bella questa discussione, mi piace.
Prendo d'esempio la storia di Talete, che una notte, camminando per un campo, cadde in un pozzo davanti ad una servetta egizia, la quale, in quanto donna, schiava e straniera, rappresentava il grado piu basso della scala sociale. Eppure questa si mise subito a ridere e a schernire il filosofo, mostrando una certa meraviglia nel vedere quest'uomo saggio che sembrava più goffo degli altri, e denigrando la filosofia, che pareva non servisse a niente.
Ma il suo ragionamento, che è anche quello che si fa qui, era sbagliato, dal momento che il sapere teoretico non si colloca sullo stesso piano del sapere comune (che serve a non cadere nei pozzi), e non si può usare lo stesso criterio di giudizio. E' quindi sbagliato chiedersi se la filosofia serva a qualcosa, perchè significherebbe porre il suo sapere sullo stesso livello di quello comune.
potremmo farci la stessa domanda per tutte le materie umanistiche (e non saremmo i primi): letteratura greca, latina e italiana a che servono poi?