mr.si
00martedì 19 giugno 2007 14:32
non ho forma
Eppure il buio non ha forma, né i lampioni possono contenere la luce
mentre mi dirigo sul pianerottolo, in cerca di frasi che, dicano il senso
di questo divaricare passi sotto la carta pesta del cielo.
Così a volte esco dal fondo scuro, con il boccaglio di terracotta
per arginare le urla appese dentro, come fogli bianchi sui quali la penna
resta immacolata. L’acqua dello stagno sembra addormentarsi
al fioco saltellare di un ramo, dove l’acconciatura delle foglie erge
la maschera di un Dio sepolto nel crocevia di una libellula.
Forse anche io ho la pelle ferma e l’acqua accomodata su una mano
– e vacilla, vacilla su una culla d’aria – poi si smorza
come se il vento ridesse sul suo pancione materno. Non ho la testa
nelle mani che mi hai lasciato - la gola è tinta di noia e forse
nessuna morte potrà riviverci dentro. Voglio essere una goccia
presa dal finestrino dei tuoi occhi, così potrò divertirmi
a cadere sulle spalle senza fare troppo male intorno.