Livorno - Lazio

Il prologo:

La logica conclusione:

Il Livorno supera 2-1 la Lazio grazie ad una maggior concretezza negli ultimi sedici metri; determinante Amelia.
Importante affermazione interna del Livorno che s’impone per 2-1 alla Lazio al termine di un confronto particolarmente intenso e giocato a viso aperto da entrambe le compagini. Per conquistare il sesto successo tra le mura amiche del “Picchi”e consolidare il proprio quinto posto in graduatoria, la formazione di Donadoni ha dovuto nella fattispecie far ricorso a tutte le sue risorse e ad un pizzico di buona sorte. Comprensibile l’amarezza in casa laziale. I biancazzurri hanno confermato di attraversare un ottimo momento e per la mole di gioco e di occasioni prodotte avrebbero meritato la divisione della posta. La cronaca registra un ottimo avvio di gara degli ospiti che gia al 9’ vanno vicinissimi al bersaglio: cross di Cesar dalla sinistra e girata a centro area di Behrami deviata con bravura in corner da Amelia. L’estremo difensore amaranto vede successivamente sfilare non lontano dai suoi pali i tentativi dalla distanza Di Canio al 16’ e di Dabo al 17’. Il Livorno risponde al 19’ con un tentativo di Lazetic dai venti metri che sorvola di poco la traversa. E’ pero' sempre la Lazio a mostrarsi piu' intraprendente e pericolosa. Al 21’ Amelia si oppone ad una conclusione ravvicinata di Tare servito ottimamente in verticale da Di Canio. Passano sette minuti e Belleri, smarcato da una sponda aerea di Tare, conclude alto da favorevole posizione.
Alla ripresa delle ostilita' il Livorno sembra in grado di prendere in mano le redini del gioco ma e' solo un’impressione: Di Canio, liberato al limite dell’area da Dabo si vede respingere la sua conclusione dal palo. Donadoni corre ai ripari inserendo De Ascentis per Colucci. La mossa sortisce con ogni probabilita' effetti superiori ad ogni piu' ottimistica previsione. A distanza di tre minuti dal suo ingresso l’esperto centrocampista amaranto porta in vantaggio i suoi colori insaccando perentoriamente di testa un cross dalla destra di Cesar Prates. La reazione della Lazio non si fa attendere. Rossi inserisce Pandev e il macedone risponde nel migliore dei modi alla chiamata del tecnico impegnando severamente Amelia al 63’ e riportando le sorti del match in parita' due minuti piu' tardi: scattato con prontezza sul servizio in verticale di Behrami realizza l’1-1 dopo aver eluso con freddezza il disperato intervento dell’estremo difensore livornese. Il match si mantiene aperto ad ogni possibile soluzione. A decidere il risultato in favore dei toscani e' al 78’ un’autorete di Peruzzi che devia nella propria porta un diagonale di Lucarelli respinto dal palo. Gli ospiti si producono in un generoso finale di gara ma non riescono piu' ad impensierire l’attenta retroguardia amaranto.

fucilazione testa dopo testa ai possessori bandiera con la celtica per favore.

L'imbecille:

ANSA) - LIVORNO, 11 DIC - Alla sua sostituzione nella ripresa, l'attaccante della Lazio Paolo Di Canio si e' rivolto alla propria curva con il saluto romano. Immediata la reazione dello stadio di parte livornese al gesto di stampo fascista. I tifosi amaranto, di nota propensione comunista, hanno fischiato il giocatore della Lazio scandendo anche lo slogan 'Piazzale Loreto'.

beh,è altrettanto imbecille il compagno Lucarelli che sbandiera la fede politica ai 4 venti... Se la politica deve rimanere fuori dagli stadi (e concordo) deve rimanerci in toto.

P.S. commento puramente sportivo: la Lazio ha dominato e giocato meglio,il Livorno ha avuto un culo abnorme sul secondo gol e non meritava la vittoria. Migliore in campo il portiere. Cmq la palla è rotonda...

Apologia al fascismo = reato costituzionale.

Apologia al comunismo = niente.

Giuste o sbagliate sono leggi e mi pare che sia caratteristica principale di uomini di destra quella di voler applicare le leggi senza mai contestare.

Concordo comunque sul fatto che la politica debba rimanere fuori dagli stadi, ma visto che ciò per il momento non accade almeno cerchiamo di evitare reati costituzionali. Quando poi ci si renderà conto che sport e politica sono due cose che devono rimanere separate allora sarà giusto che NESSUNO sbandieri al vento la propria fede politica che deve rimanere personale e privata.

Nel frattempo godo come un riccio al pensiero di tutti quei fascistelli che si rosicano le mani, culo o non culo...

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Scritto da: max/offspring 11/12/2005 22.55
Apologia al fascismo = reato costituzionale.

Apologia al comunismo = niente.

Giuste o sbagliate sono leggi e mi pare che sia caratteristica principale di uomini di destra quella di voler applicare le leggi senza mai contestare.

Concordo comunque sul fatto che la politica debba rimanere fuori dagli stadi, ma visto che ciò per il momento non accade almeno cerchiamo di evitare reati costituzionali. Quando poi ci si renderà conto che sport e politica sono due cose che devono rimanere separate allora sarà giusto che NESSUNO sbandieri al vento la propria fede politica che deve rimanere personale e privata.

Nel frattempo godo come un riccio al pensiero di tutti quei fascistelli che si rosicano le mani, culo o non culo...

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Certo,che sia reato nessuno lo mette in dubbio... Il mio è un discorso piu' sportivo che politico. a me infastidiscono in egual misura il pugno chiuso e il saluto romano. Il fatto che il primo non sia reato non giustifica comunque la presenza della politica nello sport. Ma tanto pensare al calcio come ad uno sport e basta è utopia.


P.s. Livorno merda a priori.

cmq di canio ha rotto anche un po il cazzo

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Scritto da: max/offspring 11/12/2005 22.45

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cmq nn è riferito a nessun gesto politico poiche alza il bracci odestro

Godo, ma se vinceva la lazio godevo uguale, se un'atomica cadeva sullo stadio durante la partita invece mi segavo direttamente.

VISIONI DIFFERENTI:

Ehm... Non ve lo vorrei dire, ma non avevo messo l'immagine perchè c'era il pugno. Semplicemente sul sito dove le ho prese c'era anche quella e allora l'ho aggiunta...

Di Canio: "Saluterò sempre così"
"Senso di appartenenza a mio popolo"

Dopo le polemiche scatenate dal suo saluto romano allo stadio di Livorno, Paolo Di Canio non si mostra affatto pentito e rincara la dose: "Non ce la faccio a non salutare così - ha detto a "La Voce della Nord" - Saluterò sempre come ho fatto domenica perché è un senso di appartenenza al mio popolo. A Livorno hanno tirato un razzo contro il nostro pullman. E' stato un gesto vigliacco, il bersaglio ovviamente ero io".



Chi si attendeva un "mea culpa" in piena regola è rimasto deluso. A 24 ore dal gesto che ha sollevato polemiche e indignazioni, Di Canio, anziché battersi il petto e chiedere scusa, getta altra benzina sul fuoco e spiega: "Tutto quello che stanno costruendo intorno a questa cosa è ridicolo, patetico, ma cosa cercano i consensi della gente? Noi laziali siamo arrivati a Livorno e abbiamo dovuto subire violenze, ma per loro è normale. Hanno lanciato un petardo contro di me da vigliacchi. L'obiettivo ero io e la cosa è stata fatta passare quasi sotto silenzio. Magari era quasi giustificabile visto che ero io. Alla fine ho salutato il mio popolo, senza dare neanche una sguardo a una curva che mi aveva fatto oggetto per tutta la partita di insulti. Non ho reagito ad alcuna provocazione. Sono stato un esempio. Alla fine ho solo fatto un saluto normale, di appartenenza, alla mia splendida curva. E questo ha fatto sì che si scatenasse ancora una volta questo circo di gente squallida. Il circo mediatico, divertente, è ancora più schifoso".

L'attaccante biancoceleste è un fiume in piena ai microfoni di RadioSpazioAperto. "Vorrei ricordare che il loro 'capitano', Cristiano Lucarelli, ha detto qualche tempo fa che non gli importava niente di una vittoria ma era felice perché 256 ragazzi 'sequestrati' a Roma erano tornati allo stadio - ha proseguito Di Canio - E i tifosi del Livorno anche ieri hanno fatto il teatrino. Sono dei poveracci. Io invece sono cosi' e sono felice di esserlo. Questi sono i valori che mi sono stati insegnati, le mie radici di cui sono orgoglioso. E voglio ringraziare tutti i tifosi della Lazio che erano a Livorno e hanno portato in giro civilta' e valori veri. Colgo anche l'occasione di salutare e abbracciare i diffidati della Lazio, spero possano tornare presto allo stadio. Qual è la differenza tra noi e loro? Che noi accettiamo quello che hanno fatto loro, dai canti alle corse sotto la curva che ci stanno, mentre loro piangono se noi facciamo qualcosa. Piagnoni".

Domenica il presidente della Federazione Italia Maccabi, Vittorio Pavoncello, ha chiesto l'intervento della giustizia sportiva e lunedì ha prospettato l'ipotesi di adire le vie legali. "La comunità ebraica è insorta per cosa? Se si dovesse prendere un provvedimento disciplinare nei miei confronti, sarebbe grave. Io ho mostrato indifferenza verso chi mi ha tirato oggetti e insultato. Se mi fossi fermato e mi fossi rifiutato di giocare, mi avrebbero accusato di istigare il pubblico alla violenza... Mi aspetto una difesa agguerrita da parte della società. Sia chiaro, questa volta non accetto accomodamenti, esigo che il mio presidente e la società mi difendano con rabbia, altrimenti stavolta mi arrabbio".

E direi che qualche ragione ce l'ha, belli i tosCANI.
Attendo flame.



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Has he lost his mind?
Can he see or is he blind?
Can he walk at all,
Or if he moves will he fall?
Is he alive or dead?
Has he thoughts within his head?

[Modificato da TheRainMaker 12/12/2005 20.46]

in effetti tutti i torti non ce l'ha...il fatto è che è molto piu semplice colpevolizzare un singolo che tutta una curva...

certo che, se anche lui la smettesse, dal momento che è cmq reato fare un gesto del genere, sarebbe meglio.

Se la comunità ebraica si è lamentata, questo DiCanio ha poco da fare ora, pensateci.

Di Canio deve stare attento. Perchè saremo pure tosCANI ma certe cose, certi discorsetti, certe cazzate specialmente sul "senso di appartenenza ad un popolo" un burino che non ha manco la licenza media, un imbecille di terzo grado, un teppistello, un esaltato e quant'altro non ce le può certo venire ad insegnare lui...

E poi oh, è fascista, bene si assume le sue responsabilità, se i fascisti non sono be visti un motivo ci sarà...

E in Piazzale Loreto c'è sempre posto, c'è posto per tanti, per tutti...

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Scritto da: max/offspring 12/12/2005 21.42
Di Canio deve stare attento. Perchè saremo pure tosCANI ma certe cose, certi discorsetti, certe cazzate specialmente sul "senso di appartenenza ad un popolo" un burino che non ha manco la licenza media, un imbecille di terzo grado, un teppistello, un esaltato e quant'altro non ce le può certo venire ad insegnare lui...

E poi oh, è fascista, bene si assume le sue responsabilità, se i fascisti non sono be visti un motivo ci sarà...

E in Piazzale Loreto c'è sempre posto, c'è posto per tanti, per tutti...

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beh,pure voi non siete stati correttissimi,eh... tutti i torti non ce l'ha... e cmq devono stare piu' attenti i Livornesi perchè l'Olimpico non è il campetto de Livorno con tutto il rispetto e la Nord non è la curva del pisa,eh... A Roma ce dovete passà,ndo cazzo annate?

[Modificato da AmoN7 12/12/2005 21.51]

no,vabbè,suona come na minaccia,non era questo l'intento... però cazzo,predicare bene e razzolare male è troppo facile. così come prendersela col singolo al quale,tra l'altro, non frega un cazzo.

No vabbè tranquillo, era per scherzare, alla fine io non vado allo stadio e se anche ci andassi non lo farei con l'intento di fare del casino. Anzi per me lo sport è divertimento non violenza.

Però ogni tanto è divertente fare 'stì sfotto...

ok.

pero' sei un gran comunista.


:ma-io:

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Scritto da: AmoN7 12/12/2005 22.10
ok.

pero' sei un gran comunista.


:ma-io:

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ehò. Ognuno ha la sua croce...

lo diceva anche Ges... no,nulla dai.

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Scritto da: AmoN7 12/12/2005 22.32
lo diceva anche Ges... no,nulla dai.

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ARGH!!

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Scritto da: AmoN7 12/12/2005 22.32
lo diceva anche Ges... no,nulla dai.

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Scusa, è che sono un po' foxy...

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Scritto da: max/offspring 12/12/2005 22.08
No vabbè tranquillo, era per scherzare, alla fine io non vado allo stadio e se anche ci andassi non lo farei con l'intento di fare del casino. Anzi per me lo sport è divertimento non violenza.

Però ogni tanto è divertente fare 'stì sfotto...

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Questa la quoto tutta.