PAGANESIMO NORDICO: Le valchirie

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
ValerieLeFay
00venerdì 20 luglio 2007 19:44
Ultimamente mi sto interessando molto alla figura delle valchirie.
Quindi, sperando che vi interessi, posto qualche notizia che ho appreso su di loro.
Il loro nome vorrebbe significare “Coloro che scelgono i caduti in battaglia”.
Infatti esse sono collegate alla guerra.
Esse cavalcavano al fianco di odino, su di cavalli soprannaturali (o a dorso di lupo), coperte d’elmo e con addosso un’armatura, e sceglievano coloro che, morti in battaglia, erano degni di entrare nel Valalla e lì di essere serviti con idromele e birra, bevande divine.
Ma esse avevano un ruolo anche prima dell’inizio di una battaglia, un ruolo violento e pieno di forza.Infatti esse, con le loro lance, tessevano le sorti della guerra usando come contrappeso teste umane realizzando una trama di gocce rosse con spole costituite da frecce. Per questa loro caratteristica furono spesso accomunate alle moire, ma più sovente erano paragonate alle erinni, dee della vendetta e del terrore.
Si dice che, quando non errassero nei campi di battaglia, vivessero nel palazzo di Freya e che fossero il suo seguito. Freya infatti era considerata la regina delle Valchirie.
Avevano capacità di mutare forma ed aspetto e spesso si presentavano come cigni, oppure come corvi.
In origine si dice fossero tre, ma poi il loro numero crebbe a sette ed infine furono (Guardacaso ? ) in numero di nove.
I loro nomi, che sovente indicano varie fasi della battaglia, sono (secondo il dizionario mitologico della Rusconi):
Brunilde, Mista, Rista, Hilda, Thruda, Herfioter, Ragryd, Hrund, Skogul.
Inoltre, sul dizionario delle dee e delle eroine di Patricia Monaghan ho trovato scritto che secondo alcuni autori esistessero due generi di Valchirie:
Quelle divine in numero, appunto, di nove. E poi le vergini-Vaetter semi mortali, visibili in forma umana ai veggenti mentre gli occhi normali le potevano scorgere solo in forma di aurora boreale che saltava eccitata sul campo di battaglia.

Sempre sul dizionario della Monaghan vi è la bellissima storia di Sigurdrifta, da alcuni identificata con Brunilde (essa però ha una storia ben più complessa ed articolata, pur essendo sempre legata all’eroe scandinavo Sigurd).

Sigurdrifta era la più saggia tra le valchirie e, disobbedendo ad odino, rapì dal campo di battaglia un uomo al quale il Dio aveva promesso la vittoria.
Per punizione la punse con delle spine che danno il sonno ed essa profetò che non si sarebbe svegliata finchè un uomo immune dalla paura fosse giunto a chiederla in moglie.
Giunse quindi, dopo molto tempo, Sigurd, che trovò la splendida Sigurfrida addormentata con addosso tutta la armatura. L’eroe la spogliò da essa e la guerriera si svegliò dopodiché l’eroe le chiese di insegnargli tutta la saggezza che essa possedeva.
Sigurfrida, dopo aver svolto riti verso la notte e verso il giorno, e dopo aver brindato alle divinità che presiedevano all’una ed all’altra stette a lungo con l’eroe svelandogli le magiche rune ed i procedimenti magici.
Ma, alla fine dell’insegnamento, essa si riaddormentò.

ValerieLeFay
00venerdì 20 luglio 2007 19:47
Alcune immagini! [SM=g27823]








Il castello del calice

NUTRICE:
La Colchide è lontana,
di tuo marito non ti puoi fidare,
del tuo potere non resta più nulla.

MEDEA:
Resta Medea. In lei c'è mare e cielo,
e ferro e fuoco,
i fulmini e gli Dei.

Seneca "Medea"


[Modificato da )O(ScYLLa)O( 20/07/2007 20.04]

ValerieLeFay
00sabato 21 luglio 2007 12:11
Su Wikipedia
ho trovato questo brano tratto dalla Voluspa (un poema di mitologia norrena) che parla delle Valchirie, elencando tra l'altro i loro nomi.
Spero vi piaccia!

"Vide, lei, le Valchirie
venire da lontano,
pronte a cavalcare
verso il popolo dei Goti.
Skuld teneva lo scudo,
seconda era Skögul,
Gunnr, Hildr, Göndul
e Geirskögul.
Ora ho elencato
le fanciulle di Heriann,
pronte a cavalcare
la terra, le Valchirie."

stregaviolet )O(
00sabato 21 luglio 2007 14:41
Bellissimo davvero!
Le valchirie sono figure che conosco poco ma che mi affascinano molto.
La leggenda che accompagnino gli eroi nel Valhalla mi trasmette una potenza e una solennità immense...
Gli eroi più grandi, solo loro, sono chiamati in quel luogo lontano eppure vicino, pieno di valli sconfinate, di laghi infiniti, di gloria assoluta...

Ed è questo che mi trasmettono... Gloria.
Non è nemmeno descrivibile...

ValerieLeFay
00domenica 22 luglio 2007 10:40
Si, è come un canto potente e solenne nel fondo del cuore. Solo i migliori sono scelti. Non solo i più forti a livello fisico credo, ma i più degni a livello spirituale, poichè comunque il Valhalla è un reame spirituale, accedervi è raggiungere un identificazione con le divinità, l'ebbrezza spirituale ed una sorta di completamento e di beatitudine.
Almeno... io la vedo così.
Magari farò qualche ricerchina sul Valhalla stesso, essendo le valchirie ad esso molto legate sono certa che, scoprendo qualcosa di più su questo "luogo" divino, si percepirà molto anche sull'essenza delle valchirie.
Un bacio!

Ithilla
00domenica 22 luglio 2007 12:36
"La Valchiria è waelgrimme, 'adirata a morte' e i commenti rendono l'antico inglese waelcyrge (Valchiria) con i nomi di antichi demoni di guerra (Erinni, Tisifone, Aletto, Bellona). Ciò corrisponde del tutto al loro aspetto tenebroso nel Canto delle Valchirie e alla loro equiparazione col corvo, il tenebroso uccello dei morti, denominato waelcaiy, cioè 'colui che sceglie i cadaveri', un'espressione questa, che ben si accorda con waelcyrge. La forma di corvo la troviamo al Nord di Hliod, la fanciulla bramata da Odino nella saga Volsunga".

Martin Nick,
Wodan und germanischer Schicksalsglaube,
Jena(1935).


Niviene
00lunedì 23 luglio 2007 13:16
Conosco le Valichirie solo di nome e poco più, molto lo apprendo ora dal tuo articolo.
Mi fanno pensare all'aspetto più feroce della Dea triplice come ad esempio la Morrigan, anche se non fanno parte della stessa tradizione, e indubbiamente il fatto che siano nove, i cigni, i corvi, le ricollegano senza dubbio ad un mondo soprannaturale.
Bellissimo articolo.
Ithilla
00martedì 24 luglio 2007 08:06
Tessitrici del Fato
"[...]Anche la Valchirie, [...], sono tessitrici. Il canto delle Valchirie ha origine ha origine dalla visione di un uomo della Scozia settentionale, che vide 12 figure cavalcare verso una camera ove si tessva e lì svanire. L'uomo guardò da uno spioncino e vide 12 donne intente a un filatoio in modo spettrale. Esse cantavano in modo terrificante :"Fila, fila, il tessuto della lancia". Questo era il ritornello di un canto che iniziava così:

Disteso in lungo e largo
è l'ordito
che presagisce la cruenta strage.
Piove sangue.
Sui giavellotti s'è levato,
il grigio tessuto degli eserciti che le amiche di Odino
riempiono con rossa trama.
Questo tessuto è ordito con budella umane
e gravato di teste umane.
Dardi insanguinati sono le aste
cerchiati di ferro sono i bastoni
corre la spola con i dardi.
Colpite son le spade
la trama della strage!


E gli ultimi versi suonano così:

L'opera è tessuta,
rosso è il campo di battaglia;
solchi di rovina attraversano la landa.
Tutt'intorno si scorge terrore.
Nubi di sangue
percorrono il cielo.
Rossa è l'aria
del sangue degli eroi.
A loro i nostri fati
portarono sventura.


Tale tessitura del fato intesa come tessitura di sangue costituisce un tratto caratteristico della mitologia germanica e della sua fosca e crudele protensione alla morte. In generale la Grande Madre come tessitrice dal fato è certamente da un lato un'entità negativa, ma dall'altro presenta sullo sfondo un aspetto naturale creativo e vitale."

Erich Neumann
La Grande Madre
Astrolabio


...mi è sembrato molto interessante questo aspetto delle Valchirie, che non sono solo padrone della guerra ma anche filatrici del fato... la parola "fato" mi riporta alla mente la bella ipotesi che viene descritta in "La Via delle Fate", di Hugh Mynne, sull'origine della parola fate: faerie viene fatto derivare anche da "fatum ovvero fato, con riferimento alle dee fatue che governavano e controllavano gli eventi umani".
Sappiamo del triplice aspetto della figura delle tessitrici, quindi si potrebbe pensare che le Valchirie sono coloro che tagliano il filo...
In ogni caso, secondo me, il vederle come tessitrici ricorda che queste magnifiche guerriere sono Donne complete nel loro aspetto androgino...

[SM=g27838]

p.s.: bellissimo argomento Valerie... [SM=g27824]




I come from the darkness and in the darkness rest.
My appearance is black, my spirit is white and red is my flow. 

With a hand I wound and with the other cure, my lips enchant and my eyes bind.
I am not good and am not bad, am not hatred and am not love. I live from always,
I was born yesterday and I will die tomorrow,

showing my light to who has the courage to catch up me ...
Do not follow me, you would not find I ...

Guess me in of you, in that dark place of the soul where the conscience shines without beliefs ...
I will so show myself at your side patiently smiling to your tender fears ...

[Modificato da Ithilla 24/07/2007 8.07]

[Modificato da Ithilla 24/07/2007 8.08]

[Modificato da Ithilla 24/07/2007 8.09]

ValerieLeFay
00mercoledì 25 luglio 2007 12:49
Ithilla io ti amo!
Ultimamente non ho avuto molto tempo, nemmeno per stare collegata, ma ora cercherò quanto prima di riprendere il discorso e vedrò di riuscire a inserire qualcos'altro.
Un bacio grande a tutte!

Tra l'altro, mi è venuta un attimo una folgorazione. Il nome di una delle Valchirie è quasi uguale, quando non identico, al nome di una delle Norne, Skuld.
Skuld mi sembra che sia la norna che tesse il passato, devo andare a ricontrollare il mio articolo (notare, l'ho scritto io e non mi ricordo! [SM=g27815] )




Il castello del calice

NUTRICE:
La Colchide è lontana,
di tuo marito non ti puoi fidare,
del tuo potere non resta più nulla.

MEDEA:
Resta Medea. In lei c'è mare e cielo,
e ferro e fuoco,
i fulmini e gli Dei.

Seneca "Medea"


[Modificato da ValerieLeFay 25/07/2007 12.52]

Elke
00mercoledì 25 luglio 2007 14:55

In Miti e leggende nordiche di S.Tufano le valchirie vengono chiamate con questi nomi:Hrist "colei che fa tremare";Skogul "la furente";Hild "guerriera";Radgrindhr "portatrice di scudi";Geirahodh "battaglia di lance";Herfjotur "vincolo delle schiere" e Goll "rumorosa".
Esse abitavano il Valhalla e facevano da copiere e a volte da amanti ai guerrieri che lo abitavano.
A me queste divinità ricordano la Dea Morrigan nel pieno del suo furore guerriero,ma come lei sanno anche essere amanti e donatrici.
-Tellus-
00mercoledì 25 luglio 2007 20:27
Nella mitologia scandinava le Valkyrie alimentavano il valore militare degli eroi aiutandoli nelle imprese e sposandosi, se erano sufficientemente coraggiosi. Ma sposandosi, la Valkyria sacrificava la propria posizione e rinunciava anche al proprio potere sul destino dell'eroe-marito.

A Ratisbona c'è un tempio che si chiama Walhalla costruito la Leo von Klenze proprio per ricordare questo luogo mitologico.


ValerieLeFay
00giovedì 26 luglio 2007 13:07
"Nella mitologia norrena, Valhalla (o anche Valhöll e Walhalla) è uno dei palazzi dell'Ásgarðr e residenza dei morti gloriosamente in battaglia, gli einherjar.

Secondo la tradizione chi muore da eroe viene scortato dalle Valchirie nel Valhalla dove viene accolto da Bragi.

Il Valhalla è descritto come un'enorme sala con 540 porte, muri fatti di lance, tetto fatto di scudi e panche ricoperte di armature. Si dice che vi sia posto per chiunque venga scelto e sia più semplice trovare un posto che entrarvi.

I guerrieri del Valhalla assisteranno Odino nel Ragnarök, lo scontro finale contro i Giganti. Per prepararsi alla lotta ogni giorno combattono nelle pianure di Ásgarðr ed ogni sera le ferite si rimarginano, le membra si ricompongono ed i guerrieri ritornano nel Valhalla per banchettare con carne di cinghiale e bere idromele."

Questa è la descrizione del Valhalla che ho trovato su Wikipedia.
Elke, come al solito sei un tesoro, ho crecato tanto la traduzione dei nomi senza trovarla e ti ringrazio tantissimo per averla inserita! [SM=g27838]
E anche l'immagine di tellus è davvero meravigliosa! Non sapevo nulla su questo tempio, ed è molto interessante!

Acqua... forse la tua mamma non sa che anche nella mitologia classica le figure truci e i fatti sanguinosi sono tantissimi, credimi! Anzi, la grazia e la raffinatezza sono un elemento davvero di margine! [SM=g27822] eh eh eh... Ma anche mia mamma ha certe convinzioni e per farla distogliere... ce ne vuole!

Un bacio!

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:31.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com