Senato:«caccia» ai franchi tiratori Cdl

Tra i «sospetti»: Cossiga, Pininfarina, Follini e Pistorio
L'elezione di Marini con due voti in più rispetto alle aspettative scatenale ipotesi sui possibili «traditori»

ROMA- Franco Marini vince con almeno due voti in più del previsto, e a Palazzo Madama è subito caccia ai franchi tiratori nella Cdl. Dalla somma dei senatori nei due schieramenti, Marini avrebbe ottenuto 159 voti, ai quali aggiungere quelli di quattro senatori a vita: Rita Rita Levi Montalcini, Oscar Luigi Scalfaro, Giorgio Napolitano ed Emilio Colombo, per un totale di 163. All’ultima votazione, quella decisiva, i voti per lui sono 165, mentre Andreotti ne prende 3 di meno, 156 anziché i 159 che comprendevano il sì dei senatori a vita Sergio Pininfarina, Francesco Cossiga e dello stesso ex Premier. Un’ipotesi è che Cossiga o Pininfarina abbiano infine optato per Marini. Dopo aver garantito per giorni l’appoggio ad Andreotti i due potrebbero aver deciso di sbloccare l’impasse sulla Presidenza del Senato che teneva da ieri tutti col fiato sospeso. C’è poi una scheda bianca e un altro voto passato dalla Cdl all’Unione. Alcuni puntano il dito su Marco Follini o su un altro senatore folliniano, anche se tra i centristi non sembra scattata nessuna caccia. La cosa, osservano dal partito, «sarebbe gravissima» e si preferisce «non credere a questa eventualità». Un’altra ipotesi che circola nella Cdl è che il «traditore» possa essere il senatore Giovanni Pistorio, eletto per l’Mpa, che dopo aver votato per Calderoli non avrebbe ceduto all’idea di votare Andreotti, preferendo piuttosto Marini. E proprio Andreotti, si è concesso, conversando con alcuni colleghi in aula, dicendo che «Marini non è stato colpito da franchi tiratori ma dai Franceschi tiratori».
30 aprile 2006