Chiunque acquisti una o piu' giuggiole ha infatti la possibilita' di portarle - senza per questo rischiare di essere arrestato con le mani nel sacco sulla soglia - al Cad di zona (Consultatieburo voor Alchool en Drugs, una specie di Sert locale). Il Cad la invia a questi laboratori che le analizzano e rilasciano un piccolo "referto" dove vengono registrati, nell'ordine: il nome "volgare", quello chimico, composizione, caratteristiche, dimensione, peso, diametro, spessore. Dopo una settimana la si puo' ritirare - sempre al Cad - al costo di, appunto, due fiorini e mezzo. La cifra comprende la giuggiola sana e salva - forse appena un po' grattata in superficie, con buona pace del consumatore - e questa sua "carta di identita'" che nel frattempo e' stata registrata in un archivio computerizzato e centralizzato, una sorta di anagrafe dell'Mdma al quale possono accedere gli altri CAD nonche' naturalmente le forze di Polizia. Quando il consumatore o chi per lui presenta al Cad una pastiglia gia' nota, gia' registrata, non c'e' nemmeno bisogno di aspettare una settimana. La si confronta con i dati che si hanno a disposizione e il responso viene dato immediatamente. L'intera operazione e' sostenuta dal Ministero della Sanita' Olandese attraverso un ampio progetto nazionale di monitoraggio sulle droghe, partito gia' nel 1993: il Dims (Drug Information Monitoring System), di cui i Cad sono uno dei tanti bracci operativi.