Re:
rimatt1, 16/12/2012 13:59:
Secondo me migliora ulteriormente, con il passare dei numeri. Non ho più riletto la serie, ma nella mia memoria gli albi migliori sono quelli attorno all'8/9.
Concordo. Tuttavia gli albi conclusivi, soffermandomi a riflettere con un po' meno di emozioni immediate dopo la lettura, non sono meno belli. Forse meno evidenti e immediati, ma ugualmente profondi e intensi.
La serie è una delle migliori che ricordi da quando leggo con rinnovata intensità i fumetti, da una quindicina d'anni a questa parte. Ghost Whisperer? Per favore. Quello è uno di quei remake bolsi all'americana, una hollywoodizzazione da quattro soldi. E poco importa che il remake sia precedente all'originale. Questa qui è un'altra cosa. E' una serie non soltanto narrativamente profonda, drammaturgicamente coinvolgente e che ha saputo sintetizzare senza banalizzazioni una materia complessa e labirintica. E' soprattutto un'opera assai personale e di personalità. Coraggiosa. Un'autobiografia spirituale mai scontata o semplificata. O peggio: spettacolarizzata; come è capitato di leggere. E per questo è un'opera davvero originale; perché l'originalità è questo: mettere se stessi in quello che si fa, e saperlo fare. Avere i coglioni, tecnici e spirituali, per farlo. Un'osservazione/racconto della vita e dell'anima umane priva di elementi squisitamente riconoscibili come narrativi. A onta della sua teorica appartenenza al genere horror/fantasy, Valter Buio è un fumetto completamente realistico. Bilotta si è servito del materiale narrativo fantastico per analizzare, raccontarci, farci vivere e prendere coscienza della nostra realtà più intima e della nostra vita. Un gioco, un'operazione, un'opzione o chiamiamola come si vuole, speculare all'altra miniserie-gioiello degli ultimi anni: Caravan. Lì Medda aveva fatto il contrario: si era servito di un microcosmo reale fino alla noia per esplorare ogni angolo della fantasia umana. Ad accomunare/distinguere ulteriormente le due serie è il finale, apparentemente analogo. Ma mentre in Caravan la conclusione aperta era in realtà narrativamente compiuta, e nel modo più perfetto, il finale inconcluso di Valter Buio è davvero tale, come inconclusa è ogni vita fino al giorno della morte.
Spero di tornarci su, in modo più articolato e completo. Ma non prima di aver riletto la serie tra qualche mese. E magari anche Caravan.
V.