Ciao Barnabino,
Scusami se ritardo nel risponderti,
ma sono appena stato informato da mio cugino "Asgardiano" che potevo iniziare ad interagire all'interno di questo forum.
Innanzitutto tengo a precisare che non sono un traduttore,
ma tra le opzioni possibili nel profilo di questo sito, quella del traduttore era quella più vicina a ciò di cui mi occupo: "sono uno studente di lingue e letterature straniere, corso di laurea in scienze per le comunicazioni internazionali", e tra le varie cose ho anche avuto modo di approfondire l'argomento: "traduzione", argomento che tra l'altro mi affascina molto.
(provvederò a fare una mia presentazione, nella sezione dedicata alle presentazioni, subito dopo averti risposto
)
Quando una traduzione cessa di essere tale e diventa commento?
In base a quel che ho studiato, una traduzione cessa di essere tale
quando il traduttore mette qualcosa di suo, peccando di fedeltà al testo che intende tradurre...
Rischiando quindi di interpretare e successivamente di dare delle proprie impressioni implicite, le quali possono trasparire anche attraverso l'uso spropositato e non richiesto (dal testo originale) di marcatori e/o altri elementi come per esempio: purtroppo, sfortunatamente, fortunatamente, finalmente, ma, però, nonostante... ecc... (E non solo).
(Ma gli ostacoli che bisogna superare affinchè si possa dire di aver fatto una giusta traduzione, non sono solo questi -purtroppo, ihihi-).
C'è da dire anche che durante una traduzione avvengono degli inevitabili processi di negoziazione, il che significa che spesso
si è costretti a dover rinunciare alla possibilità di tradurre perfettamente una determinata frase, poichè magari nella lingua di destinazione non renderebbe tanto quanto nel testo originale, quindi in questo caso si punta al SENSO/SIGNIFICATO (per esempio questo avviene puntualmente con la traduzione di frasi idiomatiche -ma non solo-).
Lo scopo di un bravo traduttore è quello di riuscire a trasmettere (nella lingua di destinazione) lo stesso messaggio nello stesso modo in cui viene trasmesso ai lettori del testo originale.
Poichè una stessa parola greca può avere molteplici significati in italiano, scegliere tra questi quello che viene considerato dai lessici come più vicino al significato di quel contesto significa fare un commento oppure fare una traduzione il più letterale possibile?
Secondo me, non significa nè fare un commento nè fare una traduzione letterale, poichè in questo caso non viene fatto altro che puntare al
senso nel modo più coerente possibile al
contesto.
L'importante è che la scelta non sia determinata dalle interpretazioni
del traduttore. (Nel caso in cui le diverse parole possono avere diverse influenze). In questo caso è comunque consigliabile (ed oserei dire opportuno) inserire delle note a piè di pagina che rendano il lettore partecipe, affinchè anch'egli possa improvvisarsi ricercatore in modo da poter individualmente capire il senso completo di quelle determinate parole pluritraducibili affinchè possa successivamente associare mentalmente il determinato e pieno significato di quella determinata parola nel modo più opportuno e coerente per quel determinato contesto.
(Anche per evitare che la sua scelta venga rimproverata come "commento").
E' sempre vero che l'equivalenza formale è più precisa nel trasmettere il senso di una parola?
Hmmmmm, non sempre, poichè molte volte, il voler mantenere la formalità rischia di compromettere il senso del messaggio e molto spesso anche la sua comprensione.
(Ci tengo a precisare nuovamente che non sono un traduttore).
Comunque sono contento di avere avuto la possibilità di poter
iniziare questo mio "viaggio" all'interno di questo forum,
trattando quest'argomento che tanto mi sta a cuore.
Spero di leggervi presto...
Approfitto per salutare SimonLebon che ringrazio per avermi dato la possibilità di poter leggere la citazione riguardo la traduzione: "PAROLA DEL SIGNORE"!
E contemporaneamente esprimo il mio stupore nei confronti dei parafrasisti che non fanno altro che compromettere la comprensione
di testi a noi pervenuti, contribuendo ad alimentare quella che è ormai diventata pura confusione ideologica.
Alla prox!
SalvoGiò.