Magneto

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davidrostov2003
00domenica 20 febbraio 2005 14:45
l discorso fatto per il Dottor Destino è valido anche per Magneto.
Come si può non aprire una cartella a lui dedicata?

Ecco a voi Eric Magnus Lehnsherr meglio noto al mondo fumettistico con il mone di MAGNETO!
davidrostov2003
00domenica 20 febbraio 2005 15:02
Magneto
In tutto l’universo Marvel, una delle figure che ha incontrato maggiori mutamenti caratteriali è stata quella di Magneto, alias Erik Magnus Lehnsherr, il bianco signore del magnetismo. Gli autori che ne hanno narrato le gesta e i pensieri – da Stan Lee e Jack Kirby che l’hanno creato a Chris Claremont che l’ha riplasmato – sembrano averci parlato di personaggi sempre diversi, mantenendone però l’enorme carisma e la quasi insormontabile potenza fisica. Ma chi è quest’uomo dai mille volti?Com’è cambiata nel tempo la sua immagine e, insieme a questa, la storia del gruppo alle cui vicende è sempre stato legato a un doppio filo, Gli Incredibili X-MEN.

Il 1963, anno di nascita editoriale del potentissimo mutante, fu molto importante per l’America e per il mondo. Kennedy, ormai vicino al suo tragico crepuscolo, aveva dato spazio e libertà alle forze del pensiero nuovo e democratico, a quelle forze che cominciavano a rifiutarsi di vedere il mondo diviso in due: bianco e nero, rosso e stelle e strisce, cattivo e buono.
Ma proprio la tragica fine di quel presidente, odiatissimo in vita e santificato dopo la morte, può dirci quanto il popolo americano fosse ben poco pronto a recepire il suo messaggio e ad aprire la propria mente.
Sempre attento alle esigenze dei lettori, Stan Lee recepì parzialmente il messaggio kennediano, dando vita a una gamma di eroi sfaccettati e più o meno complessi, rifiutandosi però di dare altrettanto spessore alle loro controparti. I villains, i “cattivi” di quel periodo, erano quindi esseri a senso unico: malvagi fino in fondo, capaci di tradire tutto e tutti e di sovvertire le loro stesse motivazioni pur di perseguire il male, senza naturalmente vincere mai. Fra le tante nefandezze del “primo” Magneto, la peggiore di tutte fu senz’altro la conquista del fantomatico statarello di Santo Marco e il totale assoggettamento della sua popolazione: un gesto che lo rendeva molto simile a un altro classico malvagio dell’epoca, il mefitico Dottor Destino.
Se il Magneto di Lee e Kirby era strategicamente inetto quanto esageratamente potente (di tanto in tanto sfoderava anche poteri mentali simili a quelli di Xavier), la figura che ne tracciarono quelli che si succedettero alle sceneggiature degli X-Men, fu senz’altro più controversa e interessante.
Gli anni passavano e, anche se la divisione fra bene e male rimaneva nettissima, si cominciò ad attribuire al nemico un’intelligenza e una dignità propria che prima non si osava riconoscere.
I nuovi autori, meno attaccati di Lee e Kirby agli archetipi degli anni 40 e 50, dipinsero perlopiù un Magneto abile, perfido e soprattutto geniale… capace di organizzare indimenticabili complotti, primo fra tutti quello ordito assieme a Mesmero nel tentativo di convincere Lorna Dane/Polaris di essere sua figlia (poco importa che poi Roy Thomas negò tutto attribuendo le gesta a un robot), quindi quello che lo vide creare un’orda di mutanti malvagi nella Terra Selvaggia per una possibile conquista del mondo.
Inutile negare che l’estremo fascino delle due storie qui accennate era anche nelle matite dei due geni che le realizzarono: Jim Steranko e Neal Adams. Quest’ultimo ci fornì, per la prima volta in assoluto, l’immagine del vero volto di Magnus, raffigurandolo con quei capelli bianchi così conturbanti e con uno sguardo tanto ricco e profondo che ci viene da supporre che fu proprio quell’interpretazione grafica a ispirare maggiormente Chris Claremont per i cambiamenti radicali che introdusse poi nel personaggio.
Il 1975 fu l’anno della rinascita. Dopo la crisi del 1970, che aveva portato alla sospensione della pubblicazione di avventure degli Uomini X, il gruppo di Xavier tornò a calcare nuovamente le scene, proiettato verso un successo che da allora non ha mai smesso di aumentare.
L’artefice principale di questa fortuna, al di là dei disegnatori più o meno bravi che lo hanno affiancato, è senz’altro stato lo sceneggiatore e scrittore Chris Claremont, vero artista delle trame e dei dialoghi, capace di dotare i “propri” personaggi di uno spessore che fino ad allora pochissime creazioni di carta avevano conosciuto.
Ben conscio delle potenzialità insite in Magneto, ma evidentemente combattuto dalle interpretazioni fino ad allora fornite, Claremont inizialmente sembrò accantonare il personaggio dedicandovisi solo tre volte nel corso dei primi 50 episodi della sua gestione degli X-Men.
La prima storia appare su X-Men 104 (X-Men Classic 3-4, Marvel Italia). Da questo tipo di lettura, si nota un certo impaccio dell’autore nel trattare con Magneto, nel quale non sa ancora come e “se” operare quel cambiamento che vorrebbe introdurre nel personaggio. Claremont motiva le azioni del supercriminale con l’esigenza di vendetta per l’affronto subito nell’episodio che lo vede riportato fisicamente all’infanzia da Alpha il mutante. Le sue azioni sono concitate e nervose, mancano della perversa lucidità che aveva caratterizzato le sue gesta precedenti e sembrano quasi sgorgare dalla mente di chi si sveglia da un sonno agitato e convulso, quindi continua ad agire dominato in parte dalle pulsioni del sogno.
Dopo che Bill Manto ci aveva proposto un Magneto in versione “difensore dell’umanità” contro il Dottor Destino in Super Villain Team-Up 14 e Champion 16 (Fantastici Quattro Corno 188/189), Claremont si sentì autorizzato a permettersi la svolta totale.
Questa iniziò nello storico X-Men 150 (Uomo Ragno Star 35/36) quando, per la prima volta, le sue teorie sulla dominazione mutante del mondo, vennero presentate su basi razionali e finalmente credibili. Magneto ora vuole difendere il mondo, non soggiogarlo. Vuole offrire ad esso una nuova età dell’oro, frutto di un’utopia che non è difficile trovare affascinante. Soprattutto vuole impedire che su questa Terra si ripetano gli orrori dell’olocausto nazista, quegli stessi orrori che avevano segnato definitivamente la sua infanzia.
Proprio in quella fatale offesa dell’uomo, Claremont pone le basi per il comportamento di Magneto: inizialmente paranoico e poi, via via, sempre più lucido, ha seminato i germi di un’attrazione ideologica destinata a diventare piena convulsione in X-Men 200 (X-Men Star 17), durante il processo che ha visto il signore del magnetismo alla sbarra. Pian piano, con sapiente maestria, Claremont ha scoperto i tasselli del tremendo passato di Magnus: il campo di concentramento, l’amicizia di Xavier e il sogno comune di una fratellanza fra “Homo sapiens sapiens” e “Homo sapiens superior”, la graduale e comprensibilissima perdita di fiducia nell’umanità e la decisione finale di separarsi dal mondo umano, facendo di sé una patria sicura per tutti quelli della sua razza.
Dopo aver tenuto in ostaggio il pianeta con il suo campo magnetico, Magneto ha chiesto e ottenuto la sovranità dell’isola di Genosha, trasformandola in una nazione rifugio per i mutanti di tutte le nazionalità. Ma il suo sogno di una riscossa mutante si è infranto sotto i terribili colpi di una flotta di Sentinelle, che ha squassato l’isola e massacrato i suoi abitanti. Nonostante il suo corpo non sia stato ritrovato tra le rovine, una cosa è certa: Magneto è un sopravvissuto.
Così come è sopravvissuto all’olocausto, tornerà per impedire la persecuzione della sua gente. Magneto ha dedicato la sua vita al progresso dello status mutante e, per assicurare l’ascesa dell’Homo superior, deve necessariamente determinare il crollo dell’umanità. Magneto, probabilmente l’essere più potente sulla Terra, crede che i mutanti rappresentino il passo successivo dell’evoluzione umana, ed è ormai stanco di aspettare che l’Homo sapiens gli ceda il controllo del pianeta.
davidrostov2003
00venerdì 25 febbraio 2005 23:01
Magneto, la scheda


MAGNETO

Vero Nome: Ignoto

Altri Alias: Erik "Magnus" Lensherr, Erik il Rosso

Identità/Classe: Mutante

Nazionalità: Ignota

Affiliazioni: Nemico degli X-Men, ex leader della Confraternita dei Mutanti Malvagi, dei Mutati della Terra Selvaggia, di Forza Mutante, degli X-Men, dei Nuovi Mutanti e degli Accoliti, padre di Quicksilver e Scarlet, nonno di Luna

Base di Operazioni: Attorno al mondo

Occupazione: Sovrano della repubblica di Genosha, terrorista mutante, autoproclamato salvatore della razza mutante, sedicente conquistatore

Poteri: Magneto è un mutante incredibilmente potente, capace di manipolare ed incanalare i campi magnetici, fino al punto di intaccare lo spettro elettromagnetico della Terra. Può manipolare il ferro e le leghe metalliche basate sul ferro a suo piacimento. Può assemblare complessi macchinari, far esplodere gran parte delle costruzioni metalliche e manipolare gli oggetti ferrosi in un raggio quasi illimitato. Può creare campi di forza di straordinaria resistenza e bloccare quasi tutti gli attacchi fisici ed energetici. Grazie al suo potere può anche volare.
In misura minore, Magneto controlla molte forme di energia: calore, luce, l' ultravioletto, le radiazioni gamma e persino la gravità. Può intensificare e far convergere queste forze per provocare danni a chiunque sia nelle sue vicinanze.
Magneto può, grazie alle linee magnetiche della forza, rilevare i movimenti ed è perciò capace di individuare persone nelle sue vicinanze che si sono teleportate o sono invisibili.
Quando era mentore dei Nuovi Mutanti, Magneto era capace, grazie all' ascendente del Professor Xavier, di comunicare con i suoi studenti, di proiettare i suoi pensieri nelle loro menti ed anche di emanare una proiezione astrale.
Magneto ha dimostrato di avere conoscenze nel campo della manipolazione genetica e dell' ingegneria, avendo in passato fatto mutare degli esseri umani per donar loro dei superpoteri. Altre sue conoscenze includono le aree dell' elettronica, della robotica e dell' ingegneria computeristica. Il numero di lingue parlate da Magneto è ignoto, ma è assodato che parli coerentemente almeno la lingua tedesca e slava.

Storia: Magneto ha tenuto nascosti alcuni fatti della sua vita passata, nonchè la sua identità. E' noto, tuttavia, che lui e la sua famiglia vivessero in Germania durante il regime nazista e fossero stati rinchiusi nel campo di concentramento di Auschwitz, e forse anche in altri campi. Magneto fuggì e fu l' unico componente della sua famiglia a sopravvivere. Questa drammatica esperienza gli fece capire quanto inumana potesse dimostrarsi una maggioranza nei confronti di una minoranza. Una lezione che avrebbe ricordato il giorno in cui avrebbe scoperto di essere un mutante.
Magneto passò gli anni successivi recandosi a sud, attraversando i paesi della cortina di ferro. Durante questo periodo incontrò e sposò Magda ed ebbe da lei una figlia di nome Anya. Magneto scoprì i suoi poteri mutanti, ma li tenne nascosti a sua moglie. I due coniugi si stabilirono infine nella città ucraina di Vinnitsa, dove per qualche tempo vissero un periodo sereno. Ma una notte un terribile e misterioso incendio scoppiò nella loro casa e Anya vi rimase intrappolata. Magneto usò i suoi poteri per proteggere Magda dalle fiamme e portarla in salvo. La gente, che aveva assistito a ciò, iniziò ad assalire Magneto, ritenendolo un mostro. E così Magneto, che stranamente in quel momento non usò i suoi poteri, vide sua figlia perire tra le fiamme. In preda alla rabbia scatenò la sua forza contro la folla, uccidendo molte persone. Atterrita dai poteri di Magneto e dalle sue dichiarazioni riguardo al fatto che li avrebbe usati per dominare il mondo, Magda lo lasciò senza dirgli che era nuovamente incinta (in seguito mise al mondo i gemelli mutanti Quicksilver e Scarlet. La mutante Polaris un tempo venne ipnotizzata dal criminale Mesmero per farle credere che fosse la figlia perduta di Magneto, ma poi Polaris si liberò dalla sua suggestione).
Dopo aver smesso di cercare Magda, Magneto si recò in Israele, da poco nazione indipendente. Mentre lavorava in un ospedale psichiatrico vicino Haifa, incontrò Charles Xavier, che divenne suo grande amico. Insieme impedirono al barone Wolfgang Strucker e agli agenti dell' HYDRA di impadronirsi di una grande quantità d' oro nascosto tempo prima dai nazisti. Magneto usò poi i suoi poteri per portare via l' oro. E' probabile che sia proprio in questo periodo che Magneto abbia creato per sè l' identità di Erik Magnus Lensherr, grazie all' aiuto di un esperto falsario che viveva in Israele.
Nel periodo in cui Xavier fondò il gruppo mutante degli X-Men, per combattere quei mutanti che minacciavano l' umanità, Magneto si era ormai convinto che l' unico modo per salvaguardare i mutanti dalla persecuzione fosse la conquista della civiltà umana da parte dei mutanti stessi. Magneto, ora rivestito del suo familiare costume, affrontò una prima volta gli X-Men alla base missilistica di Cape Citadel. Poco dopo Magneto conquistò in breve tempo la minuscola nazione sudamericana di Santo Marco, grazie all' aiuto della appena nata Confraternita dei Mutanti Malvagi. Per pura coincidenza, due dei membri originali della Confraternita erano suoi figli, Quicksilver e Scarlet. Passarono molti anni però prima che Magneto venisse a conoscenza di ciò. Gli X-Men intervennero e vanificarono i suoi piani di conquista.
Magneto e la sua Confraternita affrontarono gli X-Men numerose volte ed i suoi piani vennero sventati anche da un altro team di eroi, i Vendicatori. Ad un certo punto Magneto ed il suo lacchè Toad vennero catturati dall' enigmatico alieno Straniero, ma Magneto riuscì a fuggire, abbandonando Toad. Toad lo ripagò con la stessa moneta dopo un incontro con gli X-Men, tradendolo e lasciandolo in fin di vita. In seguito Magneto usò una tecnologia simile a quella che aveva appreso sul pianeta dello Straniero per creare la sua base orbitante nota come Asteroide M. Recatosi poi nella Terra Selvaggia vi trovò alcune tecnologie abbandonate dall' Alto Evoluzionario. Magneto usò quest' equipaggiamento per creare i Mutati della Terra Selvaggia, ma li abbandonò dopo uno scontro con gli X-Men.
Quando Magneto scoprì ciò che a lui pareva essere un tesoro di documenti alieni ed un equipaggiamento scientifico, che in realtà il genetista supremo Maelstrom aveva lì abbandonato perchè Magnus lo trovasse, Magneto lo usò per creare un umanoide artificiale che chiamò Alpha il Mutante. Alpha si ribellò al suo creatore e lo fece regredire fino allo stato infantile. Xavier portò il bambino all' installazione della sua collega Moira MacTaggart, sull' isola Muir in Scozia. Moira tentò in segreto di manipolare il DNA di Magneto, nella speranza di eliminare la sua rabbia e brutalità. Alla fine il bambino venne trovato dall' agente alieno Shi' ar Shakari, allora sotto le mentite spoglie di Erik il Rosso. L' alieno non solo trasformò Magneto in un adulto molto più giovane rispetto alla sua vera età, ma gli ridiede anche i suoi pieni poteri.
Magneto, più forte e spietato che mai, continuò la sua guerra contro l' umanità e, come risultato, affondò e distrusse un sottomarino russo, uccidendo tutti coloro che erano a bordo.
In un successivo tentativo di conquista del mondo, Magneto colpì e ferì la giovane Kitty Pride. Il criminale rimase scioccato dal fatto di aver personalmente fatto del male ad una così giovane ragazza ed immediatamente iniziò a riconsiderare la condotta morale ed i metodi che aveva adottato per difendere la razza mutante. Successivamente Magneto si ritrovò ad essere alleato dei suoi ex nemici, Xavier e gli X-Men, durante la prima guerra segreta sul pianeta creato dall' Arcano per mettere alla prova l' umanità. In seguito Magneto acconsentì alla richiesta di Xavier di aiutare gli X-Men ed i Nuovi Mutanti a cercare l' Arcano che era giunto sulla Terra. Tutti questi eventi lo indussero a modificare il suo atteggiamento verso l' umanità.
Conseguentemente, Magneto si consegnò alla giustizia internazionale, perchè potesse essere processato per i suoi crimini passati. Un tribunale speciale della Corte Internazionale di Giustizia venne approntato per giudicare Magnus per i suoi crimini contro l' umanità. Magneto intendeva rispettare il verdetto del tribunale ed usare il processo come luogo dove dichiarare la sua opposizione alla persecuzione dei mutanti. Il processo venne però interrotto dall' attacco dei Fenris, ovvero Andrea e Andreas Strucker, figli dell' allora ritenuto morto Barone Wolfgang von Strucker, che Magneto tempo prima aveva umiliato. I Fenris vennero sconfitti ed allora Xavier chiese a Magneto di occuparsi degli X-Men e di guidare la Scuola per Giovani Dotati. Xavier disse a Magneto che, facendo così, avrebbe fatto ammenda per i suoi crimini passati. Magneto accettò e Xavier venne portato via dalla Terra dalla sua amante, la principessa Shi' ar Lilandra, e da Corsaro, leader dei Predoni Stellari. Magneto adottò l' identità del cugino di Xavier, Michael Xavier, e divenne rettore della scuola di Xavier, alleato degli X-Men e mentore dei Nuovi Mutanti.
Solo in seguito Magneto venne preso in custodia dai Vendicatori e giudicato per i suoi crimini contro l' umanità. Poco prima, però, si era rifugiato in una comunità sotterranea abitata da mutanti cinesi perseguitati. La loro condizione di reietti servì da giustificazione a Magnus per la sua creazione di un congegno che alterava la mente, un congegno che avrebbe cancellato ogni pregiudizio individuale. Sebbene Magneto si fosse chiesto se ciò avrebbe inficiato o meno il verdetto finale, lo usò per rimuovere i sentimenti di pregiudizio posseduti dal giudice che presiedeva al suo processo. Venne assolto per i suoi crimini, ma questo infiammò la protesta anti-mutante, che ancora lo vedeva come un pericoloso criminale.
In seguito ad un attacco di Sinistro e dei Marauder, la scuola di Xavier venne distrutta, allontanando così gli X-Men e i Nuovi Mutanti. Magneto forgiò allora un' alleanza con degli ex nemici degli X-Men, i membri del Club Infernale, affermando che ciò avrebbe posto per sempre fine alla protesta antimutante. Magneto divenne il Re Nero. In seguito Magneto affermò che aveva agito così furtivamente per riunire, con lui come leader, le varie fazioni della lotta pro-mutanti. Nello stesso tempo gli X-Men erano ritenuti morti dopo aver combattuto l' entità demoniaca nota come Avversario e i Nuovi Mutanti erano dispersi a causa delle loro avventure. Magneto gradualmente abbandonò la sua alleanza con gli X-Men.
Si diresse allora nella Terra Selvaggia, dove una ex seguace dell' Alto Evoluzionario, Zaladane, aveva catturato Polaris e sottrattole i suoi poteri magnetici. Nello stesso tempo anche Rogue, dopo aver viaggiato attraverso il mistico portale chiamato Seggio Periglioso, arrivò nella Terra Selvaggia. Magneto aiutò Rogue, che stava affrontando l' incarnazione fisica della personalità che aveva sottratto a Ms. Marvel (ora nota come Warbird). Insieme i due iniziarono una romantica relazione, mentre si alleavano a Nick Fury e al campione della Terra Selvaggia Ka-Zar per sconfiggere Zaladane, che ora voleva assorbire i poteri di Magneto. I due presero vie separate dopo che Magneto uccise malignamente Zaladane e scomparve.
Nel frattempo la base di Magneto, l' asteroide M, era stata occupata da alcuni mutanti che avevano sviluppato un dogma fanatico basato sulla precedente carriera criminale di Magneto. Questi autodenominatosi Accoliti di Magneto, guidati da Fabian Cortez, convinsero Magnus a diventare il loro leader e a liberare i mutanti schiavizzati dello stato di Genosha. Anche se gli X-Men tentarono di fermarli, vennero catturati e portati a bordo dell' Asteroide M, cosicchè Moira MacTaggart, anch' essa prigioniera, potesse riprogrammare il DNA degli eroi, come un tempo aveva tentato di fare con Magneto. Gli X-Men scoprirono un tradimento da parte di Cortez, che usava le sue capacità mutanti per curare Magneto, ma in maniera tale di porlo alla fine sotto il suo controllo. Gli X-Men riuscirono a fuggire e Cortez fece saltare l' Asteroide M, facendo precipitare sulla Terra Magneto ed i suoi Accoliti.
Immediatamente dopo Magneto ed i suoi seguaci presero il controllo della stazione spaziale usata dal mutante Cable, dando ad essa il nome di Avalon. Magneto minacciò la Terra, intaccando l' intero campo elettromagnetico del pianeta e dichiarando che Avalon era una nazione separata, un rifugio per quei mutanti visti come ostili dal resto del pianeta. In segno di ritorsione, una coalizione di leader della Terra diede il benestare a ciò che da tempo venivano definiti i Protocolli di Magneto, tentando di ucciderlo ma riuscendo solo ad aumentare la sua rabbia, che provocò centinaia di vittime. Gli X-Men tentarono di sconfiggere Magneto e nel corso della battaglia il criminale estrasse violentemente l' adamantio che rivestiva le ossa di Wolverine. Pieno di rabbia, il Professor Xavier penetrò nella mente di Magneto, bloccandolo e facendolo cadere in un coma profondo (ciò in qualche modo fuse le menti di Magneto e Xavier e avrebbe in seguito creato l' entità psichica Onslaught).
In seguito, il criminale noto come Olocausto seminò distruzione lungo Avalon, nel tentativo di uccidere Magneto ed i suoi seguaci. Avalon venne distrutta e Magneto, ancora in stato comatoso, venne salvato dall' allora ex X-Man e Accolito Colosso, che usò una capsula di salvataggio per atterrare sulla Terra. Alla fine, tuttavia, il corpo di Magneto non fu ritrovato. Era stato infatti trafugato e rianimato da colei che, molto tempo prima, era stata la prima recluta della sua Confraternita, Astra. Essa aveva anche creato un clone di Magneto allo scopo di uccidere il criminale, ma Magneto fuggì e il clone, preda di un' amnesia, venne perduto. Il clone, chiamatosi in seguito Joseph, per un certo tempo credette di essere il vero Magneto e finì per diventare un alleato degli X-Men.
Mgneto, nel frattempo, ritornò ai suoi propositi criminali ed alla sua ex base nell' Antartico, costringendo gli X-Men, di ritorno da una avventura nello spazio, ad atterrarvi. Lì, mascherato da Erik il Rosso, rivelò il ruolo avuto da Gambit nel cosiddetto Massacro Mutante, allo scopo di seminare discordia nel team e portarli alla morte. Tuttavia gli X-Men fuggirono, abbandonando Gambit. In seguito Magneto uccise l' uomo che l' aveva aiutato a creare l' identità di Erik Lensherr.
Ben presto Magneto diede un' altra dimostrazione del suo potere creando attorno alla Terra un forte campo elettromagnetico ed unendolo alla cosidetta magnetosfera per ottenere il potere assoluto. Gli X-Men, Joseph e Astra lo affrontarono e Joseph si sacrificò per fermare il piano di Magneto, un valoroso gesto che lasciò il criminale senza poteri. Al termine della battaglia, le Nazioni Unite mandarono un loro rappresentante per concedere a Magneto la sovranità dell' isola di Genosha, in cambio della promessa da parte del criminale di cessare per sempre le sue ostilità contro l' umanità.
Magneto accettò e si preparò a diventare sovrano di Genosha. Ma trovò subito un oppositore nel mutato genoshano Zealot, come pure in Quicksilver e Rogue, che però alla fine lo aiutarono a sconfiggere Zealot. Rogue andò via, mentre Quicksilver accettò di rimanere con suo padre come componente del gabinetto politico. Magneto apprese che i suoi poteri non erano totalmente scomparsi, ma si erano seriamente indeboliti.
In seguito Magneto venne catturato dal criminale Apocalisse, che affermò che lui era uno dei Dodici, mutanti che avrebbero permesso ad Apocalisse di diventare onnipotente. Gli X-Men tuttavia sconfissero Apocalisse. Dopo la battaglia Magneto trovò una alleata in Polaris, i cui poteri magnetici poteva usare come condotto per intensificare i suoi sempre più deboli poteri. Polaris accettò di riaccompagnarlo a Genosha, a patto che lui le insegnasse come gestire il suo potenziale mutante. Alcune settimane dopo, Magneto scoprì un congegno seppellito in una delle baie di Genosha, la baia di Carrion, l' ultima città che si opponeva al suo dominio. Magnus sconfisse i suoi oppositori e il congegno, creato dallo scienziato capo di Genosha, il Geningegnere, reintegrò i poteri di Magneto, riportandoli al loro precedente livello, nonostante che Polaris avesse tentato di fermarlo. Quicksilver e Polaris a questo punto scelsero di diventare combattenti per la libertà, in opposizione alla sovranità di Magneto.

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