recensione: f-zero

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dmc 2
00lunedì 18 agosto 2003 21:04
Al videogiocatore assuefatto ai sequel speculativi, ritagliati indolentemente sui propri ispiratori, F-Zero GX non provocherà alcun sussulto. C’è della passione nel racing futuristico Nintendo, ma è la stessa di tredici anni fa, trascinata di peso in un sequel con i caratteri di semplice aggiornamento grafico. Un altro remake insomma, ennesimo in casa Nintendo, che sembra non volersi separare dai “franchise” tanto cari a lei e a noi videogiocatori.
C’è solo un piccolo problema. Questo tipo di operazioni, indiscutibilmente commerciali, pervadono sistematicamente il giocatore con un pesante senso di deja-vu. Già, troppo pesante per passare inosservato.
Deja-vu cui questo F-Zero GX allude apertamente…
Premesse a parte, per questo ulteriore “revival” Nintendo ha preferito affidarne lo sviluppo ad un distinto team di produzione interno a Sega, gli stessi di Super Monkey Ball 2 con, naturalmente, la dovuta supervisione della grande N.
Dato il valore di un prodotto simile, risulta quanto mai opportuno valutare il lavoro del titolo in questione settando, magari, il fan-switch su off ed analizzando la situazione per quella che ci viene mostrata…

F-ZERO REBIRTH
Nato nel lontano 1990 (tredici anni or sono… la vecchiaia), il primo F-Zero mostrò al mondo cosa il Mode 7 e il SNES sapevano fare. Una tecnica ed uno scrolling mai visto in precedenza, uniti ad un ritmo di gioco frenetico ed appassionante, stupiva l’utenza Super Famicom che acquistava il gioco a scatola chiusa. In poche parole, una pietra miliare Nintendo. Dopo vari trascorsi, rispettivamente su N64 e GameBoy Advance, ecco che la serie sbarca su Cubo… ovviamente.
Forte di un restyling grafico massiccio (e ci mancherebbe) questo F-Zero GX tenta di portare la serie verso nuove vette di eccellenza. Tecniche prima di tutto.
Il primo impatto procura la chiara sensazione di un upgrade evolutivo: per questa nuova puntata della saga, Sega AV ha cercato di allestire un circo di personalità, veicoli e gare abbastanza corposo da conferire al gioco una parvenza di modernità. Dal punto di vista qualità/grafica sorgono subito dei dubbi: sebbene da un lato il tutto scorra ad un numero di fotogrammi impeccabili e costanti, che comporta un’ottima velocità di gioco, dall’altro salta all’occhio una notevole mancanza di dettaglio tra sfondi e vetture. Piste dai colori psichedelici, uniti a veicoli poco dettagliati e monocromatici, danno poco spettacolo visivo al giocatore, giustificato però dall’ intenzione dei programmatori di dare quel tono cartonesco all’ insieme, tra l’altro visibile nella caratterizzazione del parco piloti di F-Zero GX. Captain Falcon e compagnia sono volutamente resi con uno stile fumettistico e se la scelta può in principio sembrare azzeccata, alcuni la troveranno una scusa bella e buona per moderare la complessità poligonale delle architetture che fanno da sfondo al gioco che avrebbero, altresì, necessitato di un maggiore livello di dettaglio per un maggior realismo. Tutto in F-Zero dà l’idea di essere “mascherato” per alleggerire il carico computazionale. Discutibile. L’occhio esigente noterà anche la presenza dell’onnipresente pop-up e bad clipping di rito, soprattutto nei momenti in cui la velocità di gara tocca picchi elevati, dove l’engine grafico non riesce a fare miracoli. Nulla di tremendo, per carità, ed è il prezzo da pagare se si vuole godere della totale mancanza di rallentamenti anche nelle situazioni più concitate, fantasma che avrebbe senza dubbio leso ancor più un quadro grafico appena sufficiente.
A livello di impianto di gioco, l’ IA dei veicoli controllati dal computer dà vita a vere e proprie battaglie per l’agognato podio, anche se evolutivamente non si veda nulla di particolarmente innovativo. Insomma, tutto ha un aspetto più competitivo, ma per l’apparenza più che per la sostanza.
Ad accompagnare il tutto c’è un sonoro anonimo e banale. Se da un lato gli effetti sonori fanno il loro lavoro tranquillamente, i motivetti rock e techno che accompagnano le gare sono solo carini, alcuni rievocativi del prequel sedicibittiano, non riuscendo mai nel compito prefissato, ossia gasare ulteriormente il giocatore, preso irrimediabilmente da una noia assassina dopo poche ore spese sui craft antigravitazionali di F-Zero GX. Passati i tempi di Wipeout 2097…

THE RACE RE-START
Sia i nuovi arrivati che i veterani del genere si sentiranno a proprio agio con l’approccio strutturale di GX. Nel menu principale potrete scegliere tra Practice, classica opzione di familiarizzazione coi tracciati, replay, per rivedere il tutto, ed una più interessante modalità chiamata Customize mode. Questa opzione vi permetterà un editor quasi totale di vetture, loghi ed emblemi da customizzare a piacimento e, in caso, per potenziare il vostro bolide antigravitazionale. Nell’ F-Zero Shop, tra l’altro sezionato in tre settori ben distinti, Machine store, Custom part store ed Item store, potrete acquistare, grazie a speciali tickets accumulabili durante le gare vere e proprie, nuovi mezzi, nuovi accessori come parti opzionali del craft, oppure nuovi Boost a seconda delle vostre esigenze finendo per acquistare addirittura nuovi tracciati o sfide per lo Story mode. Questa modalità in particolare vi permetterà di affrontare diversi capitoli in cui impersonerete in principio Captain Falcon alla guida del suo mezzo volante, seguendo una vera e propria storia. Il primo capitolo risulterà facile ai più (semplice cattura di capsule durante un percorso di tre giri), mentre dal secondo in poi la situazione si complicherà man mano gradualmente, offrendo obiettivi sempre diversi da portare a termine. Il procedimento attraverso i capitoli e la loro conseguente riuscita vi farà guadagnare i succitati tickets da usare come meglio si crede nello Shop. Notevole.
I ben più comuni Grand prix, Time attack e Versus battle, completano un parco opzioni tutto sommato soddisfacente.
Anche la fase più importante, l’impianto di guida, in F-Zero si dimostra senz’altro tollerante.
I controlli appaiono accessibili sin dalla prima gara, al contrario di titoli come Wipeout, dove la frustrazione dovuta a dei comandi dannatamente ostici durava settimane prima di poter padroneggiare come si deve uno dei veicoli antigravitazionali…
Obiettivo principale è, come da copione, arrivare primi.
La chiave per la vittoria risiede primariamente nel saper gestire la “salute” del vostro mezzo. Mi spiego. Durante la corsa vedrete sul manto del tracciato alcuni blocchi che, se presi, permetteranno di usufruire di una sorta di acceleratore. Il suo uso, estremamente utile, vi farà diminuire però la barra di salute del mezzo. Per ricaricarla non occorre altro che incanalarvi in sezioni speciali della pista adibite al recupero di questa “barra d’energia”, la cui funzione è spesso la chiave per la vittoria di una gara.
Il tutto rende la corsa un tantino più tattica. Essenziale è inoltre imparare ad usare con precisione i freni aerei (eseguibili con i tasti dorsali) che generano un brusco spostamento laterale, riducendo sostanzialmente la velocità, anche se andare a manetta è la miglior condizione per poter arrivare alla sudata linea del traguardo prima degli avversari. Avversari la cui IA vi darà non pochi grattacapi risultando tutto sommato elevata. Per eluderli vi verrà fornita una mossa speciale per il vostro veicolo (attivabile con il pulsante Z), una sorta di rotazione che colpirà gli avversari permettendovi di approfittare del loro stato di sbandamento, aiutandovi considerevolmente ad arrivare sul podio. Questa speciale azione vi permetterà anche di affrontare con più destrezza i terribili cambi di direzione che la pista vi porrà dinanzi.
Insomma, ciononostante l’impostazione di F-Zero GX sia tutto sommato godibile, non noterete vere e proprie perle di novità. Tutto sa di già giocato, sensazione che proverete fino a quando la noia la farà da padrone. Noia ravvisabile dopo poche sezioni di gioco, pecca esaltata da una certa monotonia di fondo anche se, a dirla tutta, questo difetto affligge generalmente l’intero settore dei giochi di guida post-Gran Turismo…

ZERO TO HERO
Primo teorema Nintendo: produci un titolo, poi clonalo in successione negli anni che spendi molto meno. Espressione dello stile raffinato e mai scontato della casa di Myamoto, a cui le numerose pressioni da parte della stampa specializzata e del pubblico verso una svolta nella produzione di software sembrano esser state vane. Certo, si tratta del solito prodotto il cui plot che sta dietro al gioco richiama i fans, ancora una volta, alla favola delle corse futuristiche. Ma alla fine di quanto è stato appena esposto suona ancora meno incoraggiante l’obbligatoria constatazione finale, che individua nell’insoddisfacente caratura innovativa il male principale di GX: un’affermazione che lascia spazio a ben poche considerazioni e funge da accusa diretta ad un gameplay datato e banalmente reinterpretato, che è in sintesi il vero tallone d’Achille del titolo in questione.
Chiaramente non un seguito, ma neanche un semplice add-on, F-Zero GX viene dimesso dal test di Game Plus con piena indifferenza. Ed è una brutta cosa da dire per un racer che aveva legittime ambizioni da kolossal.
Che dire… Piccolo Post Scriptum: se siete fan sfegatati del capostipite a 16 bit aggiungete pure un voto e mezzo in più. Per chi si sente al di fuori di questa categoria è meglio che attenda un nuovo titolo da parte di Nintendo o chicchessia, nella speranza che questo presenti miglioramenti di maggior rilievo.







Grafica 6.5

Sonoro 7

Giocabilita 7

Innovazione 5

Longevità 6.5

Finale 5



gameplus.it
x-commander
00lunedì 18 agosto 2003 23:03
..è un periodo di occasioni mancate per tutte le console a quanto pare.[SM=g27813]
Agente47
00giovedì 21 agosto 2003 15:27
Re:

Scritto da: x-commander 18/08/2003 23.03
..è un periodo di occasioni mancate per tutte le console a quanto pare.[SM=g27813]


Altro che 6,5,guardate cosa ho trovato su spaziogames,scusate se ve la incollo come al casio:
ARCHIVIO RECENSIONI PER: PC - Ps2 - Cube - Xbox - GBA - N64 - Psx - Dc - Retrogames




Genere: Arcade
Produttore: Nintendo-Sega
Sviluppatore: Amusement Video
Distributore: Sega
Versione: Ntsc Jap
Lingua: Jap - parlato in inglese
Giocatori: 1-4

Era l’inizio degli anni 90 quando la Nintendo commercializzò il Super Famicom (Super Nes in occidente), la sua console a 16 bit, e per l’occasione titoli di punta e vere e proprie killer application furono il trittico di games costituiti da Super Mario World, Pilot Wings ed F-Zero.
Di questi tre giochi quello che mostrò maggiormente le potenzialità della console Nintendo fu proprio F-Zero, il quale utilizzando al meglio il famigerato mode-7 (coprocessore grafico) riuscì a mostrare una grafica che rese al meglio la sensazione di velocità e fluidità unita ad un senso di tridimensionalità.
Insomma, all’epoca nessuno rimase impassibile di fronte a tale gioco ed oggi possiamo dire che in un certo senso la stessa cosa potrebbe ripetersi con la nuova edizione di F-Zero sviluppata per Game Cube.
Prima di tutto occorre un attimo di raccoglimento per il fatto che oggi a poco più di 10 anni di distanza dalla sua prima apparizione, tale gioco risulta sviluppato non più dalla Nintendo, ma dalla Sega, rivale di sempre ed oggi preziosa collaboratrice.
Non possono non tornare in mente ai giocatori più anziani i vecchi ricordi delle diatribe fra Mega Drive e Super Famicom, su quale console fosse la migliore e sul fatto che proprio F-zero rappresentava un gioco irrealizzabile sulla console Sega.
Detto ciò non mi resta che entrare nel merito di quest’ultima produzione della Sega, che come prima sottolineato, rappresenta una vera svolta nell’industria dei games poiché mostra come nel tempo vecchi “nemici” possano diventare grandi alleati in futuro, ed affidare lo sviluppo di un titolo così importante proprio alla Sega è un sintomo ancora più chiaro di come i vecchi tempi siano ormai andati persi per sempre e di come l’industria dei videogiochi sia cambiata in modo radicale.

Il solito concept?
Il concept base del primo F-Zero (ed anche delle versioni N64 e GBA) prevedeva sfide ambientate nel futuro fra macchine in grado di raggiungere folli velocità grazie al fatto di correre su cuscini elettromagnetici.
Tale concept, occorre subito precisarlo, è rimasto del tutto invariato e coloro che hanno giocato anche i prequel non potranno non provare un piacevole deja-vu appena poseranno i loro occhi su F-Zero GX.
Infatti tutto è rimasto immutato (in un certo senso) e troverete molti dei soliti modelli di vetture, gli stessi protagonisti (più alcuni nuovi) e anche piste caratterizzate dalle solite curve impossibili.
Insomma una cosa la possiamo affermare con certezza: tutto ciò che caratterizzò al meglio i titoli precedenti è stato fedelmente trasposto anche in questa nuova edizione, senza però tralasciare l’inclusione di nuovi elementi che finiscono per impreziosire al meglio una meccanica di gioco già di per se perfetta ed appagante.
I controlli sono rimasti immutati e molto facili da gestire prevedendo sempre i soliti tasti per: l’acceleratore (A), il freno (B), il turbo(Y), i deflettori (L-R).
A queste funzioni aggiungete la possibilità di cambiare inquadratura (mediante la croce digitale), compiere delle rotazioni (tasto Z), molto utili nelle curve più strette, e la possibilità di utilizzare una sorta di barriera (tenendo premuto il tasto X) in grado di scansare avversari troppo invadenti e di farvi compiere repentini spostamenti laterali molto utili per cambiare traiettoria.
Quindi come era lecito aspettarsi non sono state apportate modifiche sostanziali alla meccanica di gioco e questo aspetto andrà preso in esame secondo i personali punti di vista che ognuno di noi ha; ovvero coloro che desideravano una versione con una impostazione dei comandi ed una giocabilità immutata resteranno soddisfatti, mentre coloro che si aspettavano radicali cambiamenti rimarranno parzialmente delusi.
Ho appena citato il termine parzialmente poiché la giocabilità resta sempre ottima ed ancora in grado di conferire grandissime soddisfazioni grazie ad una calibrazione dei controlli perfetta e ad un’ottima risposta dei comandi ad ogni vostra piccola sollecitazione.
Diciamo che molto impegno dovrete impiegare nell’usare al meglio i deflettori, poiché solo grazie ad essi potrete riuscire ad affrontare le curve più impensabili, anche se il talune circostanze neanche l’aiuto dei deflettori sarà sufficiente e dovrete necessariamente o frenare oppure premere Z per effettuare una rotazione (cosa alquanto consigliata visto che vi permette di andare sempre al massimo della velocità donando anche molta spettacolarità al tutto).
Poi i turbo non sono limitati al numero di giri che dovrete compiere (come nel primo F-Zero per intenderci, dove ad ogni giro veniva assegnato un nuovo turbo), ma dipenderanno dalla vostra barra energetica visto che ogni volta che ne azionerete uno essa diminuirà; quindi riuscendo a ricaricarsi sopra tutte le apposite corsie (a volte presenti anche tre volte nel tracciato) potrete usufruire di un numero elevatissimo di turbo, e vi anticipo che anche i vostri avversari nei livelli di difficoltà più avanzati faranno uso di loro costringendovi sempre a correre con poca energia per impiegarla appunto in turbo.
L’intelligenza artificiale dei vostri sfidanti non è eccezionalmente evoluta al livello di difficoltà “novice” e dovrete prestare loro attenzione soprattutto nelle fasi iniziali di ogni gara, ovvero quando qualcuno potrebbe addirittura spingervi fuori pista, ma nonostante ciò alcuni di essi (soprattutto i vostri rivali, che saranno segnalati con un apposita scritta “rival”) vi daranno del filo da torcere e non mancheranno sfide testa a testa per arrivare primi al traguardo; inutile dirvi che ai livelli di difficoltà “standard” ed “expert” le vetture pilotate dalla cpu presenteranno una notevole AI e sarete costretti a sfruttare al meglio tutte le caratteristiche di ogni tracciato per riuscire a vincere (quindi dovrete avere bene presente la collocazione dei vari turbo, costituiti da frecce gialle, e quella dei salti gravitazionali).
Comunque arrivare già alla fine di una gara richiederà moltissimo impegno visto che la struttura di alcune piste spesso presenterà spazi vuoti o pericolosi bivi che potranno farvi precipitare nel vuoto, perdendo così una delle vite a disposizione (cinque per campionato) e facendovi ricominciare la gara dall’inizio.
Quindi concludendo l’esame sul parametro giocabilità posso tranquillamente affermare che il lavoro svolto dalla Sega è sicuramente ottimo e come già detto in precedenza farà la felicità di coloro che speravano in una meccanica di gioco immutata; ovviamente non mancano innovazioni, che pur non essendo sostanziali contribuiscono a migliorare una già rosea situazione, ma che non sono in grado di donare più spessore per coloro che speravano in un cambiamento radicale del gameplay oppure in una sua maggiore innovazione…… de gustibus………

Una gioia per gli occhi!
Ebbene si!
Il comparto tecnico di F-Zero GX rappresenta una vera gioia per gli occhi e senza mezze misure posso affermare che il gioco in questione è il titolo graficamente più “impressionante” mai visto sul GameCube!
Preparatevi ad un’orgia di poligoni ed effetti grafici mai visti prima, ed il tutto a 60 fotogrammi per secondo costantissimi.
Prima di tutto occorre lodare il design dei tracciati che mostra sempre un’ottima ispirazione mostrandoci piste futuristiche ambientate in tutte le varie situazioni ambientali e climatiche immaginabili; troverete piste situate al centro di città (Mute City ed Aeropolis), altre situate in mezzo al mare (Big Blue), a foreste (Green Plant), dentro crateri vulcanici(Fire Field) e persino piste “psichedeliche” (Phantom Road vi darà l’impressione di stare dentro una discoteca).
Ovviamente non mancano anche situazioni atmosferiche differenti come il vento generato dai tornado di “Sand Ocean” o la pioggia di “Lighiting”, entrambi resi benissimo.
Poi va precisato il fatto che, contrariamente a quanto divulgato da molti, fra i vari effetti grafici è presente anche il tanto osannato bump-mapping, grazie al quale viene conferito il senso di ruvidità dell’asfalto in diversi tracciati.
Infatti molte piste non faranno uso di tale effetto visto che proporranno tracciati trasparenti oppure vi permetteranno di correre dentro veri e propri cilindri, in situazioni al limite della vostra capacità d’orientamento.
Tutte le piste vantano, come già detto, un notevole dettaglio grafico e non di rado vi capiterà di fermarvi ad ammirare quanto “ben di Dio” avrete davanti agli occhi, ma ciò che maggiormente colpisce è il fatto che, spesso, i fondali siano animati; così vi capiterà di vedere insegne luminose in continuo cambiamento, navi spaziali volanti ed anche una sorta di pistoni giganti immergersi nella lava (inutile parlarvi anche dello splendido effetto con cui la lava è animata oltre che la presenza di varie fumate di calore che continuamente invaderanno la vostra pista).
Le texture sono di ottima fattura essendo spesso in alta definizione, anche molto varie, e non mancano i canonici effetti luce dovuti dalla luce del sole, dallo scintillio delle vetture fra di loro e così via, completando al meglio (come se ce ne fosse bisogno) una già stupenda situazione.
Poi vanno menzionati anche i moltissimi tocchi di classe inseriti appositamente per il piacere di coloro che hanno posseduto le vecchie console Nintendo e così non potrete non notare nella pista “Port Town” la presenza del vecchio robot bianco-rosso optional del Nes (una delle periferiche più inutili, ma allo stesso tempo megalomani, della storia dei videogiochi).
Passando ad analizzare le vetture occorre precisare che esse non vantano un dettaglio elevatissimo (comunque sempre più che sufficiente), ma il fatto che ne siano presenti trenta su schermo (senza il più “pallido” rallentamento) e che molte di loro abbiano addirittura sfumature di bump-mapping rende piena giustizia anche a questo aspetto del comparto tecnico (nei replay potrete ammirare anche la presenza all’interno di esse dei loro rispettivi piloti).
Le musiche sono ben riuscite e si sposano benissimo con il tipo di gioco e, soprattutto, con il tipo di ambientazione in cui correrete.
Inutile dirvi che coloro che hanno giocato i vecchi episodi di F-Zero proveranno un brivido di piacere risentendo i remix dei vecchi brani (la musica di Mute City è “biblica”) e non mancano ovviamente nuove composizioni sempre molto curate e perfette per il gioco.
Va segnalata anche la presenza di un buon doppiaggio (in inglese) che nei vari filmati (realizzati decisamente bene) saprà fare la felicità di coloro che hanno dei rudimenti della lingua anglosassone vista la loro ottima comprensibilità.
Gli effetti sonori sono realizzati benissimo e soprattutto “esagerati”, come l’eccessivo accento dei turbo che non fa altro che estremizzare al massimo la sensazione di velocità e di pazzia che inevitabilmente proverete compiendo giri della morte o salti nel vuoto ad altitudini esagerate!
Concludendo l’analisi sul comparto tecnico di F-Zero GX non si può non lodare gli Amusement Video (team interno di Sega che ha sviluppato il gioco) per essere riusciti a sfruttare al meglio le potenzialità tecniche del Game Cube fornendoci una versione di F-Zero che sotto tale punto di vista non ha rivali su nessun’altra piattaforma (i vari Wipe Out o Quantum Redshift per quanto belli non sono al livello di F-Zero GX, il quale non ha un solo difetto grafico!).

Quanto tempo ci giocheremo?
Parlando della longevità, come detto prima, occorre tenere presente i propri gusti personali e non si può tralasciare il fatto che F-Zero GX sia un racing-game futuristico pensato quasi esclusivamente per gli hardcore gamers.
Quindi coloro che hanno voglia di cimentarsi in sfide in puro stile arcade basate sulla loro prontezza di riflessi e spericolarità troveranno pane per i loro denti vista la grandissima quantità di modalità di gioco presenti; nel dettaglio troverete le seguenti modalità:

-Gran Prix: la classica modalità di gioco di ogni F-Zero in cui potrete selezionare il campionato da affrontare.
All’inizio avrete a disposizione la “Ruby Cup”, “Sapphire Cup” e la “Emerald Cup”, ma nel corso del gioco se ne aggiungeranno altre) ed il relativo livello di difficoltà (novice, standard ed axpert), che vi servirà per guadagnare punti e scoprire nuovi extra.

-Vs Battle: modalità che vi permetterà di fare sfide con gli amici settando il numero di giri ed il tipo di split screen (orizzontale o verticale) se sarete in due. Va precisato che il gioco mantiene anche in quattro giocatori la stessa velocità e fluidità, a scapito (più che giustificato) del dettaglio dei fondali.

-Time Attack: modalità in cui potrete cimentarvi per migliorare i vostri record.

-Practice: in questa modalità invece potrete correre liberamente nei vari tracciati al fine di imparare per bene le caratteristiche di ogni pista, ed io invito caldamente chiunque ad utilizzare questa modalità poiché conoscendo per bene i tracciati potrete avere la meglio nelle varie gare e soprattutto provare moltissima soddisfazione.

-Story: nella modalità storia faranno la loro apparizione molti filmati i quali mostreranno la vicende di Captain Falcon e dovrete affrontare una serie di prove che porteranno la sua storia ad evolversi fino alla sfida finale con Black Shadow. Va precisato che le varie sfide saranno molto impegnative e richiederanno una guida pulita al limite del possibile... insomma sarà veramente dura arrivare fino alla fine.

-Replay: qui potrete caricare i vostri replay salvati e così riammirali mediante moltissime opzioni che vi permetteranno, fra le tante cose, di ruotare la loro angolazione come meglio vorrete.

-Customize: questa modalità rappresenta forse una delle maggiori innovazioni poiché potrete acquistare (con i punti vinti nel “Gran Prix”) altri piloti (e relative vetture) da utilizzare nelle altre modalità di gioco ed anche componenti per costruire voi stessi la vostra vettura personale (avrete a disposizione un garage in grado ci contenere tre vetture).
Poi potrete anche creare il vostro logo e colorare come meglio vorrete la vostra vettura mediante un editing molto semplice e funzionale.

-Option: inutile dirvi che qui potrete settare vari parametri dei comandi e regolare l’audio e la posizione dello schermo come vorrete.

-Pilot Profiles: qui potrere vedere la scheda personale di ogni pilota che avrete acquistato nella modalità “customize”. Va segnalata la presenza di una traccia musicale diversa per ogni personaggio e la possibilità di ruotare ed ammirare ogni veicolo nel dettaglio. E’ presente anche una scheda personale che spiega il passato dei personaggi, ma per una sua comprensione è necessario aspettare una release occidentale.

Alla luce di tutte queste modalità è evidente la lunghissima longevità che F-Zero GX offre e mi sento di segnalare anche il fatto che il livello di difficoltà contrariamente a quanto divulgato non è assolutamente calibrato male, ma molto bene e dopo un po’ di pratica non faticherete ad arrivare primi al livello di difficoltà “standard” e troverete sfide accese solo nella modalità “story” ed al livello di difficoltà “expert”.

Dopo diversi anni ritorna una delle saghe più riuscite di sempre della grande N e non possiamo non elogiare la scelta di avere conferito lo sviluppo agli Amusement Video, visto che il risultato finale non tradisce minimamente le aspettative e riesce nel difficilissimo compito di riproporre in chiave ultra moderna una meccanica di gioco ed un feeling datati ma al tempo stesso ancora vincenti e molto divertenti.
Tecnicamente ci troviamo di fronte ad un vero capolavoro, il titolo più impressionante al momento disponibile per il Cube, ed anche sotto il profilo della longevità la presenza di molte modalità di gioco, di tantissime piste e della possibilità di giocare anche in quattro non fa altro che elevare all’infinito la durata di F-Zero GX.
Insomma, questo gioco rappresenta un felice “ritorno” per tutti coloro che hanno sempre amato questa saga e nel suo genere si pone indiscutibilmente come il miglior gioco mai realizzato, quindi non ci resta che ringraziare il team di sviluppo per l’ottimo lavoro svolto e buttarci a capofitto nelle competizioni della Formula Zero!

P.S. La versione jap presenta sottotitoli in inglese solo nel menù principale, quindi se non avete paura degli ideogragrammi procuratevene una copia anche subito, altrimenti aspettate una versione più comprensibile (ad Ottobre il gioco dovrebbe essere disponibile in versione pal con tanto di sottotitoli in italiano).

P.P.S. il 9 della grafica consideratelo come un 9,5

akira fudo

PAGELLA: LINKS:
Grafica:
9
Sonoro:
9
Giocabilità:
9
Longevità:
9
Globale:
9
- Sito del Produttore



PRO: CONTRO:
-Tecnicamente ineccepibile sotto ogni punto di vista
-Giocabilità immutata e controlli molto precisi
-Decisamente longevo in singolo ed infinito in compagnia
-Non sarebbe stato possibile sperare in una trasposizione migliore! -Alcuni potrebbero non apprezzare il sistema di controllo
-Il senso eccessivo di velocità potrebbe dare fastidio ad alcuni
-Un leggero clipping in alcune piste (decisamente trascurabile)
6,5.... ma va laaa


x-commander
00giovedì 21 agosto 2003 15:35
..per la serie.. ciascuno vede il mondo come vuole![SM=g27829]
Max Headroom
00venerdì 22 agosto 2003 11:58
Agente 47, guarda che ti illudi. Il sito da cui Dmc2 ha preso la recensione gli ha dato 5 di globale non 6,5! Peggio ancora!
Tra i due siti quindi la differenza è inconcepibile. Non resta che vedere che voti daranno altri siti e farsi un'idea di quale dei due sia il più.. svitato.[SM=g27825]
Sectoid
00venerdì 22 agosto 2003 12:08
Prendo io questo impegno di farsi un giretto su Internet. Cominciamo:


-Ntsc-UK.com: 9/10
-Videogamesreviews.com: 10/10
-Metacritic.com: 8.8/10
-Kikizo.com: 9/10

Direi che basta per definire assurdo il 5 di Gameplus.it[SM=g27818] , un voto assolutamente non obiettivo. Pare che su questo sito soltanto i giochi in formato PS2 prendano dei bei voti. Purtroppo le mazzette esistono in tutti i campi, signori miei.[SM=g27813]

x-commander
00venerdì 22 agosto 2003 16:18
Re:

Scritto da: Sectoid 22/08/2003 12.08
Prendo io questo impegno di farsi un giretto su Internet. Cominciamo:


-Ntsc-UK.com: 9/10
-Videogamesreviews.com: 10/10
-Metacritic.com: 8.8/10
-Kikizo.com: 9/10

Direi che basta per definire assurdo il 5 di Gameplus.it[SM=g27818] , un voto assolutamente non obiettivo. Pare che su questo sito soltanto i giochi in formato PS2 prendano dei bei voti. Purtroppo le mazzette esistono in tutti i campi, signori miei.[SM=g27813]




Per la miseria! Che divario![SM=g27837] Forse al redattore che ha dato quel 5 il cubetto sta sui cosiddetti![SM=g27829]
Radical Highway
00lunedì 25 agosto 2003 18:41
Agente47 e Sectoid voi si che sapete riconoscere il valore dei videogiochi! E quel 6,5 è solo invidia [SM=x181078]. Perche per creare F-Zero prendete WipEdout, cestinatelo ([SM=x181064]), riavviate il sistema e preparatevi a qualcosa di meglio!! [SM=x181079] [SM=x181066]
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