La cattedrale di Chartres

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stregaviolet )O(
00mercoledì 16 agosto 2006 23:15
Riporto un pezzo del libro "Passaggio ad Avalon", di Jean Sinodha Bolen (come avevo scritto anche nell'altra sezione non è più in commercio [SM=g27813] ) che racconta del pellegrinaggio di una donna nei luoghi consacrati alla Dea e della sua scoperta di se stessa.
E' davvero bello questo pezzo.. lo riporto dalla descrizione del labirinto.



L'enciclopedista Barbara Walker spiega che questo disegno viene associato ad Afrodite, la Dea greca dellamore e della bellezza. Più tardi appresi che i labirinti erano messi originariamente in corrispondenza alle grotte e solitamente posizionati all'entrata. Nella fresca penombra delle spesse mura della cattedrale, sormontata dall'immensa volta, si potrebbe immaginare di trovarsi in un'enorme caverna rituale dall'alto soffitto, con le sue colonne di stalattiti e stalagmiti e il misterioso labirinto sul pavimento.
(...)La cattedrale di Maria venne edificata nel luogo in cui, molto prima della Cristianità e ancora prima dei Greci e dei loro Dei, un tempo veniva venerata la Dea. Ovviamente ci si riferiva alla Grande Dea con molti nomi. Qui a Chartres continua ad essere adorata in quanto Vergine e Madre, soltanto che invece di Iside, Tara, Demetra o Artemide, viene chiamata Maria.
Così come nei luoghi consacrati al culto della Dea vennero in seguito edificate chiese cristiane, anche i suoi simboli furono assorbiti.
Ad esempio, prima di divenire simbolo di Maria, la rosa rossa aperta era associata ad Afrodite e rappresentava la sessualità matura.
A Chartres, dedicata alla Vergine Maria, le rose abbondano. La luce filtra attraverso le enormi vetrate colorate a forma di rosa, e il simbolo della rosa occupa il centro del labirinto.
(...)Nella navata laterale occidentale del transetto meridionale, la cattedrale nasconde un altro mistero. Qui, secondo Charpentier che scrisse sulle caratteristiche esoteriche della cattedrale di Chartres, c'è "un blocco di pietra rettangolare, posto diagonalmente rispetto agli altri, il cui candore contrasta con il prevalente grigiore del lastricato. E' ben in evidenza grazie a un risalto di metallo lucente, leggermente dorato...". Ogni anno al solstizio d'estate (21 giugno), un raggio di luce filtra attraverso uno spazio vuoto della vetrata colorata dedicata a sant'Apollinare e, esattamente a mezzogiorno, va a colpire questa pietra particolare. Così come la presenza del labirinto, la scelta del solstizio allude chiaramente all'esistenza di una tradizione di culto della Dea fortemente legata alla Terra incorporata all'interno di questa cattedrale cristiana.
(...)Come si sa, i luoghi dedicati al culto della Dea nascondono sempre pozzi o sorgenti sacre.
(...)Nella cripta esiste effettivamente un pozzo, adesso chiuso da un coperchio, che sprofonda sottoterra quanto la guglia più alta della cattedrale si eleva nel cielo. Si tratta di un antico pozzo celtico, di circa 33 metri di profondità e che una volta si trovava all'interno di una grotta. Ed era facile di quell'angusta, fredda, cavernosa stanza in penombra immaginare una grotta. Molto prima dell'era cristiana, questo luogo era meta di pellegrini, i quali si pensava che avessero trovato accanto al pozzo, intagliata nel cavo di un pero, la statua di una Dea scura assisa con un bimbo divino in grembo. Poteva trattarsi di una delle raffigurazioni della Dea nera egiziana Iside con suo figlio Horus. La madonna nera originaria, il cui culto si diffuse poi per tutto il mondo greco-romano, era probabilmente Iside. Ancora adesso, nella soprastante cattedrale, c'è una madonna nera. Non è che la tradizionale raffigurazione cattolico-romana di Maria con la corona in capo, ma i suoi tratti sono neri.
(...)Charpentier rileva che la cattedrale di Chartres fu costruita in un punto che un tempo corrispondeva al santuario dei santuari druidici, su un poggio o un tumulo su cui sorgevano un bosco sacro e un pozzo chiamato "il Pozzo dei Forti". Qui, intagliata nel tronco cavo di un pero, una volta esisteva la statua di una donna nera o di una Dea con un bimbo sulle ginocchia, che si credeva fosse stata riprodotta dai Druidi prima della nascita del Cristo. Il potere del luogo è nella sua ubicazione. Gli antichi vi giungevano per ricevere "il Dono della Terra", qualcosa che la Terra elargiva come una Madre. Qui le umane facoltà spirituali venivano risvegliate da ciò che i Galli chiamavano le Wouivre, le correnti telluriche (magnetiche e cosmiche) che "strisciano" attraverso la terra, simbolicamente raffigurate da serpenti."

Uff.. che lungo.. ce l'ho fatta a ricopiarlo.. [SM=g27814] [SM=g27823]
Possiamo tratte intuizioni e discuterne, a voi la parola.. [SM=g27822]




"Oltre ogni tempo e tuttavia nel cuore del tempo."
Haria

Il Tempio della Ninfa

SamuelStewart
00mercoledì 16 agosto 2006 23:32
Se interessa, qui c'è un bel libro in formato Acrobat scaricabile gratuitamente:
I Misteri della Cattedrale di Chartres

E qui la foto della pietra angolare:



[SM=g27817]


Artemide-
00martedì 29 agosto 2006 11:14
Ho iniziato a leggerlo ieri..e sono già arrivata a metà libro.. troppo bello [SM=g27836]

il pezzo che hai riportato è stupendo, per le sensazioni che racchiude...
Mi chiedevo giusto ieri, a proposito di luoghi che portano al cambiamento interiore di una persona, se a voi è mai successo.. di essere in luogo e sentirsi trasportata dalle energie intrinseche del luogo..come descrive la scrittrice quando giunge nella cripta della cattedrale...
Artemisianelbosco
00mercoledì 30 agosto 2006 22:46
Sono stata tanto tanto tempo fa a Chartres per lavoro (vetrate artistiche) e forse troppo presa dalla bellezza e la magnificenza dei colori e delle luci delle vetrate, non ho fatto molto caso al pavimento-labirinto-utero nel parallelismo dell autrice. Non ho avuto la fortuna di avvertire l'effetto 'diapason' di cui si parla nel libro, ma pensandoci bene forse mi sbaglio, perchè anche se non so bene dare un nome alla sensazione che ho avuto, ricordo con esattezza che appena entrata nella cattedrale mi batteva forte il cuore: è una cosa inusuale per me, in genere quasi tutto ciò che riguarda il cristianesimo-cattolicesimo mi lascia indifferente..
Ricordo bene il mio batticuore, al centro del petto, ricordo di aver avvertito tanta ENERGIA all interno della cattedrale, ma forse ero troppo giovane e forse troppo occupata a studiare vetrate per capire cosa era quel luogo, quali sentieri sotterranei fluivano nel suo cuore di pietra, quali poteri attraversassero le sue navate. Dovrò ritornarci..^^
mausci
00venerdì 17 febbraio 2012 12:25
ogni tanto mi vergogno a riesumare vecchi topic, ma che volete farci sono qui da poco e scopro questo magnifico forum un po' alla volta [SM=g27819]
comunque, io sono stata a Chartres un bel po' di anni fa, avevo 16 o 17 anni e i miei sono appassionati di arte e cattolici, non sapevano del culto pagano che sta, è proprio il caso di dirlo, alla base di questa costruzione incredibile.
Ricordo il labirinto, e la magia della luce filtrata attraverso chilometri di vetrate..ricordo che mi ha dato molto, mi sono sentita atterrita per la sua enormità ma anche attratta per i suoi dettagli misteriosi come, appunto, il labirinto. Vorrei tornarci con la bimba, quest'anno o il prossimo, spero proprio di farcela!Ora mi scarico il libro che avete consigliato [SM=g27838]
Artemisianelbosco
00sabato 18 febbraio 2012 13:34
Non preoccuparti, primo perchè fai rivedere anche a noi argomenti sepolti dalla polvere, eppoi perchè qui il Tempo non esiste!
buon ritorno alla Cattedrale..^^
Danae_88
00lunedì 20 febbraio 2012 10:57

Cara mausci, hai riesumato un argomento bellissimo [SM=g27822] [SM=g27838]




mausci
00martedì 21 febbraio 2012 23:43
che carine siete, grazie [SM=g27838]
ho mostrato alcune immagini di chartres a mia figlia, e vuole andarci "subito adesso".. [SM=g27821] spero solo di trovare un posto per dormire a poco prezzo, e così a fine marzo/primi di aprile partiamo! [SM=g27811]
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