Rapina a Taormina,9 banditi fermati

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
parrino76
00martedì 13 settembre 2005 17:42
Nomadi bloccati a Firenze e Siracusa
Cinque serbi sono stati fermati a Firenze, due a Salerno e due a Messina in relazione alla rapina in una villa di Taormina costata la vita al proprietario, Pancrazio Muscolino. Oltre al serbo trovato morto a Villafranca, del commando farebbe parte anche un minorenne, l'unico riuscito a fuggire. Secondo la Procura di Messina, il minore si troverebbe già a Belgrado, ma la sua identità è nota agli investigatori.


Il procuratore di Messina Luigi Croce ha confermato i nove fermi.

Sospetti fermati in Toscana
A Firenze gli agenti hanno bloccato cinque nomadi trovati in possesso di refurtiva che sarà sottoposta al riconoscimento dei familiari di Muscolino per fare luce sulla loro posizione. I fermati erano a bordo di due auto, controllate da una pattuglia della polizia stradale di Firenze. Gli uomini della squadra mobile sono intervenuti successivamente, quando la presenza di alcuni oggetti ha fatto sorgere il sospetto di possibili collegamenti con la rapina di Taormina. I nomadi sono stati condotti negli uffici della caserma della polizia stradale di Firenze nord per essere interrogati.


Sparatoria a Salerno
Per evitare un posto di controllo della polizia, il conducente di un'Alfa, rosso granata e targata Agrigento ha forzato un blocco sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. E' iniziato così un inseguimento terminato nel porto della città in uno scontro a fuoco con gli agenti. Sono rimasti a terra almeno otto proiettili. Sull'automobile in fuga due uomini, ma anche una donna slava e due bambini di 3 e 4 anni, utilizzati dai malviventi per farsi scudo contro i proiettili degli agenti, e rilasciati subito dopo. I due malviventi hanno invece proseguito la fuga a piedi, riuscendo per ora a farla franca. Le ricerche proseguono con un elicottero e numerose auto che stanno setacciando l'intera area. Dopo aver forzato il primo posto di blocco, a Sala Consilina, l'auto ha superato un'ulteriore pattuglia all'altezza di Eboli, proseguendo a fortissima velocità fino a raggiungere l'uscita di Salerno. Qui, per evitare la lunga fila quotidiana di Tir del viadotto Gatto, ha percorso gran parte della strada contromano, sempre tallonata dalla polizia.

L'inseguimento si è concluso in via Ligea nei pressi del parcheggio del porto commerciale. Qui sono stati bloccati l'imbarco e lo sbarco di tutte le merci, i Tir e i pullman di linea, e mandati a casa tutti i lavoratori. Fermi anche i traghetti di linea, con l'interruzione dei collegamenti da Salerno per Sapri e per la Costiera Amalfitana. Per intercettare i due uomini scappati a piedi si sono portate sul posto molte pattuglie delle forze dell'ordine, mentre un elicottero ha sorvolato l'area. Alla fine i due fuggitivi sono stati bloccati.

I due banditi sono poi stati individuati fra i frangiflutti del molo Manfredi del porto di Salerno. Ad avvistare entrambi, incastrati nella scogliera, sono state tre motovodette.

Fermato giovane slavo
Un giovane slavo sospettato di avere preso parte alla sanguinosa rapina è stato fermato dalla polizia di Stato nel siracusano. Secondo quanto si è appreso da più fonti, controlli sul caso sarebbero in corso da parte del commissariato di Augusta. Nei confronti dell'uomo la magistratura starebbe per emettere un provvedimento restrittivo.

Cadavere sospetto a Villafranca
Il cadavere trovato lunedì lungo la costa di Villafranca, nel Messinese, è di un croato di 19 anni che secondo gli investigatori abitava in un campo nomadi ad Agrigento. Il giovane potrebbe essere stato colpito da un proiettile sparato da Pancrazio Muscolino durante le fasi della sanguinosa rapina a Taormina. Parenti del giovane slavo sono stati convocati nel commissariato di polizia ad Agrigento.

Figlio della vittima lascia l'ospedale
E' stato dimesso dall'ospedale San Vincenzo, Gaetano Muscolino, il diciottenne figlio del commerciante ucciso a Taormina. Il giovane, che era stato ferito con un colpo di arma da fuoco a un braccio, ha lasciato il nosocomio "protetto" da amici e investigatori. Gaetano Muscolino non ha rilasciato dichiarazioni. La villa è attualmente sequestrata e lui, come sua madre e le sue due sorelle, è ospite di congiunti.

"Banda formata da 11 persone"
"Il commando che ha assaltato la villa di Pancrazio Muscolino sarebbe stato composto da almeno 11 persone di origine slava, forse serbi", ha detto il procuratore di Messina, Luigi Croce, che coordina le indagini. Le attività d'indagine si sono rivolte soprattutto sul campo nomadi di Agrigento perché quella sarebbe una centrale operativa di banditi serbi che hanno compiuto alcune rapine in diverse zone della Sicilia.

parrino76
00mercoledì 14 settembre 2005 18:25
Rapina a Taormina,9 banditi fermati
Nomadi bloccati a Firenze e Siracusa
Cinque serbi sono stati fermati a Firenze, due a Salerno e due a Messina in relazione alla rapina in una villa di Taormina costata la vita al proprietario, Pancrazio Muscolino. Oltre al serbo trovato morto a Villafranca, del commando farebbe parte anche un minorenne, l'unico riuscito a fuggire. Secondo la Procura di Messina, il minore si troverebbe già a Belgrado, ma la sua identità è nota agli investigatori.


Il procuratore di Messina Luigi Croce ha confermato i nove fermi.

Sospetti fermati in Toscana
A Firenze gli agenti hanno bloccato cinque nomadi trovati in possesso di refurtiva che sarà sottoposta al riconoscimento dei familiari di Muscolino per fare luce sulla loro posizione. I fermati erano a bordo di due auto, controllate da una pattuglia della polizia stradale di Firenze. Gli uomini della squadra mobile sono intervenuti successivamente, quando la presenza di alcuni oggetti ha fatto sorgere il sospetto di possibili collegamenti con la rapina di Taormina. I nomadi sono stati condotti negli uffici della caserma della polizia stradale di Firenze nord per essere interrogati.


Sparatoria a Salerno
Per evitare un posto di controllo della polizia, il conducente di un'Alfa, rosso granata e targata Agrigento ha forzato un blocco sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. E' iniziato così un inseguimento terminato nel porto della città in uno scontro a fuoco con gli agenti. Sono rimasti a terra almeno otto proiettili. Sull'automobile in fuga due uomini, ma anche una donna slava e due bambini di 2 e 3 anni, utilizzati dai malviventi per farsi scudo contro i proiettili degli agenti, e rilasciati subito dopo. I due malviventi hanno invece proseguito la fuga a piedi, riuscendo per ora a farla franca. Le ricerche proseguono con un elicottero e numerose auto che stanno setacciando l'intera area. Dopo aver forzato il primo posto di blocco, a Sala Consilina, l'auto ha superato un'ulteriore pattuglia all'altezza di Eboli, proseguendo a fortissima velocità fino a raggiungere l'uscita di Salerno. Qui, per evitare la lunga fila quotidiana di Tir del viadotto Gatto, ha percorso gran parte della strada contromano, sempre tallonata dalla polizia.

L'inseguimento si è concluso in via Ligea nei pressi del parcheggio del porto commerciale. Qui sono stati bloccati l'imbarco e lo sbarco di tutte le merci, i Tir e i pullman di linea, e mandati a casa tutti i lavoratori. Fermi anche i traghetti di linea, con l'interruzione dei collegamenti da Salerno per Sapri e per la Costiera Amalfitana. Per intercettare i due uomini scappati a piedi si sono portate sul posto molte pattuglie delle forze dell'ordine, mentre un elicottero ha sorvolato l'area. Alla fine i due fuggitivi sono stati bloccati.

I due banditi sono poi stati individuati fra i frangiflutti del molo Manfredi del porto di Salerno. Ad avvistare entrambi, incastrati nella scogliera, sono state tre motovodette.



Fermato giovane slavo
Un giovane slavo sospettato di avere preso parte alla sanguinosa rapina è stato fermato dalla polizia di Stato nel siracusano. Secondo quanto si è appreso da più fonti, controlli sul caso sarebbero in corso da parte del commissariato di Augusta. Nei confronti dell'uomo la magistratura starebbe per emettere un provvedimento restrittivo.

Cadavere sospetto a Villafranca
Il cadavere trovato lunedì lungo la costa di Villafranca, nel Messinese, è di un croato di 19 anni che secondo gli investigatori abitava in un campo nomadi ad Agrigento. Il giovane potrebbe essere stato colpito da un proiettile sparato da Pancrazio Muscolino durante le fasi della sanguinosa rapina a Taormina. Parenti del giovane slavo sono stati convocati nel commissariato di polizia ad Agrigento.

Figlio della vittima lascia l'ospedale
E' stato dimesso dall'ospedale San Vincenzo, Gaetano Muscolino, il diciottenne figlio del commerciante ucciso a Taormina. Il giovane, che era stato ferito con un colpo di arma da fuoco a un braccio, ha lasciato il nosocomio "protetto" da amici e investigatori. Gaetano Muscolino non ha rilasciato dichiarazioni. La villa è attualmente sequestrata e lui, come sua madre e le sue due sorelle, è ospite di congiunti.

"Banda formata da 11 persone"
"Il commando che ha assaltato la villa di Pancrazio Muscolino sarebbe stato composto da almeno 11 persone di origine slava, forse serbi", ha detto il procuratore di Messina, Luigi Croce, che coordina le indagini. Le attività d'indagine si sono rivolte soprattutto sul campo nomadi di Agrigento perché quella sarebbe una centrale operativa di banditi serbi che hanno compiuto alcune rapine in diverse zone della Sicilia.

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:50.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com