MAXI TEX 24 Il cavallo di ferro - La carovana dei Cherokee

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BertAdams
00mercoledì 10 aprile 2019 08:34
Luigi Mignacco & Ugolino Cossu
Apro questa discussione destinata, per forza di cose, a non andare oltre questo messaggio. Dubito che ci saranno altri commenti e non mi sognerei mai di sponsorizzare l'acquisto.

Il Maxi, salvo sporadiche eccezioni, dopo la scomparsa di Segura ha perso molte delle ragioni d'esistere. Se non essere il luogo dove parcheggiare disegnatori che non si vuole proprio pensionare (Diso) o inadatti (Cossu).
Il che da una parte è un peccato, perché mi piacciono le storie corpose e potrebbe essere un luogo dove mettere alla prova nuovi sceneggiatori promettenti.

Venendo al punto, partirei da Cossu. Chiarisco subito che parlo del disegnatore Cossu e non della persona verso cui nutro il massimo rispetto.
Un disastro totale! Neanche si può dire che sia agli esordi, infatti ormai di tavole ne ha disegnate vagonate.
Personaggi che ora sembrano giganteschi, due pagine dopo affetti da nanismo. Figure che danno l'impressione assurda di appese nel vuoto. Cavalli che non ricordano neanche alla lontana gli splendidi equini realizzati da artisti come Ticci.
Assenza totale di movimento. Tutti statici o quasi. Anche nei momenti di massima azione Tex & co. appaiono bradipeschi.
Io mi domando e mi chiedo se davvero non sia possibile spostare Cossu su di un'altra testata. Una meno avventurosa intendo, dove di sicuro si troverebbe più a suo agio. E soprattutto non si beccherebbe sempre critiche feroci (e strameritate) da quasi tutti.

E Mignacco? In entrambi i racconti, già distrutti dal collega, fa un'operazione insolita. Almeno su Tex. Una specie di collage. O un medley se si preferisce.
Per capirci, una raccolta di scene già viste e riassemblate. Una spruzzata di Sangue Navajo, cui segue un goccio di Terra Promessa.
Citazioni sparse anche della Carovana dell'oro, gli Sterminatori, Una stella per Tex e molto altro.

Se nel primo caso (Il cavallo di ferro) l'effetto di deja vu è passabile e pur non reggendosi in piedi nel complesso
Testo nascosto - clicca qui
forse con altri disegni una quasi sufficienza l'autore se lo sarebbe meritato.
Questo perché formalmente è una storia corretta. Tuttavia manca di pathos. Fila come il treno lanciato verso la fine senza sussulti particolari.

La seconda parte invece è piuttosto bizzarra. E' una contraddizione continua. I coloni che stanno andando verso la terra promessa sono pellerossa (dell'est) e gli utes sono comandati da un indiano bianco che odia i visi pallidi.
Se l'idea poteva essere anche interessante, Mignacco la sviluppa nel modo sbagliato e a me ha dato la senzazione di un grande patrocchio.
Anche qui. Di per se nessuna stonatura da rilevare, se non che i tripli avvitamenti con doppia carpiatura non sollevano le sorti di una sceneggiatura piatta come un asse da stiro.
Però un albo di Tex deve emozionare e non tirare avanti a suon di sbadigli.

Forse Mignacco può essere adatto a brevi storie senza troppe pretese, ma certo quando si deve raccontare qualcosa di più di uno spunto (come nelle storie canoniche di almeno due albi) mi sembra un pesce fuor d'acqua.

Mi ha ricordato il Nizzi pre-400. Senonché il Degno Erede come sceneggiatore era più dotato. Diciamo che se Claudio era, nel suo periodo migliore, un buon artigiano, Mignacco è l'aiutante del suddetto.

Non c'è niente da fare. La scelta di inondare le edicole con albi di Tex, ormai l'unica testata che regge, produce queste pubblicazioni in sostanza inutili. Fesso io a insistere nell'acquisto.
Juan Galvez
00mercoledì 10 aprile 2019 14:08
Salto, salto!!!

V.
Myra Solano
00venerdì 12 aprile 2019 09:59
Re: Luigi Mignacco & Ugolino Cossu
BertAdams, 10/04/2019 08.34:


Non c'è niente da fare. La scelta di inondare le edicole con albi di Tex, ormai l'unica testata che regge, produce queste pubblicazioni in sostanza inutili. Fesso io a insistere nell'acquisto.


No, sei un texiano appassionato che resiste fino all'ultimo. 😉
Salto anch'io comunque. Cossu mi è indigesto e mi è bastata l'avventura con i cinesi sulla serie regolare.

capelli d'argento
00venerdì 12 aprile 2019 23:01
Sinceramente avevo fatto un pensierino a questo Maxi. Anche per via dell' "astinenza" texiana che dura ormai da qualche anno…
Alla fine ho deciso di rinunciare. Per il bene del mio fegato!

Myra Solano
00domenica 1 dicembre 2019 10:30
Albo acquistato ieri al mercatino dell'antiquariato di Lugano.

Il volumone è indicato per chi ha difficoltà a prendere sonno, difatti mi sono assopita a più riprese.
Avrei dovuto immaginarlo appena notata l'assenza della consueta presentazione a pag. 4. Mancava anche nel Maxi con le due storie di Faraci. Un'assenza che fa intuire la scarsa considerazione goduta dalle storie in oggetto fra le "alte" sfere della SBE.

Il commento di Bert è da incorniciare. Per parte mia, ho poco da aggiungere.

L'assenza di pathos e la sensazione che entrambe le storie siano in realtà delle commedie mal sceneggiate e peggio recitate la fanno da padrone. Aggiungiamoci poi molte sequenze dilatate, un "beccaccione", un "Puro Vangelo" e qualche lamentela di Carson qua e là, scene d'azione o che dovrebbero essere movimentate prive di dinamismo, cattivi ingrugniti che più caricaturali di così non si può e possiamo dire di trovarci di fronte a un Faraci senza pard occasionale. È già qualcosa. Ma delle storie così, casa SBE, non le devi far pagare ai tuoi affezionati lettori che già si sono sorbiti il Medioevo nizziano, certe storie di Faraci e il nuovo corso boselliano. Se proprio proprio vuoi liberartene, ne fai un paio di albetti e le dai in regalo per il Primo Aprile e per Ognissanti. 😎

Non sto a elencare le Mignaccate della prima storia. Diciamo che si arriva alla fine a già viene voglia di far fare un volo al balenottero.
Ma il peggio arriva con la seconda storia ed è rappresentato, come ben scritto da Bert, dal collage di episodi, pose e sequenze prese da storie del miglior Tex. Mi sembra che Cossu si sia rivolto anche alla concorrenza, visto che Kit sembra Capitan Miki.

L'elemento più ridicolo? Il carro con il contenuto di pelli di bisonte bruciate ancora fumanti (pag. 143-150). Sembrava un carico di letame.

BertAdams
00domenica 1 dicembre 2019 16:59
Grazie di cuore Myra.
La frase finale, quella che si conclude con il fumante carico mi ha fatto sbellicare dalle risate.
Mi mancano le vostre (tue e del banchiere( recensioni su uBCFumetti.
Sono state per alcuni anni la luce che rendeva meno triste il medioevo Nizziano.
Con tutto il rispetto per il medioevo che ci ha regalato Dante e capolavori d'arte che accostarli alle fetenzie lette tra il 400 e il 600 mi sembra un'eresia.
Forse potrebbero farmi digerire meglio anche Boselli.
Invece dopo le ormai mitiche 6 pagine di follia (spero di non storpiare troppo il titolo) noi superstiti 😀 non abbiamo più neanche questa piccola grande soddisfazione.
Juan Galvez
00domenica 1 dicembre 2019 18:50
Certa roba non merita recensioni.

V
Myra Solano
00lunedì 2 dicembre 2019 16:01
Non lo meritavano nemmeno molte storie di Nizzi e Faraci ecc. che ho voluto recensire in passato. Ma almeno Bert e pochi altri si saranno divertiti e a me è rimasta la magra consolazione di non aver lasciato passare sotto silenzio certi "capolavori".

BertAdams, 01.12.2019 16:59:

Grazie di cuore Myra.


Figurati. 😉 Grazie a te.

BertAdams, 01.12.2019 16:59:

Invece dopo le ormai mitiche 6 pagine di follia (spero di non storpiare troppo il titolo) noi superstiti 😀 non abbiamo più neanche questa piccola grande soddisfazione.


No, nessuna storpiatura.👌
Da quello che mi capita di leggere in rete, le recensioni sono solo positive. E più Tex assomiglia a Ken Parker, più i recensori sono entusiasti.
Juan Galvez
00lunedì 2 dicembre 2019 16:23
Re:
Myra Solano, 02/12/2019 16.01:

Non lo meritavano nemmeno molte storie di Nizzi e Faraci ecc. che ho voluto recensire in passato. Ma almeno Bert e pochi altri si saranno divertiti e a me è rimasta la magra consolazione di non aver lasciato passare sotto silenzio certi "capolavori".




Lo so, ma ormai è più giusto il silenzio, non vale più davvero la pena tentare di offrire un servizio.

V.

Carlo Maria
00martedì 3 dicembre 2019 11:49
Cossu è un disegnatore che ha sempre avuto una folta schiera di critici, anche su Dylan Dog.
A me è sempre piaciuto molto il suo tratto, così particolare e riconoscibile, per quanto indubbiamente non sia mai stato un maestro nel dinamismo.
Certo, questa sua criticità non lo agevola in una testata in cui l'azione dovrebbe esser così preponderante, condivido. Forse è su Tex perché il suo cachet è alto per le altre testate?
Juan Galvez
00martedì 3 dicembre 2019 12:23
Re:
Carlo Maria, 03/12/2019 11.49:

Forse è su Tex perché il suo cachet è alto per le altre testate?

Possibilissimo.

V.


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