Nuove scoperte sulla Materia Oscura dell'Universo.

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speedy13
00giovedì 1 novembre 2007 01:24



E' una delle grandi sfide della conoscenza, per l'uomo, nel prossimo futuro. Capire cosa è, esattamente, la cosiddetta 'materia oscura', di cosa è fatta, a cosa serve.

La materia oscura, secondo le stime attuali, occuperebbe dal 20 al 25% della massa totale dell'universo.

Nuovi studi dimostrano ora quello che già si sospettava, relativamente allo 'scopo' della materia oscura nell'economia dell'universo: la materia oscura sarebbe cioè il collante che tiene insieme le stelle nelle galassie, evitando la loro 'fuga':

Lo dimostra uno studio pubblicato dalla rivista Astrophysical Journal Letters e condotto da un gruppo di ricerca coordinato da Mario Mateo, dell'universita' americana del Michigan, che ha esaminato circa 7.000 stelle appartenenti a sette galassie satelliti della nostra galassia, la Via Lattea. Ne dà notizia l'agenzia Ansa.

La materia oscura, afferma Mateo, insieme con l'energia oscura, e' una componente dell'universo ancora misteriosa, teorizzata per gli effetti gravitazionali osservati sulla materia visibile.

Quest'ultima nel cosmo sarebbe in netta minoranza: occuperebbe solo il 4% dell'universo, contro il 23% circa della materia oscura e il 73% dell'energia oscura. Per studiare gli effetti gravitazionali esercitati dalla materia oscura, i ricercatori hanno misurato la velocita' con cui 6.804 stelle compiono le orbite intorno al centro delle loro galassie: Carina, Draco, Fornax, Leo I, Leo II, Sculptor e Sextans, che sono molto piccole, per questo chiamate nane, e hanno una forma sferica.

Contrariamente a quanto prevede la legge di gravita', secondo cui la velocita' delle stelle dovrebbe essere maggiore in prossimita' del centro e piu' lenta nelle zone esterne, lo studio ha dimostrato che le stelle all'interno delle galassie nane finora osservate hanno una velocita' orbitale che e' simile per tutte a qualsiasi distanza dal centro. Questo, secondo i ricercatori, indica che la galassia esercita una tale forza di gravita' da azzerare la possibilita' di fuga delle stelle piu' periferiche, che altrimenti rischierebbero di disperdersi.

Una forza, aggiungono, che non e' giustificata dalla quantita' di materia osservata nelle galassie.I dati confermano precedenti ricerche che avevano registrato lo stesso fenomeno nelle galassie a spirale e, sottolinea Mateo, "accrescono significativamente la mole di informazioni disponibili per dimostrare indirettamente l'esistenza della materia oscura".

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