Obiettivo numero uno, essere snelli

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
xvalentino
00mercoledì 7 febbraio 2007 10:25
Ottenere una buona forma fisica e soprattutto essere in buona salute grazie a una corretta alimentazione: per quattro italiani su dieci è il primo obiettivo da realizzare nel corso del 2007, in netto vantaggio rispetto a tanti altri buoni propositi per il nuovo anno. Ma dalla scienza ora arriva una nuova indicazione: la tendenza a mettere su qualche chilo non dipende solo da quanto si mangia, ma viene anche da una predisposizione genetica.


Che, in ogni caso, la prima strategia con cui combattere il sovrappeso sia la tavola di tutti i giorni, è ben chiaro a tutti, tanto che seguire una sana alimentazione batte nettamente la voglia di aumentare l'impegno sul lavoro (20%) o di dedicarsi a un'attività sportiva (18%). E' quanto emerge dai risultati di un sondaggio proposto ai frequentatori del sito www.coldiretti.it, che nella top five dei buoni propositi per il 2007 inserisce anche la lettura di più libri (12%) e l'impegno a smettere di fumare (10%). Secondo Coldiretti, il risultato conferma lo stretto legame tra qualità della vita e buona alimentazione, una consapevolezza che ha assicurato agli italiani il primato dei meno grassi e con la migliore forma fisica tra tutti i cittadini europei. Lo ha rilevato l'ultima indagine Eurobarometro della Commissione Europea, in cui gli italiani, con un'altezza di 1,681 metri sono inferiori di soli un paio di centimetri alla media europea di 1,699, ma grazie a un peso di 68,7 chili, nettamente inferiore alla media comunitaria di 72,2 chili, si aggiudicano il miglior rapporto tra peso e altezza.

Questa analisi dimostra la validità dello schema alimentare proposto dalla dieta mediterranea, con pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari.



Intanto dal fronte scientifico arrivano interessanti novità per chi ha la tendenza a mettere su chili di troppo: uno studio ha scoperto un gene responsabile della predisposizione ad ingrassare. La ricerca, è stata svolta dal gruppo di Maurizio Bifulco della Facoltà di Farmacia dell'Università di Salerno e di Chiara Laezza dell'Istituto di Endocrinologia e Oncologia Sperimentale (IEOS) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli, in collaborazione con M. Gabriella Caruso dell'IRCCS "Saverio de Bellis" di Castellana Grotte, Bari. Gli esperti hanno dimostrato che esiste un gene che può aiutare a prevedere la nostra predisposizione a raggiungere un “elevato indice di massa corporea”, il cosiddetto BMI. Il gene in questione è quello del recettore degli endocannabinoidi CB1., responsabili del controllo dell'appetito mediante meccanismi sia centrali sia periferici.

Gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista “International Journal of Obesity”, hanno tenuto sotto osservazione per quattordici anni soggetti sani, controllandone periodicamente le abitudini alimentari, l'attività fisica, alcuni parametri clinici e l'aumento del peso. "I risultati ottenuti hanno dimostrato che i soggetti normopeso, che sono rimasti tali durante gli anni di osservazione, hanno una forma variante del recettore CB1", afferma Chiara Laezza dell'IEOS-CNR. "Si tratta di una forma che non si ritrova quasi mai negli obesi o, comunque, nei soggetti che hanno un elevato BMI durante i 14 anni di osservazione". Inoltre, "i soggetti sani che presentano questa variante del recettore CB1 hanno anche livelli di glicemia e trigliceridi più bassi rispetto ai soggetti predisposti al sovrappeso ". La scoperta apre nuove possibilità terapeutiche per combattere l'obesità.

www.tgcom.mediaset.it/tgmagazine/articoli/articolo3476...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 15:40.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com