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    .Arthur Dent.
    Post: 10.562
    Città: VIAREGGIO
    Età: 104
    Sesso: Maschile
    00 10/12/2011 01:44
    Il Cardinale che si occupa dell'Europa

    Nome: Alfonso Moriavich
    Clan: Tzimisce
    Natura: Solitario
    Carattere: Autocrate
    Sire: Vintila (personalità)
    Generazione: Ottava
    Rifugio: Roma
    Anno di abbraccio: 1628


    Tratti:

    Forza: 4
    Destrezza: 3
    Costituzione: 5

    Carisma: 5
    Manipolazione: 5
    Aspetto: 5

    Percezione: 3
    Inteliigenza: 5
    Prontezza: 3

    Abilità:

    Alertness: 4
    Athletics: 4
    Brawl: 5
    Dodge: 5
    Empathy: 2
    Expression: 3
    Intimidation: 5
    Leadership: 4
    Streetwise: 1
    Subterfuge: 2

    Animal ken: 5
    Crafts: 3
    - Scultura Corporea: 4
    Drive: 0
    Etiquette: 2
    Firearms: 0
    Melee: 0
    Performance: 1
    Security: 2
    Stealth: 4
    Survival: 5

    Academics: 3
    Computer: 0
    Finance: 0
    Investigation: 4
    Law: 0
    Linguistics: 2 (Slavo, Inglese, Italiano)
    Medicine: 4
    Occult: 4
    Politics: 4
    Science: 1

    Discipline:

    Animalità: 5
    Vicissitudine: 3
    Protean: 4
    Auspex: 3

    Background:

    Gregge: 4
    Alleati: 2
    Ghoul: 5 (Revenant)
    Risorse: 4
    Generazione: 5

    Virtù:

    Coscienza/Istinto: 4
    Self-Control/Convinzione: 4
    Coraggio: 5

    Sentiero della Bestia: 7

    Volontà: 8

    Pregi:

    Codice d'onore
    Cuore calmo

    Difetti:

    Lame
    Esclusione di preda (animali)
    Nemico 4 (membro della società di Leopold, risiedente all'interno del Vaticano)

    Background:
    Alfonso Moriavich, slavo di origini italiane, era solito girare il mondo insieme al suo circo ambulante, tradizione di famiglia da parte slava, nel quale faceva la parte dell'addestratore di animali, per lo più felini e volatili. All'inizio del 1600 erano appena tornati da un viaggio nella terra della madre, italiana di origini, e stavano percorrendo gli ultimi chilometri con le loro carovane. Quella notte, per quanto ricorda Alfonso stesso, un grande volatile entrò nella sua carovana liberando tutti gli animali dalle loro gabbie. Lui scese allora dalla carovana per cercare di riprenderne il più possibile, non avendo molta fortuna e perdendosi infine nelle foreste poco distanti dalla sua abitazione. Quella stessa notte tornò a casa con molti dei suoi animali più uno nuovo, con grande stupore della famiglia. Era un rapace di dimensioni enormi, ma nessuno di loro lo aveva mai visto o ne aveva mai sentito parlare, ed era assai strano che il piccolo Alfonso fosse riuscito ad ammaestrarlo in così poco tempo, facendoselo stare appollaiato sulle spalle (insieme raggiungevano i tre metri di altezza) senza troppi problemi.
    La strana coppia divenne famosa nel giro di poco tempo in tutta l'Europa dell'Est e alla fine attirarono l'attenzione delle città più grandi, come Praga. Lì il circo decise di stabilirsi, in un parco poco fuori dal centro, grazie al gran numero di spettatori su cui poteva contare ogni settimana. Allo stesso tempo, però, la superstizione cominciò a superare lo stupore e l'interesse e la voce che quella coppia avesse a che fare col maligno finì per arrivare all'orecchio di molti, tra cui l'Arcivescovo di Praga che decise di bandire quel circo dalla città per la preservazione della popolazione. Nel giro di tre mesi, quindi, la gloria della famiglia Moriavich arrivò e finì, riducendoli sul lastrico.
    Passarono molti anni in cui il circo dovette vendere tutti i suoi animali e le sue attrezzature, ma mai il grande rapace che Alfonso si portava sulle spalle: esso era in grado di portare loro grossi gufi e addirittura daini per il pasto, e certamente, anche se continuando a vivere in una roulotte, difficilmente soffrivano la fame.
    Un giorno ricevettero l'invito ufficiale di presentarsi alla dimora di un noto signore delle terre, un certo Voivode Temeikov, per intrattenere la sua compagna, Dama Vintila, in un periodo di depressione. La Dama rimase così stupita del ragazzo e di come riusciva a comandare quell'enorme rapace che fece risiedere l'intera famiglia all'interno dei vari terreni del marito, di fatto trasformandoli tutti in una famiglia di Revenant non ufficiale.
    Le capacità del ragazzo rapirono così tanto le sue attenzioni che decise di farne il suo ghoul personale.
    Il marito, ghoul anche lui ma preso dalla gelosia del tutto, decise, una notte, di uccidere il rapace di Alfondo in modo da fargli perdere tutto il suo fascino: ma questi morì sotto i suoi artigli e il suo grande becco, fatto a brandelli e ridotto ad un mucchio informe nel giro di qualche minuto. La Dama colse al volo l'occasione e decise di sposare Alfonso, appena ventenne, sperando così di riuscire a controllarlo ancora meglio e, soprattutto, ufficialmente. In segreto, la notte di nozze lo abbracciò.
    La vicenda creò scompiglio nei villaggi vicini ma Alfonso fu testimone diretto della rabbia della Dama, che distrusse parte degli stessi come dimostrazione della sua forza.
    Ma mentre la Dama riposava dal faticoso spreco di energie Alfonso venne attirato dall'agitazione e dai movimenti notturni del rapace, al quale ancora non aveva dato un nome, più per paura che si offendesse che altro. Lo vide spesso, durante quelle notti, dirigersi alla torre Est della dimora, e una notte decise di andare a vedere cosa conteneva quella torre di tanto attraente per il rapace.
    Scoprì così, dopo aver aggirato qualche trappola e meccanismo che in quella torre vi era una sola grande stanza, al centro della quale una bara in marmo, parzialmente aperta, ospitava un corpo mutilato dal becco del grande rapace. E fu la sua presenza, e il suo avvicinarsi, che oltre a far allontanare il rapace come non era mai successo prima, a risvegliare quel corpo.
    Dopo una breve collutazione Alfonso comprese di essere in presenza di una prima progenie di Vintila, un certo Dragomir Basarab, il quale aveva deciso di andare in torpore volontario per non dover sopportare tutte le notti le torture di quella che, soltanto qualche anno prima, era stata sua moglie. Egli ascoltò attentamente il racconto di Alfonso, andarono a caccia insieme ed elaborarono un piano: Dragomir voleva porre fine a quello scempio, e anche se Alfonso non sapeva bene come comportarsi, decise di seguirlo.
    Quella notte la terra tremò e gli alberi s'incendiarono dal nulla, ma alla fine i due riuscirono a sopraffare la loro sire: Alfonso, mutilato alle gambe dai poteri di Vicissitudine, scampò al colpo finale grazie al morso di Dragomir, il quale finì per succhiare anche l'anima dalla sua stessa sire. In preda al successivo delirio di onnipotenza, Dragomir cercò di fare lo stesso anche con Alfonso.
    Riuscì a fuggire dalla finestra, trasformatosi in un grosso rapace, più per fortuna che per tempismo, e fuggì insieme alla famiglia lontano da quel posto. Dovette rivalere loro la sua natura, dato che non poteva più rimanere in forma umana ed essere utile in qualche modo nel circo, e così creo la sua famiglia di Revenant.
    Durante la fuga, la quale riuscì a compiersi soltanto per la riconquista della sanità da parte di Dragomir, Alfonso riuscì a comprendere i piani di suo 'fratello' in pieno: era stato attirato fin dall'inizio dal grosso rapace, e tutto la sua vita era segnata da esso. Dragomir aveva bisogno di un aiuto per riuscire ad eliminare la sua sire, e l'aveva finalmente trovato, dopo anni di attesa, in Alfonso. Quest'ultimo decise che non avrebbe più rimesso piede in quelle terre, e continuò il suo viaggio per il mondo con il circo itenerante.
    Nei secoli finì per entrare a far parte veramente del mondo vampirico, conoscendo e apprezzando lo stile del Sabbat. La vicinanza al mondo animale lo rese un membro perfetto di un branco, anche se lui considerava come suo branco soltanto la sua famiglia, e finì per diventare, nel 1961, Cardinale senza fissa dimora, nomade com'era sempre stato fin dalla nascita.

    Personalità:
    Alfonso non è mai stata una persona dall'animo cattivo, ma nel tempo in cui è vissuto nel Sabbat è riuscito ad apprezzare il concetto di 'famiglia' molto più di quanto non avesse fatto in vita. Questo ha portato alla protezione della stessa, insieme alla cura di quella Bestia interiore a cui il mondo animale lo aveva avvicinato, come sua priorità lasciando da parte la sua natura umana quasi completamente e divenendo un tuttuno con la bestia di cui spesso assume la forma.
    All'interno del Sabbat sono molti quelli che seguono la sua stessa filosofia di vita, anche se lui non la chiama così, ma in pochi la vedono come la loro stessa natura e lo fanno più per comodità che altro. E' sempre alla ricerca di qualcuno che lo comprenda e non è sicuro di poterlo trovare. Nel frattempo, la sua famiglia si è allargata fino ad includere qualche decina di membri, e questo gli ha fatto guadagnare diverso status all'interno del Sabbat e del suo Clan.
    Anche avendo avuto la possibilità, diverse volte, di farsi modificare le gambe per farle tornare normali, Alfonso non lo ha mai ritenuto necessario e anzi, ha rifiutato quei pochi che si sono offerti di farlo come ripagamento di un debito e li ha uccisi poco dopo, in modo che non potessero diffondere in giro il suo difetto. Da quelle volte Alfonso ha formato soltanto branchi che fossero in grado di parlare con gli animali, in modo da rendere la forma umana ancora meno utile. Purtroppo, per questioni burocratiche o ritualistiche, egli di tanto in tanto deve comunque mantenerla ma ha imparato a mascherare bene il suo difetto.

    Storia Recente: *** SPOILER *** da usare con cautela.

    Alfonso ha partecipato come spettatore al tentativo della Camarilla di riprendere Roma, testimone diretto della sconfitta dell'Arcivescovo Tantasa e della fuga del fu Principe Courrier. Alfonso era alla guida del branco della Black Hand che ha soltanto parzialmente messo in fuga la Camarilla, dovendo poi fronteggiare la Società di Leopoldo grazie al suo personalissimo nemico. Lo scontro si è risolto in una ritirata da parte del Cardinale e del suo branco: aveva visto abbastanza per una serata soltanto, e non voleva mettere a rischio quel branco fin troppo utile contro nemici non proprio previsti.
    Successivamente Alfonso si è spostato in Versilia e ha convinto Raajat a partecipare ad una visita alla Foresta Nera in Germania. Raajat non è mai uscito da quel posto, mentre il Cardinale si è fatto rivedere più volte a Roma, cercando di gestire quelle poche forze sabbatiche presenti. Alla 'nascita' del nuovo Arcivescovo (Claudia) Alfonso è rimasto in disparte ad osservare lo svolgersi degli eventi, finché le tante minchiate fatte non l'hanno costretto a far diffondere la voce che quell'Arcivescovo non era poi così tanto gradito.

    BLACK HAND

    Come già detto per il Cardinale, a Roma era presente il branco della Black Hand personale del Cardinale Moriavich, il quale ha avuto uno scontro diretto con le forze del Vaticano (Società di Leopold) e non ne è uscito felice. Il branco era composto da quattro membri: un Assamita stregone, Ductus, una Lasombra, Priest e due City Gangrel. Il branco non ha subito perdite fisiche ma uno dei due City Gangrel è diventato un Wight, dominato costantemente dal Lasombra, mentre il Ductus ha praticamente perso la magia. Non si conoscono questi dettagli al di fuori del branco stesso, ma si sa, come conoscenza della Black Hand, che il branco ha 'qualcosa di strano'. Il nome del branco è 'Guanto Rosso' (Red Glove) ed è conosciuto per le sue imprese efficienti e silenziose.
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    Il Tristo e Inconsapevole Induttore Compulsivo di Riunioni
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    .Arthur Dent.
    Post: 10.562
    Città: VIAREGGIO
    Età: 104
    Sesso: Maschile
    00 10/12/2011 15:06
    "In questo siamo uniti"
    "In questo siamo Sabbat"

    Dal 'Patto di Acquisizione', 19 Settembre 1803
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    .Arthur Dent.
    Post: 10.562
    Città: VIAREGGIO
    Età: 104
    Sesso: Maschile
    00 10/12/2011 15:43
    Venti (20) schede e/o background, ottimo.. ne mancano ancora due sicure (Margherita e Adriano) e altre probabili, per un totale sicuro di 22 giocatori.. è quasi esaltante la cosa
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  • Bimba Sciagura
    00 10/12/2011 15:44
    .-. secondo me lo sarà... u.u senti un pò, il codice di milano lo stampiamo e mettiamo dentro il frantoio appeso?
    altrimenti mi sa che nex se lo ricorda.
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    .Arthur Dent.
    Post: 10.562
    Città: VIAREGGIO
    Età: 104
    Sesso: Maschile
    00 10/12/2011 16:08
    sì, se riesco volevo fare una cosa anche più figa.. ma non so se ci riuscirò
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    .Arthur Dent.
    Post: 10.562
    Città: VIAREGGIO
    Età: 104
    Sesso: Maschile
    00 14/12/2011 01:08
    Due cose utili soprattutto per le new entry, semplici consigli ma a volte tornano parecchio utili:

    1) The Show Must Go On. Non rimanete incagliati in niente. Lasciate correre il più possibile, sia in senso brutale di un combattimento sia in senso letterale di un discorso: meglio la fluidità di una scena che la sua correttezza. In caso di dubbi, controllate in seguito. In caso di violazioni palesi, considerate malus o bonus in una scena successiva. Per una OneShot non possiamo permetterci troppi dettagli (e sfido chiunque a ricordarsi schede e dettagli di venticinque nuovi personaggi.. sarà il caos)

    2) Ci saranno molte cose che non torneranno, sia di background che di informazioni. Il Live ci ha preparati a questo: improvvisazione. Quindi tergiversate sempre, cambiate discorso all'occorrenza, fatevi trovare o sicuri o disinteressati all'argomento in corso. Non pavoneggiatevi su di un terreno che non conoscete e, nel caso, lasciatevi sempre una via di fuga. E soprattutto, a meno di casi critici, non uscite mai dal gioco. Dalle 21 fino a quando finirà il Live, oltre ai tiri di carte e alla spiegazione di regolamento, ci deve essere soltanto il gioco.
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    Profeta Malakai
    Post: 495
    Città: VIAREGGIO
    Età: 36
    Sesso: Maschile
    00 14/12/2011 03:42
    Signorsi Signore!

    oddio, mi sento come un soldato allo sbarco in normandia. ciò un pò di fifa!
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    Camarilla
    Jefferson Hope "Pantera"
    Dominatore del Dominio di La Spezia

    -… Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti... -


  • Bimba Sciagura
    00 14/12/2011 11:06
    OOOOOOOOOOOOOOk...
    ci si prova ci si prova....
    si effettivamente sto avendo paura pure io .-.
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    .Arthur Dent.
    Post: 10.562
    Città: VIAREGGIO
    Età: 104
    Sesso: Maschile
    00 14/12/2011 12:58
    vabè le probabilità di sopravvivere in cinque ad uno sbarco in normandia sono trascurabili..
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    RealXelloss
    Post: 12.589
    Città: VIAREGGIO
    Età: 41
    Sesso: Maschile
    Master della Cronaca Nostra
    00 14/12/2011 15:08
    Per restare in tema, mi sento un vetereno che tenta di rassicure al reclute al loro battesimo del fuoco u.u
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    .Arthur Dent.
    Post: 10.562
    Città: VIAREGGIO
    Età: 104
    Sesso: Maschile
    00 14/12/2011 19:46
    Avevo invertito, era priscus, ora è arcivescovo di washington.. vykos, ovviamente
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