Quella di Montebello è una delle rocche più belle e meglio conservate della Romagna.
Il castello di Montebello è un edificio fortificato d’epoca feudale (XI sec.) costruito sui ruderi di un “castrum” romano (III sec. a.c.). Dal castrum romano deriva il nome Montebello, "mons belli" ossia "monte della guerra".
Il maniero è costituito da due nuclei principali che si fondono armoniosamente: il maschio, ovvero la struttura originaria e più antica edificata sulla parte più alta della rocca, con caratteristiche prettamente militari-difensive, e l’attiguo palazzo rinascimentale (XV – XVI sec.), dimora gentilizia.
Il "Mons Belli" fu meta di molteplici assalti, ad iniziare dai Malatesta nel 1186. Dopo circa 200 anni furono i Montefeltro a conquistarla e la rocca rimase sotto il loro dominio fino al 1438 quando il signore dei Malatesta Sigismondo Pandolfo la riconquistò.
In questo castello nacque, verso la fine del Trecento, una bambina con una rarissima forma di albinismo, caratteristica non comune che allora veniva considerata segno di stregoneria e di devozione al Demonio. La madre, per paura che la figlia venisse arrestata e condannata al rogo, oltre a farla proteggere giorno e notte da un custode, le tinse i capelli di nero.
Ben presto però il colore se ne andò via lasciando sui capelli della bambina dei riflessi azzurri, è da qui infatti che nasce il soprannome Azzurrina.
Il 21 giugno 1375, durante un violento temporale, la piccola scomparve misteriosamente dopo essere scesa nei sotterranei per recuperare la palla con la quale stava giocando, il custode la vide scendere le scale, quando scese per cercarla non la trovò.
Il corpo non venne mai ritrovato e da allora, ogni 5 anni, il 21 giugno, si sente il pianto disperato della bambina risuonare tra le mura del sotterraneo a patto che ci sia un temporale, come nel giorno in cui scomparve.
Questo fenomeno si verifica veramente, in quanto già da tempo, studiosi ed esperti, stanno tentando di capirne l’origine, è stata fatta anche una registrazione che viene fatta ascoltare a tutti coloro che visitano il Rocca.
Un mio amico abita lì vicino e mi ha detto che è tutto vero... vorrei andare a visitarla ma poi mi cago addosso