Guerra al grande nulla
Memore del commento tranciante di Vinnie "Se non è l'edizione Nord è buono per il camino", me lo sono letto lo stesso per curiosare da cosa potesse derivare questo suo giudizio. Ipotizzavo che fosse uno di quei volumi che i tagli di Fruttero e Lucentini avessero maggiormente massacrato, almeno questa era la traduzione che davo io alle parole del nostro Juan Galvez e credo di averci azzeccato. Il romanzo in questione è molto interessante e a tratti coinvolgente, scritto sicuramente bene e però mi fa intuire in più punti che manchi qualcosa e la mia sensazione è che siano stati mutilati i concetti filosofico religiosi che sono l'asse portante del libro. O quanto meno che siano stati semplificati. L'esito è chiaramente non giudicabile, però visto che il romanzo in sè mi è sembrato meritevole, ora sarei curioso di leggere l'edizione Nord (e non fatemi spoiler di ciò che mi sono perso)!