Non è sulle tue labbra che giace composta
o nelle dita nervose che offrono giada e
sassi con spine di rovo, sui volti lontani
Nemmeno nei tuoi occhi liquidi di bestia
che, algida e altera, avanza inquieta
a sfiorare il mio letto di glicine e calle
Dove regna la saggezza?
In pianure di vento e dignitoso silenzio
tra le pieghe del tempo è occulta ai più
si concede in privilegio a fidi custodi
e al primo sguardo sembravi possederla
Ma è gioco di riflessi distorti e severi
è gioco di destino impietoso e bastardo
svelato è l'arcano, da tempo immemore
Molti respiri profondi
ne ammirerai il candore, le rughe di sapienza
cullandola nel cuore come frammento d'infinito
... nella prossima vita, nella prossima te
Un bacio a voi tutti