Una sera ero accoccolata sul divano in casa di mio zio e mi stavo "spupazzando" un po' la mia cuginetta, che per avere 9 anni è più sveglia di me che ne ho 10 in più... Non ricordo esattamente come l'argomento venne fuori, ma dopo due chiacchiere compresi che lei ignorava completamente cosa fosse Camelot, chi fosse Re Artù, i cavalieri della tavola rotonda, Lancillotto e peggio ancora MORGANA!!!! Ma dico io....!!! Come cavolo si fa a crescere una bambina senza raccontarle niente di Morgana?!?! Insomma... io da bambina ci perdevo la testa! Anni di conflitto interiore per capire se era "buona" o "cattiva", giorni passati a comtemplare il laghetto artificiale vicino a casa mia (abitavo in una riserva di caccia) ad aspettare che Lei apparisse dall'acqua (c'ho messo un po' da bambina a capire che la Dama del Lago e Morgana fossero due cose diverse).
Ecco... Dopo questa piccolo aneddoto mi piacerebbe discutere con voi di questa affascinante figura di cui mi sono accorta che so meno di quanto vorrei e di cui non dispongo materiale sufficiente.
--La fata Morgana, conosciuta anche come Morgane, Morgaine, Morgan e altre varianti, è una popolare strega della mitologia celtica e delle leggende.
L'epiteto femminino "la fata" (tradotto dall'originale inglese "le fay", a sua volta adattato dal francese "la fée") indica la figura di Morgana come una creatura sovrannaturale.
--Secondo il mito, Morgana è figlia di Igraine e di Urien, e sorellastra di Artù. La prima opera letteraria nella quale appare la figura di Morgana è la "Vita Merlini" di Goffredo di Monmouth, 1148, nella quale Morgen è una fata guaritrice, che cura Re Artù, e che vive ad Avalon con nove sacerdotesse.
Lei è la regina dell'isola di Avalon , con il potere di guarire e cambiare forma. Si tratta di uno dei più popolari e controversi personaggi del ciclo arturiano in quanto può essere presentata come una benefatttrice di suo fratello o uno dei suoi peggiori nemici.
Il nome di questo personaggio potrebbe derivare dal nome gallese maschile Morcant o Morgan, ma ci sono esperti che ritengono che il nome della sorella di Re Artù potrebbe provenire da mori-gena, vale a dire "nati del Mare". Questa supposizione collegherebbe Morgana alla dea Modron (la Grande Dea Madre ), legata al mare da suo padre, il dio Avallach. Un manoscritto bretone dell'undicesimo secolo sostiene che la sua origine deriva da "mormoroin", un'antica parola breton che significa " Sirena ". Altre fonti ritengono che il nome derivi da Morrigan , la dea del pantheon irlandese della guerra. Morgana non solo condivide il nome con questa dea ma è anche in grado di trasformarsi in corvo (come affermato da Geoffrey di Monmouth nella sua "Vita Merlini") ed è, come la dea, un magico coesistere con una sessualità molto sviluppata, è in grado di vedere il futuro, dare la vita e distruggere in egual misura. Il suo titolo di "la Fata" deriva dal francese "Le Fay"; secondo la leggenda, ella conquistò questo titolo mentre studiava in un convento: a causa della sua maestria con la magia tutti gli studenti nel convento l'associarono ad una fata, e da qui il nome Morgana Le Fay o la Fata Morgana. Ella accettò questo titolo e ne fece il suo cognome (infatti in molti testi fa riferimento a se stessa o risponde a questo nome).
Dire che controversa è dir poco, in effetti... Ma io mi sono sempre posta la stessa domanda e credo che la risposta possa offrire molte delucidazioni.
COSA CERCA, COSA VUOLA MORGANA?
boh, io non lo so, non ci capisco molto.
Però ho capito un po' questa sua complicata figura. Lei è forte e potente, la magia è sua alleata perchè ne ha una padronanza tale da conferirle addirittura il titolo di fata. Lo sa, ne è consapevole, ma non è una cosa così straordinaria perchè lei LO SA! Sa che è parte di lei, è la sua essenza, il suo essere più vero e quindi non solo la accetta, ma la vive e la manifesta in una delle cose più naturali di ogni persona: il cognome.
Cos'altro dire? potrei starci su dei giorni interi, ma preferisco fare le cose con calma e ascoltare le vostre impressioni e le vostre idee(sono troppo curiosa!). Un abbracio :) Isabella
Il vento è il mio respiro, l’universo è il mio corpo, il sole è il mio occhio, mari e monti sono parte di me. Giorno e notte sono il respiro del cielo, bassa e alta marea sono il respiro della terra. Il respiro dell’uomo è il fluire dell’aria, dentro e fuori: e tutto questo sono io.
Yuko Seki, maestro zen