Ho deciso che, giunto a una determinata età - tarda, ma non troppo, prima dei sessanta - abbandonerò questa triste vita con un gesto clamoroso.
Un saggio uomo su un altro forum ha detto, sul come bisogna morire:
Sii un peso, fai si che la tua morte sia un'esperienza orrenda per qualcuno (preferibilmente poliziotti)
Hell yeah. Un qualcosa di clamoroso, possibilmente con ostaggi, seguito da una furibonda sparatoria. Esplosioni, magari, e una lunga permanenza sui telegiornali...Mi piacerebbe terminare la mia esistenza diventando il portatore di un minuto di silenzio nazionale.
L'alternativa, oramai standardizzata per chi non crepa in qualche incidente, è raggiungere una miserabile vecchiaia, parcheggiato in un letto di una casa di riposo da figli ingrati che avresti dovuto soffocare nel sonno tanto, tanto tempo prima. Un semivegetale, ammalato di mille malattie differenti, impotente ed incontinente, un bambino senile costantemente deriso dalle infermiere del luogo, probabilmente fottute puttane di qualche etnia dell'Europa dell'est, o dell'America del sud...Finchè un giorno, in un ultimo moto di orgoglio maschile, non ti alzerai dal letto per mostare al mondo che sei ancora vivo, solo per cadere rovinosamente a terra rompendoti il femore.
Alzheimer, Parkinson e affini...Si vive più a lungo a che pro? Apparentemente non facciamo altro che rincorrere una più lunga agonia, anni di umiliazione e inutilità.
Allora meglio morire prima.
No, non invecchierete nè come Lemmy nè come Hugh Hefner.