’anno ha giocato solo otto gare. Insomma, a questo punto, meglio puntare su Diarra del Real Madrid. Ma il costo dell’operazione sembrerebbe eccessivo.

    [Modificato da Barone 57 25/06/2007 23.51]

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    00 25/06/2007 23:47
    21 giugno

    L'Uomo nero sul caso Suazo

    Settima intervista, settimo appuntamento. Questa volta, è stato più difficile reperire l’Uomo Nero. Per due volte, il telefono viene riagganciato senza rispondere, ed al terzo tentativo, quasi disperato, una voce interrotta dal baccano circostante sibila: “Sono all’Ata Hotel di Milano per il mercato. Chiamo io dopo”. Dieci minuti abbondanti, i medesimi necessari alla pioggia per pulire i vetri, opachi, di una finestra, e l’Uomo nero riprende l'oramai straordinaria amministrazione, decantando le ultime novità di un mercato, per il momento non ancora entrato nel vivo…

    Domanda – Pensavo fosse ormai saltato, il nostro appuntamento, gentile Uomo nero.

    Risposta – Ci sono andato vicino. Ma l’attività sta tornando ad essere frenetica. Ero qui nei paraggi, e ho fatto una passeggiata.

    Domanda – Intanto, l’ufficializzazione di Iaquinta è arrivata.

    Risposta – Era da un mese che era tutto fatto. Basti pensare che le foto che sono apparse sui giornali sono state realizzate circa tre settimane fa. Adesso, Iaquinta è steso su di un lettino, al mare. Mentre il resto delle strategie della Juventus, sta per essere completato. Nessuno si sarebbe aspettato un'ampia e concreta adesione al piano industriale, anche se inferiore di appena quattro milioni alle aspettative.

    Domanda – Il suo giudizio su Iaquinta, nel frattempo, è cambiato?

    Risposta – Se devo essere onesto, dico di no. Ma il ragazzo è squisito. Spiace essere scortesi. Ma la verità è che con otto milioni in più la Juventus avrebbe preso Huntelaar, e con sei in più Suazo. Per quanto mi riguarda, entrambi sono superiore a Iaquinta. L’olandese segna di più, mentre il bomber nato in Honduras quanto parte in velocità, è davvero imprendibile.

    Domanda – Cosa pensa dell’incidente diplomatico fra Inter e Milan per il suo acquisto?

    Risposta – Non ho eccessive simpatie per l'Inter. Mi fermo a dire che, se come ha detto, in maniera a dir poco ingenua Moratti, il quale se ne starà già pentendo, Suazo ha firmato anche per l’Inter, i nerazzurri rischiano un deferimento disciplinare. Il contratto è valido quando è firmato da entrambe le società. La firma del giocatore deve arrivare dopo. E mi sembra che per Ibrahimovic, la scorsa stagione sia successa la stessa cosa. Solo che è gestita in modo diverso. Smentisco, invece, le ipotesi sulle dimissioni di Mancini. La sua, è stata una battuta dettata dall’ira in un momento di relax.

    Domanda – Torniamo alla Juventus. Per lei chi arriverà adesso?

    Risposta – Allora, sia Molinaro che Almiron verranno presto presentati. Molinaro farà la riserva di Chiellini, che non andrà al Liverpool solo perché l’offerta è bassa e Ranieri stravede per lui. Mentre la società vorrebbe cederlo per monetizzare. Per quanto riguarda Almiron, lui è un vero campione. Ha un fisico che sembra esile, ma è molto deciso negli interventi. E poi, ha un gran tiro. Penso sia superiore persino a Pizarro, nelle conclusioni dalla distanza. Il suo problema, sarà legato soltanto alla capacità di adattamento con Tiago, che a dir la verità non reputo compatibile con le sue caratteristiche. Si integrerebbe meglio, a mio avviso, con Cristiano Zanetti.

    Domanda – Per il ruolo di vice Buffon, invece?

    Risposta – Si è parlato di un arrivo a parametro zero di Hans Jorg Butt. E non sarebbe solo un'ipotesi. Ma penso che, alla fine, e sarebbe la soluzione più logica, venga promosso come secondo Belardi, che a gennaio è stato riscattato dalla Reggina. Mentre su Mirante, si parla di un trasferimento a Genova in comproprietà. La Sampdoria lo vuole da molto tempo. Ma anche il Livorno è interessato. Saltato il passaggio di Kovac alla Dinamo Zagabria, il croato è stato ceduto al Borussia Dortmund, antica discarica bianconera. Tutto definito, invece, per Balzaretti alla Fiorentina.

    Domanda – Chi partirà fra Giannichedda, Venitucci e Legrottaglie?

    Risposta – Tutti e tre. Boumsong dovrebbe rimanere, a meno di un’offerta di cinque milioni. Solo per quella somma, la Juventus si priverà del francese. E poi, come riserva, e con un anno in più sul groppone, penso non tarderà a far apprezzare le sue qualità quando sarà chiamato in causa. A livello fisico, è molto forte.

    Domanda –Cannavaro farà rientro alla Juventus?

    Risposta – Non credo. Anzi, le dico di no. Ranieri è stato molto chiaro sulle scelte in difesa. Vuole Milito, e se non dovesse arrivare l’argentino, le attenzioni verrebbero subito virate su Kaladze, che giocherebbe al centro, o sulla vecchia fiamma Cris. Per il georgiano, infatti, la Juventus potrebbe offrire Zebina. In uno scambio alla pari, utile per le plusvalenze ad entrambe le società. Le dico questo anche perché le dichiarazioni di Kaladze hanno scollato lo spogliatoio del Milan, e pare che la sua presenza sia considerata di troppo.

    Domanda – Novità su Camoranesi?

    Risposta – La situazione, non cambia. Penso che il giocatore possa persino essere convocato nel ritiro estivo. Solo dopo un chiarimento definitivo con Ranieri, infatti, la situazione sarà più chiara. E su Trezeguet, in settimana potrebbero esserci ulteriori novità. Carboni è stato esautorato dall’incarico di direttore sportivo del Valencia. Considerando che era il maggiore sostenitore di Trezeguet, adesso la conferma del francese sembra molto vicina. Peccato, invece, che l’opzione su Huntelaar stia per scadere.


    [Modificato da Barone 57 25/06/2007 23.51]

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    00 25/06/2007 23:49
    25 giugno

    L'Uomo nero su Cinquini

    Ottava puntata, ottava intervista. Dopo aver anticipato in tempi non sospetti le dimissioni, al veleno, di Marco Tardelli, comunque intenzionato a ricercare una nuova occupazione, dopo aver messo al bando le offerte provenienti dalla Turchia, anche le previsioni sull’addio di Bettega hanno trovato riscontro, offrendo una sempre maggiore risonanza alle dichiarazione dell’Uomo nero. Costretto ad abdicare dopo un ciclo di ben tredici stagioni, Bettega abbraccerà la professione di commentatore televisivo, anche se, come sostiene l’Uomo nero…

    Domanda – Anche questa volta, gentile Uomo nero, le sue dichiarazioni hanno trovato riscontro. Il riferimento alla vicenda Bettega, penso sia scontato.

    Risposta – Vede, l’importante è che si comprenda che il vincolo dell’anonimato non si riflette nella poca chiarezza, ma nella volontà di tutelare la mia immagine. Tornando alla sua domanda, come le avevo anticipato, anche Bettega lascerà presto la Juventus, al termine della scadenza del contratto. E’ stato John Elkann ad esprimere l’ultimo giudizio, quello decisivo. Penso si concederà un breve periodo di riposo, Bettega. Per poi tornare a recitare un ruolo, importante, in televisione. Sarà infatti uno dei commentatori di spicco delle emittenti televisive del digitale terrestre. Ma non penso si distaccherà mai dal suo grande amore, cioè dall’amata Juventus. Con Blanc è in ottimi rapporti. Non escludo in futuro che l’amministratore delegato gli chieda qualche consiglio.

    Domanda – In questo modo, però, lei non fa altro che alimentare le voci di strane connivenze fra il vertice societario bianconero e parte della vecchia dirigenza.

    Risposta – Diciamo che sta esagerando lei. Fa parte di un comune orizzonte strategico, rivolgersi a persone esperte nel settore. Lei pensa che se un giorno la Juventus dovrà trattare un giocatore con l’Arsenal o il Barcellona, in virtù dei rapporti maturati alla presidenza del G14, i bianconeri non si rivolgeranno, in maniera informale, a Bettega? O a Raiola? Che tra l’altro in questo mercato è stato impegnato sul fronte Huntelaar, favorendo il passaggio del difensore ceko Grygera a Torino. Ci sono delle personalità e delle società che intrattengono buoni rapporti con la Juventus, e allora perché non sfruttarli, questi rapporti? Basti pensare al caso Kovac.

    Domanda – Si spieghi.

    Risposta – Sarebbe dovuto passare alla Dinamo Zagabria, ma la richiesta economica ha fatto saltare tutto. Penso che sei milioni in tre anni, non sia in grado di corrisponderli neanche uno sceicco. Kovac aveva fiutato la possibilità di tornare a casa, al Werder Brema o al Borussia Dortmund. O al peggio di andare al Salisburgo, che a giorni ufficializzerà Birindelli. A quel punto, la Juventus si è resa conto che il giocatore non avrebbe mai accettato la proposta dei croati, e nel giro di un paio di ore ha concluso il trasferimento, a titolo gratuito, di Kovac proprio al Borussia Dortmund. Dove andrà a sostituire Metzelder, passato al Real Madrid. Con la società tedesca, la Juventus in passato ha avuto rapporti privilegiati, che ora vuole rispolverare. Basti pensare alle cessioni di Kholer, Julio Cesar, Reuter e Paulo Sousa.

    Domanda – Chi arriverà al posto di Bettega fra Cinquini, Ciro Ferrara, che verrebbe sostituito come responsabile delle giovanili da Rampulla, in attesa di una nuova collocazione in società, Sartori e Baldini?

    Risposta – Chiamare Baldini sarebbe una sconfitta per l’ambiente e la società. Lui, è’ stato il primo a scoperchiare la pentola contro la Juventus. Senza peraltro, tirare fuori chissà che cosa. E poi, me lo lasci dire, non bisogna dimenticare cosa ha combinato la precedente estate. Ha preso in giro tutta la proprietà, tanto per sentirsi desiderato. Salvo poi seguire a Madrid l’amico Capello. Per quanto riguarda Ciro Ferrara, penso che sia l’uomo migliore, e spero non venga scelto Sartori. Non è adatto ad una società come quella bianconera. Un suo eventuale arrivo sarebbe un auspicio al ridimensionamento. Ma se lo immagina trattare Ronaldinho, Puyol o Messi con il Barcellona o Terry con il Chelsea? Per fare il dirigente, occorre essere conosciuti ed avere peso politico. Tornando alla sua domanda, penso che alla fine arriverà Cinquini. Se vuole, le dico anche il motivo.

    Domanda – Siamo qui per questo.

    Risposta – Guardi, la scelta di Ranieri come allenatore è stata suggerita, oltre che da Tardelli, anche dalla necessità di affidarsi ad un uomo esperto, competente sul mercato. E Cinquini, che non ha più velleità da prima donna, è amico di Ranieri, sin dai tempi della Fiorentina. Il suo arrivo potrebbe portare in dote due grandi risultati. Ovvero, consentirebbe a Secco di maturare con calma, fornendogli qualche prezioso consiglio. E nel contempo, Cinquini diverrebbe l’intermediario di Ranieri in società. A mio avviso, infatti, Ranieri ricoprirà anche il ruolo di direttore tecnico, ovvero tenderà ad avere un ruolo importante anche nella gestione del mercato, e non solo dello spogliatoio. Con Secco e Cinquini ad ascoltare, ed eventualmente limare, alcune sue richieste.

    Domanda – Per il ruolo di vice Buffon, sono arrivate nuove conferme in merito a ciò che lei aveva detto nell’ultima intervista. Ovvero, la possibilità che arrivi un riserva esperta, è concreta.

    Risposta – Come vede, le mie non sono chiacchiere. La logica, come si sostiene in società, vedrebbe Belardi nuovo vice Buffon, anche in relazione al fatto che a gennaio la Juventus ne ha riscattato la proprietà dalla Reggina. Ma l’ipotesi Hans Jorg Butt, potrebbe presto tramutarsi in realtà. Difficile, invece, il ritorno di Chimenti. In quanto è stato ceduto a titolo definitivo, e per riaverlo la Juventus dovrebbe fornire un nuovo portiere al Cagliari. Non escludo, comunque, che venga offerto proprio Belardi in cambio. Comunque Belardi è apprezzato da Ranieri. Entrambi sono stati a Catanzaro, ed anche se in tempi diversi, queste coincidenze, a volte, aumentano la fiducia ed il rispetto reciproco.

    Domanda – Quasi sfumato, invece, Huntelaar.

    Risposta – Purtroppo, questa dirigenza non potrà fare altro che divorarsi i gomiti quando Huntelaar, praticamente già acquistato per una cifra fra i diciotto ed i venti milioni, in un discorso che peraltro comprenderebbe anche Maduro, vincerà la classifica cannonieri in Spagna o Inghilterra. L'opzione scade a breve, e la possibile conferma di Trezeguet allungherà, e non poco, i tempi. Tutti parlano di giovani, alla Juventus. Ma nessuno crede in loro. Giovinco è stato ceduto in prestito. Palladino, ad esempio, non è mai stato offerto al Racing Santander per Garay, ma verrà presto proposto all’Udinese, nell’ambito di uno scambio di comproprietà con Quagliarella. E nella trattativa potrebbe anche rientrare Blasi, richiesto anche dal Genoa, in cambio di Zapata.

    Domanda – Per Camoranesi, tutto fermo alla proposta di rinnovo rifiutata dall’argentino?

    Risposta – Ho già espresso il mio giudizio sul giocatore, e spero non mi faccia altre domande in merito. Non mi è mai piaciuto il suo atteggiamento, e nemmeno quello del suo procuratore. Forse, questi nuovi dirigenti tengono molto alla sua presenza in organico. Ma con Moggi, sarebbe stato già ceduto. L’obiettivo era quello di far maturare per un anno Marchionni alle sue spalle. E poi cedere Camoranesi al miglior offerente. E' un'ala bella da vedere, ma discontinua. Mentre sia Marchionni che il neo arrivato Salihamidzic sono elementi veloci, dinamici ed aggressivi. Probabile, comunque, che l’oriundo partecipi al ritiro estivo. E dopo un chiarimento con Ranieri, venga ceduto.

    Domanda - Cosa pensa dell'evoluzione della trattativa per Suazo?

    Risposta - Era scontato, il ragionamento del Milan. Fare uno sgarbo all'Inter, non significa strappare un giocatore che, tra l'altro, non sarebbe stato gradito dallo spogliatoio, con Gilardino pronto ad andarsene a scanso di dichiarazioni fuori luogo. Per Galliani, infatti, fare uno sgarbo all'Inter significa fare lievitare il prezzo di un giocatore, costringendo i nerazzurri a sborsare una somma di denaro superiore. Ed è già una bella soddisfazione, mi creda. Con Ibrahimovic, accadde la stessa cosa, l'anno scorso.
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    00 26/06/2007 08:35
    ma io dico....
    moggi non ha proprio altro da fare [SM=x865669]
    MaxNeroAzzurro

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    00 26/06/2007 22:04
    Re: ma io dico....

    Scritto da: MaxNeroAzzurro 26/06/2007 8.35
    moggi non ha proprio altro da fare [SM=x865669]



    Dici che è lui [SM=x865669] non credo,
    poi perchè dovrebbe raccontare queste cose proprio a Carlo Nesti.
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    00 27/06/2007 08:48
    Re: Re: ma io dico....

    Scritto da: Barone 57 26/06/2007 22.04


    Dici che è lui [SM=x865669] non credo,
    poi perchè dovrebbe raccontare queste cose proprio a Carlo Nesti.


    Penso di si....sai che indipendentemente da tutto è un uomo furbo. E se non si celasse dietro l'anonimato....chi gli crederebbe oggi alla luce di quello che PARE, ha combinato?
    Non credi?
    Ciao Max.
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    00 27/06/2007 10:08
    Re: Re: Re: ma io dico....

    Scritto da: MaxNeroAzzurro 27/06/2007 8.48

    Penso di si....sai che indipendentemente da tutto è un uomo furbo. E se non si celasse dietro l'anonimato....chi gli crederebbe oggi alla luce di quello che PARE, ha combinato?
    Non credi?
    Ciao Max.




    PARE?!? Come mai siamo diventati scettici verso quello che dicono i PM? Non c'entrano niente le accuse di Nocerino, vero?
    R U TALKING 2 ME?
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    00 27/06/2007 13:23
    Re: Re: Re: Re: ma io dico....

    Scritto da: viking269 27/06/2007 10.08



    PARE?!? Come mai siamo diventati scettici verso quello che dicono i PM? Non c'entrano niente le accuse di Nocerino, vero?


    Per quel che mi riguarda...non so neanche cosa abbia detto nocerino (chi è?).
    Ho detto pare perchè non è stato ancora condannato nessuno.....fino ad oggi!
    MaxNeroAzzurro

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    00 27/06/2007 18:21
    Re: Re: Re: ma io dico....

    Scritto da: MaxNeroAzzurro 27/06/2007 8.48

    Penso di si....sai che indipendentemente da tutto è un uomo furbo. E se non si celasse dietro l'anonimato....chi gli crederebbe oggi alla luce di quello che PARE, ha combinato?
    Non credi?
    Ciao Max.



    E chi informerebbe Moggi...forse Secco [SM=x865669]
    allora tutto si spiega,quelli che sembravano degli sprovveduti e parlo di Blanc e Cobollo facendo fuori tutti quelli che appartenevano alla triade e l'ultimo potrebbe essere proprio Alessio Secco si dimostrerebbero dei personaggi diabolici. [SM=x865689]
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    00 16/07/2007 23:18
    L'Uomo nero su Chivu e Andrade

    9 Luglio(adesso molte cose sono cambiate.


    Critico nei confronti di “Psycho” Ibrahimovic, dopo un periodo, assai breve, di buonismo, questa volta l’Uomo nero non ha lesinato commenti taglienti sulle operazioni di mercato impostate dall’Inter. Degne di un Moggi o di un Giraudo, pronti a trattare, come accadde con Sagnol del Bayern Monaco, prima con il procuratore e poi con la dirigenza, rispettando parametri assai labili, ben lontani, secondo quanto sostiene l’Uomo nero, da quelli della società degli onesti. In una fitta boscaglia di affari e reticoli di mercato, dal caso Chivu sino allo “scippo” Ribas, attaccante uruguayano acquisito sfruttando i nefasti esiti del caso intercettazioni, rincarando la dose di giudizi poco lusinghieri su Ibrahimovic…

    Domanda – Gentile Uomo nero, le è passata la sbornia critica su Ibrahimovic?

    Risposta – No, non mi è passata. E sorprende che rivolga ancora questa domanda. Penso sia chiaro, il concetto. Alla Juventus sono transitati grandi campioni, basti pensare ai vari Sivori, Charles, Platini, Hansen e Roberto Baggio. Bene, chi ha il coraggio di paragonare Ibrahimovic a soltanto uno di tutti questi campioni che ho citato? Esistono ben quattro categorie di giocatori. I campioni, gli ottimi giocatori, i buoni giocatori ed i mediocri. Ed Ibrahimovic, è un ottimo giocatore. Non un campione. Lui è un attaccante. Ha mai visto un attaccante, definito come campione, rimanere a secco in Champions League per un’intera annata? E poi, i campioni che giocano in attacco, segnano doppiette e triplette. E quelle di Ibrahimovic sono più rare di una nevicata nel deserto. Ne ricordo una contro il Lecce quando era ancora alla Juventus, ma non ricordo grappoli di gol, da parte di Ibrahimovic.

    Domanda – A mio avviso, però, continua ad essere alquanto eccessivo, il suo giudizio. Anche perché fosse rimasto alla Juventus, non so come lo avrebbe giudicato

    Risposto – Le assicuro, allo stesso modo. Anche per quella serie di comportamenti che le ho, nel corso della precedente intervista, raccontato. E poi, per pietà, non si dica che Ibrahimovic vale Messi, il quale tra l'altro è anche molto più giovane, Henry, Cristiano Ronaldo o Rooney, che alla sua età ha sulle spalle tutto l'attacco dell'Inghilterra, e che ha già giocato un ottimo Europeo. Loro sono veri campioni, lui un ottimo giocatore. Prendo in prestito una battuta di Eugenio Bersellini presente nel suo libro, che mi è da poco arrivato in ufficio: “Chi dice il contrario, è un bugiardo”.

    Domanda - Cambiamo argomento. Rimanendo però concentrati sul mercato dei nerazzurri. Come giudica la querelle Chivu?

    Risposta – La giudico in maniera oggettiva. L’Inter, diffondendo quel comunicato in cui dichiarava di astenersi dall’asta milionaria per il suo acquisto, era già a conoscenza del primo rifiuto del rumeno alla proposta, faraonica, del Real Madrid. In quanto l'Inter aveva già raggiunto un accordo con il procuratore Becali. Hanno smentito di aver corrisposto una parcella al suo agente, e quindi voglio crederci. O almeno cercare di farlo. Ciò che sostengono in Spagna, però, è diverso. Si parla di poco meno tre milioni di commissione che sarebbero stati non corrisposti, ma promessi, a Becali. E poi, francamente, in questo momento, fra Chivu e Mexes, io preferirei spendere ed investire sul secondo e non sul primo. Insomma, se proprio devo dare quattro milioni all'anno ad un difensore, lo faccio per uno come Mexes, al momento, a mio avviso superiore, seppur di poco, a Chivu.

    Domanda – Insomma, la Triade passa, ma le metodologie poco ortodosse restano. Non trova?

    Risposta – Ma è normale, ciò che lei dice. Il problema è farlo capire a chi crede che soltanto Moggi e Giraudo fossero in grado di rappresentare il male. Non è vero. Comunque, un ottimo acquisto, mi sembra quello del difensore colombiano Rivas, prelevato dal River Plate. So che Passarella è un suo grande estimatore, anche se il suo rendimento, in Argentina, non è stato all’altezza della fama conquistata in patria. Ricorda Campbell, nel fisico. Ma il tempo d’ambientamento, l’Inter dovrà concederglielo. Se ha avuto difficoltà ad adattarsi in Argentina, figuriamoci in Italia. E mi sembra logica la soluzione di non cedere Cordoba, che gli farà da chioccia e che lo aiuterà a crescere.

    Domanda – Torniamo a Chivu. E' praticabile la soluzione prospettata dal suo procuratore, ovvero un altro anno a Roma e poi, a costo zero, il trasferimento all’Inter?

    Risposta – Se pensa che Chivu rimarrà a Roma un altro anno giocando tutte le partite da titolare con il contratto in scadenza, si sbaglia. In fondo, accadde anche con Cassano. Ed il procuratore, quello di Chivu, la deve smettere di dire che il difensore si è comportato bene con la Roma, non chiedendo la rescissione come permettono le norme Fifa. Questo discorso non ha fondamento, anche perché l’inglese Lampard è nelle stesse condizioni. E, proprio come Chivu, non può permettersi di chiedere la rescissione, in quanto, questa soluzione comporta il rischio di rimanere fermi per circa un anno, fra battaglie legali e ricorsi presentati dalle società. La realtà, è solo una.

    Domanda - Quale, a suo avviso?

    Risposta - Le società sono ostaggio dei procuratori e dei giocatori. Se l’intera commissione che verrà pagata dall’Inter a Becali è superiore a quella del Real Madrid, come si può pensare che vada in porto la cessione in Spagna? Se Chivu all’Inter può percepire un terzo in più di quanto è in grado di offrire il Real Madrid, come fa la Roma a convincere il giocatore a rifiutare la corte dell’Inter? Stesso discorso per l'uruguayano Ribas, che era già della Juventus. Con soddisfazione, di tutti. Me nel polverone di "calciopoli" c'era altro a cui pensare, alla Juventus. Se lo lasci dire da me. Ma l'Inter si è intromessa, quando con qualche settimane in più a disposizione, il giocatore sarebbe stato acquistato dai bianconeri.

    Domanda – Insomma, non si può fare nulla.

    Risposta – Esatto. Non si può fare nulla. Ma allora, lo vede che sono le società a perderci? Mi consolo al pensiero del lauto aumento che Moratti sarà costretto a versare ad Ibrahimovic. E poi, in seguito a Cordoba, Cambiasso, Adriano, Maicon e Cruz, sempre che non voglia una rivolta nello spogliatoio. Su questa strada, l’Inter rischia il tracollo finanziario. Se Ibrahimovic verrà accontentato dopo un solo anno di militanza, cosa potranno pensare gli altri che a Milano giocano da più di tre anni?

    Domanda – Gradisce la soluzione adottata dalla Juventus per sopperire all’abbandono della lunga, ed infruttuosa, trattativa con il Real Saragozza per Milito?

    Risposta – A mio avviso, Jorge Andrade non è un giocatore in grado di ereditare il ruolo di Thuram o Cannavaro. E la prossima volta, le spiegherò perchè è arrivato proprio il portoghese. Passi per Grygera, che in ogni caso rende al meglio sulla corsia destra. Ma se proprio dovevano spendere una cifra attorno ai dieci milioni per un buon giocatore, meglio puntare tutto su Chiellini, ed i neo arrivati Molinaro e Criscito in difesa, investendo quei soldi in attacco per Huntelaar, prendendo in difesa Samuel che l'Inter vuole cedere. Si pentirà la Juventus, di aver lasciato cadere l’opzione sul suo acquisto. L'olandese, in una grande squadra, sarebbe in grado di vincere anche il Pallone d'Oro. Ed in prospettiva, è di gran lunga superiore a Van Nistelrooy.

    Domanda – Novità sul fronte legato al vice Buffon?

    Risposta – Qualcosa si muove. In ritiro, penso permarrà l’idea di promuovere Belardi. Ma penso che a breve ci sarà lo scambio di prestiti, annuale e gratuito, fra Calderoni, portiere in scadenza con l’Atalanta, e Tacchinardi, mediano anch'egli in scadenza con la Juventus. Non le nego che, al posto della dirigenza, che si sta comunque comportando bene, avrei ceduto Cristiano Zanetti, incassando una più che discreta somma di denaro, tenendo Tacchinardi, che reputo un ottimo centrocampista. Poi, se l’operazione andrà in porto, le due società, al termine della stagione, decideranno se prolungare o meno questi accordi. Ma a quel punto, la Juventus potrebbe puntare su un altro parametro zero.
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    00 20/07/2007 21:56
    12 Luglio
    L'Uomo nero attacca Raiola

    Dopo aver rimproverato a dovere “Psycho” Ibrahimovic, questa volta, l’Uomo nero non ha perdonato il sodale Mino Raiola, procuratore smaliziato con domicilio nell’affascinante Amsterdam, e con un visto esclusivo sui migliori giovani talenti della Repubblica ceka. Per nulla rasserenato dal “rinnovo” del contratto siglato da Nedved, trentacinque anni ad agosto, l’Uomo nero ha rivelato i particolari di una trattativa che, sino all’ultimo istante, ha rischiato di non decollare a causa dell’intervento "pilotato", con maestria, proprio da Raiola, dell'onnipresente Inter…

    Domanda – Questa volta, la sento molto rabbuiata, come mai?
    Risposta – Si è rischiato un capitombolo, in questi giorni.

    Domanda – Si riferisce al caso Camoranesi o al caso Nedved?
    Risposta – Per Camoranesi, l’Avvocato avrebbe parlato di “casino”, non di caso. In quanto ogni mossa del giocatore era orientata a spuntare un contratto da più di tre milioni. Dovrà accontentarsi di qualcosa in meno. A mio avviso, sarebbe stato opportuno cederlo. Comunque, mi riferisco al caso Nedved.

    Domanda – Scusi, ma resterà alla Juventus. Non è contento?
    Risposta – Certo. Ma è avvilente cosa è successo in questi giorni grazie allo spirito da piazzista del suo procuratore. Ovvero di Mino Raiola. Le voci sull’Inter, erano tutt’altro che infondate. Le aveva messe in giro proprio Raiola, il quale, da consulente di fiducia della Juventus e di Moggi, ora lo è diventato dell’Inter. L’affare Kovac, lo avrebbe suggerito lui, ad esempio. Il fatto è che l’Inter dopo un mercato in sordina, avrebbe desiderato ottenere a costo zero un valido esterno di fascia. E lo scippo Nedved, avrebbe assunto un grande significato. Privando la Juventus di un elemento valido e ancora arruolabile per due anni almeno. Insomma, la Juventus ha chiesto Burdisso? Bene l’Inter si è voluta vendicare chiedendo a Raiola di portare a Milano il suo assistito, ovvero Nedved.

    Domanda – Con un’operazione del genere, però, Nedved avrebbe incrinato in maniera irreparabile il suo rapporto con la città e l’ambiente di Torino. Insomma, come fare a tradire la Juventus in questo modo?
    Risposta – Il mio, voleva essere un elogio a Nedved. Se il ceko è rimasto, è stato solo grazie alla sua voglia di vincere con la Juventus. E’ il giocatore più che corretto che abbia mai visto, nei rapporti umani e professionali. Ma pensare che Raiola abbia soltanto pensato di divenire l’artefice del suo passaggio all’Inter, mi fa accapponare la pelle. E’ stata una mossa sgarbata. E non pensi, Raiola, che con l’affare Grygera sia riuscito a sanare la frattura con la società, che inizialmente tendeva ad affidarsi ai suoi pareri. Il colpo Grygera, in quanto realizzato a parametro zero, gli ha fatto ottenere una più che soddisfacente commissione. Ma la cosa triste sa quale è?

    Domanda – Se non me la dice lei, è un po’ difficile.
    Risposta – Ride – La verità è che mi faccio prendere dall’entusiasmo, ed a volte anticipo ciò che vorrei che lei mi domandasse. Tornando all'aspetto triste, al colloquio per il rinnovo, erano presenti Nedved e Raiola da una parte, e tutta la dirigenza al completo dall’altra. Compreso l’amministratore delegato Blanc, che non si è mai, giustamente, presentato in sede per i colloqui con Camoranesi. Mentre Nedved giocherellava con la suola delle scarpe, e quasi mai interveniva Raiola era combattivo. Ed all’uscita dalla sede dopo tre ore piene di riunione, cosa dice Raiola? Che le parti sono distanti ed il giocatore indeciso se proseguire o meno il rapporto con la Juventus. Cosa dice Nedved? Di essere solo un po’ deluso, ma che mediterà su cosa fare. Il giocatore, oggi era in ritiro allegro e spensierato. Penso di aver chiarito quanto abbia influito la voglia di Nedved, su questa decisione. Altrimenti, oggi sarebbe un giocatore dell’Inter. I miei dubbi sono però legati al ruolo che avrà Nedved nella Juventus di Ranieri. Non penso che il nuovo tecnico lo farà partire titolare. In questa nuova stagione, giocherà molte gare. Ma molte in meno rispetto a quest’ultimo anno.

    Domanda – Tra l’altro, Raiola è lo stesso procuratore che l’anno scorso avrebbe voluto realizzare il passaggio di Nedved al Monaco, o comunque favorire un addio del giocatore alla Juventus.
    Risposta – Secondo lei, allora, da dove nasce la mia irritazione? Proprio da questi comportamenti. Ed il passaggio di Chivu all’Inter, è stato anch’esso suggerito da Raiola. Ricordo che il rumeno proviene dall’Ajax, ed è ben conosciuto da Raiola. Il quale, vivendo ad Amsterdam, ha potere ed una grande influenza sulla gran parte dei talenti sfornati dall’Ajax. E non mi meraviglierei se Huntelaar, già quest’anno, o forse l’anno prossimo, venisse acquistato proprio dall’Inter.

    Domanda – Cosa pensa di Vanstrattan, ripreso dalla Juventus dopo il parcheggio in Veneto?
    Risposta – Sarà il terzo portiere. Almeno sino al mese di dicembre. Dovesse convincere Pellizzaro, il preparatore dei portieri che Ranieri ha conosciuto a Catanzaro, penso che Belardi verrà ceduto in prestito o a titolo definitivo. Il fatto che la massima serie non l’abbia mai conosciuta, penso sia un giudizio già abbastanza esplicito da parte mia. Ma è stato Sensibile a sceglierlo. E i portieri australiani non sono poi tanto male, considerando che sarà una riserva.
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    00 20/07/2007 21:58
    Come un’arpa contro vento, l’Uomo nero non è in grado di far cessare il suo canto. Incurante delle polemiche suscitate a seguito delle esternazioni sui procuratori Raiola e Becali, nonché sulle accuse rivolte a Corvino, direttore sportivo della giovane Fiorentina, privo di ogni remora, l’Uomo nero ha deciso di focalizzare la propria attenzione su Roberto Mancini. Accusato, in una sorta di eco, pur in maniera meno elegante, delle medesime scorrettezze pronunciate dinnanzi al pubblico ludibrio, nel corso di un’umida conferenza stampa, dall’amministratore delegato Blanc, pronto a paragoni pugilistici ed a promesse di mercato degne dell’era della "Triade" pur di acquietare gli animi in un ritiro, quello di Pinzolo, già di per sé fagocitato da scomode incomprensioni...

    Domanda – Gentile Uomo nero, l’intervista rilasciata su Corvino ha scatenato un vero e proprio polverone mediatico. Conferma tutto, o è pentito?
    Risposta – I pentiti, non mi sono mai piaciuti. Sembrerà un controsenso che, a dirlo, sia proprio io. Che parlo, come dice lei, attraverso il vincolo dell’anonimato. Ma si rende conto che cosa sarebbe accaduto se mi fossi azzardato ad esprimere, a volto scoperto, queste verità? E poi, su Corvino, anche se non condivide, ho ragione io. La società, ovvero i Della Valle, contattarono Corvino molto tempo prima che il direttore sportivo si liberasse dal contratto con il Lecce. E mi sembra una cosa normale. Inutile nascondere, ad esempio, che la prima parte del mercato, alla Juventus, l’abbia fatta un certo Lippi, e non Deschamps. Che si è visto recapitare Iaquinta e Salihamidzic, giocatori che lui non aveva mai richiesto. Inutile scandalizzarsi, è normale che accada. Quando si sceglie, nel mezzo di una rivoluzione, di affidarsi ad un nuovo uomo, chi è ancora in sella, deve comprendere da solo che sarà chiamato presto a scendere, ed a farsi da parte.

    Domanda – Non è sempre accaduto questo, però. L’Inter quando non era certa del rinnovo del suo allenatore, ovvero Roberto Mancini, non contattava altri tecnici. Stesso discorso vale, credo, anche per i dirigenti. O sbaglio?
    Risposta – Sbaglia invece, mi creda. Quando Mancini era in forse, l’Inter pensava ad altre soluzioni, da Rijkaard ad Hiddink, sino a Scolari. Ma, e su questo ha ragione, i discorsi non sono mai e poi mai stati approfonditi. Anche perché Mancini, voleva rimanere. Il problema era solo a livello di ingaggio. A proposito di Mancini, anche per lui vale il discorso fatto per Raiola e Corvino. In Italia, le regole si devono rispettare. Ma lo Stato non è forte, in questo momento. E allora cosa succede? Il regolamento dice che i giocatori sotto contratto non possono essere contattati da altre società? Bene, Mancini ha chiamato Nedved, facendo pressioni affinché il ceko abbracciasse l’Inter. Non mi risulta sia stato punito. Senza dimenticare i casi Suazo e Chivu, che a mio avviso sono vergognosi. Moggi, faceva in questo modo. Ed anche se Il Bayern Monaco esagerò per il caso Sagnol, in sostanza aveva ragione a lamentarsi. Era stato contattato prima il procuratore del francese, e dopo la società. E mi creda, se sono io a dire questo.

    Domanda – Insomma, i tempi passano. Ed anche i protagonisti. Ma i modi, sono sempre gli stessi.
    Risposta – Esatto. E non va bene. Lo sa che Trezeguet ha avuto un litigio con Nedved e Raiola? E sa perché? Semplice, Raiola ha deciso di diventare il nuovo Moggi. E di scegliere la formazione più forte dopo calciopoli, ovvero l’Inter, alla quale affiliarsi. Anche se Moggi, quantomeno, alla Juventus era fedele. Basti pensare che a Palazzo Grazioli, qualcuno aveva anche portato alcuni moduli federali, pur di accaparrarselo. Ma il discorso su Mancini e l'Inter deve procedere. A Mancini serve una punta? Bene, Raiola contatta Trezeguet e gli parla male della Juventus e dei nuovi dirigenti. Dicendogli che a Milano si sta bene, anche a livello di svago. E che con un po’ di rumore creato ad arte, la Juventus è costretta a cederlo. Le sembra corretto?

    Domanda – Scusi, ma se lei si esprime in questo modo, il discorso cambia. Insomma, come si può negare che il comportamento avuto da Raiola nei confronti di Trezeguet non sia scorretto?
    Risposta – Allora lo vede, che ho ragione io? Ci fossero i verbali di quelle telefonate fra Raiola ed il giocatore, o tra Raiola ed i dirigenti dell’Inter, cosa sarebbe successo? Meglio non scoprirlo, forse.

    Domanda – Facciamo un riepilogo, la sua spiegazione inizia ad essere fluida. In breve, lei ha accusato Mancini di esser entrato nel rapporto tra un giocatore e la propria società di riferimento, non rispettando il regolamento che vieta di contattare tesserati di altre formazioni quando questi sono sotto contratto, quindi.
    Risposta – Scenda dalle nuvole, però. Perché ancora si grida di tutto alla Juventus, in trasferta. Ed i giocatori non sono drogati o ladri, come li chiamano a gran voce. E’ una società storica, la Juventus. Macchiata da comportamenti scorretti di qualche dirigente. Mentre a Milano, tutti fanno i santi. E non va bene, questo. La pantomima del coro nello spogliatoio dell’Inter, ha poi del ridicolo. Hanno avuto il coraggio di definirlo lo scudetto degli onesti. Ma Brunelli e Ticli, poverini, dove erano? La verità è che sono stati trattati come carne da macello. Come gli altri. Sono talmente tanti, che non ricordo i nomi di tutti. Ma sono in buona compagnia, Mancini non sa neanche che esistono. Servivano come strumento per le plusvalenze. Ma nello spogliatoio dell’Inter, forse, le parole onestà e correttezza hanno altre sfumature. Dicessi queste cose a volto scoperto, non potrei mai più uscire di casa. Capisce perché parlo soltanto sotto anonimato, con lei?

    Domanda – Capisco, ma mi consenta di dire che la verità rende liberi, e non dovrebbe preoccuparsi di nulla, se crede in ciò che dice. Sarebbe stato meglio dichiarare la sua identità, niente di più.
    Risposta – Si sbaglia invece, e lo sa bene perché ho anche rifiutato di essere intervistato nel suo libro. Nel migliore dei casi, avrei smesso di lavorare. E poi, mi diverte questa situazione. Posso dire tutto ciò di cui sono a conoscenza, senza paura di ritorsioni. Il discorso, è un altro però. Oggi si è accertato che l’Inter ha contattato prima Suazo e poi la sua società, che Becali ha un accordo con Moratti per portare Chivu all’Inter, che Mancini ha chiamato Nedved e che Raiola ha cercato di convincere ben due giocatori della Juventus a trasferirsi a Milano. Con uno, ovvero Ibrahimovic, c’è riuscito. Facendo saltare un accordo praticamente già siglato con il Milan. Con il secondo, ovvero Trezeguet, no. Si rende conto che questi atteggiamenti la legge dovrebbe punirli? E ancora si dice che la Juventus è una società di ladri? Si rende conto, o no? Senza dimenticare le eresie di gestione, a livello di immagine, della società dell’Inter.

    Domanda – Si riferisce ai bilanci?
    Risposta – A parte quelli, si rende conto che l’Inter, nell’anno del Mondiale, aveva solo due titolari italiani? Che politica è, questa? Inutile che Moratti si scandalizzi quando gli viene rivolta questa domanda. Perché deve rispondere e dare spiegazioni, a questa domanda. E quest’anno, cosa accade? Toldo quasi viene costretto ad andare via, ma rimane perchè non vuole perdere un ingaggio da favola. Mentre Grosso, che paga i litigi con Mancini, viene mandato in Francia. Insomma, anche per una questione di umana appartenenza, si potrebbe dare un'anima italiana ad una formazione che il Mondiale l'ha vinto prestando il solo Materazzi alla causa. Possibile, nel campionato italiano, schierare ben dieci titolari stranieri? Questa strana situazione, poi, rischia di creare problemi fra i giocatori stessi. Maxwell e Ibrahimovic, chiedono a gran voce di prendere il rumeno Chivu, in virtù del legame Ajax, guarda caso lo stesso che avvicina Raiola all'Inter. Mentre l’intera difesa, con Samuel portavoce, sino ai vari Burdisso e Maicon, gradirebbero maggiori attenzioni.

    Domanda – La prossima volta, di cosa parleremo?
    Risposta – Ride – Nella speranza non che si trasformi in un tormentone, le risponde allo stesso modo. Io non decido nulla, racconto soltanto.
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    Uno Dei Nostri
    Super Tifusell
    00 20/07/2007 21:59
    L'Uomo nero attacca Corvino

    Nella fiera della vanità, dopo aver criticato Ibrahimovic, crocifisso Raiola ed imputato tutti i mali del mondo all’esperto procuratore Becali, al momento prigioniero di una “promessa” di matrimonio strappata all’Inter in merito al trasferimento di Chivu, questa volta il senso critico dell’Uomo nero si è posato su Corvino, direttore sportivo della Fiorentina, società sempre pronta a concludere operazioni di mercato con la Juventus. Da Maresca a Miccoli, da Chiellini sino a Balzaretti, elemento poco gradito al tecnico Ranieri. E sul caso Nocerino…

    Domanda – Dopo aver soppesato i richiami della “sirena” ammaliatrice Raiola, ed aver smontato il nobile segreto di pulcinella legato ai metodi, poco ortodossi, usati dall’Inter per contattare Suazo e Chivu, il suo obiettivo, gentile Uomo nero, non può che essere quello di far luce sui contorni della trattativa per Nocerino, sedotto e abbandonato dalla Fiorentina. Indovinato?

    Risposta – Avevo altre intenzioni, ma questo suo suggerimento, voglio coglierlo al volo. Prima di ogni altra cosa, l’obiettivo primario della Juventus è quello di sfoltire la rosa. Dopo la rescissione di Tacchinardi, che a me non sarebbe dispiaciuto come rincalzo, a partite sarà Giannichedda. Come le avevo anticipato, dopo aver sistemato Passoni al Mantova, ogni sforzo del Livorno sarà incentrato proprio sul suo acquisto. E le anticipo un’altra cosa. La Juventus non parteciperà, nemmeno in minima parte, alla retribuzione del suo stipendio, che sarà interamente a carico dei toscani. Preferisco però rispondere al suo iniziale quesito con un’altra domanda. Perché mai una squadra che deve sfoltire il centrocampo, convoca in ritiro un giocatore come Nocerino che a Firenze aveva già chiesto ed ottenuto di indossare la maglia numero trentadue, a conferma di una trattativa praticamente già definita in ogni dettaglio?

    Domanda – Allora, ho indovinato. Parleremo del ritorno di Nocerino a Torino, come richiesto dal neo tecnico Ranieri?

    Risposta – Sbaglia. Ranieri, è già entrato nell’ottica del dirigente informato, altruista e competente. Pronto a coprire ogni falla dell’amministrazione centrale, se in tale modo vogliamo chiamarla. Però, non si fatica a comprendere che questa situazione Ranieri non l'avrebbe mai voluta vivere. E' stato scaltro a farla apparire come opportuna, come necessaria per rinforzare il centrocampo. Ma ne avrebbe fatto volentieri a meno. Se qualcuno si fosse comportato in modo corretto, infatti, magari oggi la Juventus avrebbe incassato i cinque milioni pattuiti con i Della Valle, ed il giocatore sarebbe finito in comproprietà alla Fiorentina, consentendo a Ranieri di chiedere con serenità a Blanc un altro difensore. Adesso, o Nocerino si mette l’anima in pace, accettando il trasferimento all’Udinese, necessario per abbassare il prezzo di Iaquinta, o rimane alla Juventus.

    Domanda – Niente Napoli o Genoa?

    Risposta – No, niente. La Juventus vuole dirottare a Napoli uno fra Zalayeta, Blasi e Piccolo. Ed a Genova, probabilmente, andranno gli altri due. Per Legrottaglie, il discorso è diverso. Il suo accordo scade nel 2008. Ed è probabile che, senza acquirenti, la Juventus gli proponga la rescissione. Per quanto riguarda Nocerino, la verità è soltanto una. La dirigenza non vuole essere scavalcata da nessuno nella gestione della propria rosa. E lo ha sottolineato anche Blanc, pochi giorni fa. Anticipando la mia critica nei confronti del comportamento dell'Inter.

    Domanda – A chi si riferisce, quando parla di interferenze ed intromissioni?

    Risposta – Mi riferisco a Corvino. Il discorso sul direttore sportivo della Fiorentina è lo stesso fatto per Raiola e Becali. Insomma, basta dire che Moggi si comportava in maniera scorretta. Gli altri che ho appena citato non mi sembrano da meno. Se l’Inter commissiona a Raiola di portare via da Torino uno dei simboli della squadra, come ad esempio Nedved, tutti dicono che il suo mestiere è quello di offrire il meglio al suo assistito. Se Moggi porta a Torino un grande difensore come Ferrara, strappandolo alla Roma, come accadde anche per Paulo Sousa ed Oliseh, è invece per tutti scorretto. In un paese civile, esiste un peso ed una misura, unica. Non disparità di trattamento. Io, mi sentirei offeso.

    Domanda – Senza tergiversare, perché ha accusato Corvino di manovre scorrette?

    Risposta – Io, non ho accusato nessuno. Ho detto la verità. Secco, in tanti anni vicino alla Triade, ha compreso determinati meccanismi. E non ha sopportato l’interferenza di Corvino nel rapporto tra il mediano e la Juventus. E poi, con la Fiorentina, nelle comproprietà, la Juventus ci ha quasi sempre rimesso. Ha rischiato di perdere Chiellini. E non vuole fare la stessa fine con Nocerino. Poi, se non le dispiace, mi preme rivelare un aneddoto su Corvino.

    Domanda – Faccia pure.

    Risposta – Il direttore sportivo della Fiorentina, ha sempre avuto un debole per Miccoli. Credeva in maniera spropositata in lui. Ma, a mio avviso, Corvino proprio nel rapporto con Miccoli ha palesato un grave difetto caratteriale. A volte è geloso dei giocatori che stima ed apprezza, forse perché non sente riconoscenza o gratitudine da loro. Fu lui a volerlo a Firenze, con tutte le forze. Quando Moggi piazzò il colpo Ibrahimovic all’ultimo istante di mercato del trentuno agosto. Un’operazione da brividi, perché condotta sul filo delle scadenze temporali fissate. Rischiò di saltare sino all'ultimo. Poi, grazie anche ad Ibrahimovic, che si impuntò con l'Ajax, tutto si risolse. Ma come andò a finire per Miccoli? Fu trattato malissimo dalla società, proprio per via di Corvino che quasi in maniera ossessiva convinse, mediante pessime referenza, i fratelli Della Valle a non riscattarlo. Sa da quando non si parlano più, Miccoli e Corvino?

    Domanda - Me lo dica lei.

    Risposta - Da quando, Corvino offrì l’ennesima scortesia a Miccoli. Era stato male, Corvino. E Miccoli lo chiamò per sincerarsi delle sue condizioni di salute. Il direttore sportivo non gradì questa telefonata. Come fosse scocciato, di tanta cortesia. Traducendola in invadenza. E rispose in un modo tanto sgarbato da fare sbottare persino un tipo mite come Miccoli, il quale alla Juventus, tranne che per qualche sussulto con la curva per via di un tatuaggio un po’ troppo esplicito sul polpaccio, è sempre stato in sintonia con tutti. Ad esempio Zebina, fa sempre un po’ di vacanze a Gallipoli, l’estate. Ed a chi crede chieda il favore di noleggiargli la barca? Solo con Olivera, ha avuto qualche problema. Ricordo che una volta quasi vennero alle mani. Con Del Piero, ha un ottimo rapporto invece. Anche Moggi, però, litigò con Miccoli. Sappiamo tutti perchè. Ma dal punto di vista tecnico, credo non si possa discutere, Miccoli. Persino un esperto come Galbiati, e lo ricordo bene, nel primo giorno di ritiro con Capello in panchina, disse con sincerità di non aver mai visto palleggiare un giocatore in maniera tanto disinvolta.

    Domanda – Peraltro, Miccoli è andato al Palermo. Ed anche Nocerino, pareva destinato in Sicilia.

    Risposta – La Juventus, si è irritata proprio per questo. Sarebbe dovuto andare in Sicilia, forse per un anticipo sull’acquisto di Cavani, bomber uruguayano di grande talento. Ma l’intervento privato di Corvino, che avrebbe suggerito al centrocampista di non rinnovare il contratto, andando in scadenza con i bianconeri, intrapreso con il giocatore, non è piaciuto all’attuale dirigenza.

    Domanda - Cosa succederà?

    Risposta - Si farà largo ad una mini rivoluzione. Senza dimenticare che, senza l’intervento scorretto di Corvino, oggi il giocatore sarebbe a Firenze, insieme all’amico Montolivo.

    Domanda – Quale mini rivoluzione, scusi.

    Risposta – Se Nocerino non accetterà le condizioni della dirigenza bianconera, sarà Marchisio ad essere ceduto. E' richiesto dal Parma e dalla Sampdoria, oltre che dal Genoa. Anche se ritengo gli emiliani in leggero vantaggio, in quanto hanno a disposizione un ambiente più consono alla maturazione di un ragazzo di talento, ma un po’ timido, come Marchisio. E potrebbe presto essere ceduto anche Marchionni. Con una buona offerta, diventa un giocatore cedibile. Come Boumsong, d’altronde.

    Domanda – La prossima volta, di cosa parleremo?

    Risposta – E’ stata una giornata pesante, ma le concedo la solita frase. Non decido nulla, io racconto soltanto quello di cui sono a conoscenza.

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