ANATOMIA VAMPIRICA
Indice [tratto dal sito degli eversores di laanan]
Elementi di anatomia e fisiologia
Malattie
Veleni
Sangue: effetti tipici
Elementi di anatomia e fisiologia
I discendenti diretti di Veddharta, anche se esteriormente sono molto simili agli esseri umani, sono molti quelli che insistono col dire che il cambiamento trasporta il soggetto in questione nell'ambito di un'altra specie. Comunque sia non ci sono dubbi che corpo e psiche vengono sottoposti a numerosi cambiamenti. Come risulterà chiaro, gran parte di quanto segue è (e potrà solo essere) una semplice congettura non avvalorata da alcuna autopsia.
I mutamenti fisici più ragguardevoli sono noti a tutti. I canini dei vampiri sono infatti lunghi ed appuntiti, in modo da poter produrre fori abbastanza profondi da cui suggere il sangue. Ad ogni modo essi si estendono completamente solo durante il morso alla vittima, mentre in altri momenti rimangono all'interno delle cavità gengivali, grazie alla contrazione del tessuto elastico che si trova alla base del dente e ai colletti gengivali estremamente sensibili. Se così non fosse, sarebbe impossibile sia articolare le parole che nascondere la loro vera natura.
Per cibarsi, i vampiri non devono fare altro che mordere, ritrarre i canini dalla ferita e poi iniziare a bere. Se, dopo aver bevuto, lambiscono con la lingua la ferita prodotta, questa scomparirà all'istante senza lasciare tracce. Allo stesso modo, se un vampiro lecca qualsiasi ferita causata dai propri artigli o dalle proprie zanne, può guarirla completamente. La pelle è ineluttabilmente pallida: in parte, sembra, a causa della avversione ai raggi solari e in parte per lo stato di morte sospesa.
La sete deriva senza dubbio dalla necessità del vampiro di cibarsi: da ciò, sembra che gli organi interni dei vampiri abbiano perso le loro capacità digestive. E' raro imbattersi in un vampiro grasso, e appare
chiara a tutti la rinnovata magrezza post trasformazione. Dal momento che non sono più necessari, gli organi presumibilmente si atrofizzano e lo stomaco si espande assumendo la forma di una sacca che contiene tutto il sangue che il vampiro assume nelle notti di caccia.
Le unghie ed i capelli continuano ancora a crescere per un certo
periodo come accade per un normale cadavere, ma è tutto. Se un vampiro volesse portare i capelli più corti o le unghie sempre in ordine, dovrebbe tagliarli ogni sera al suo risveglio. E' opinione di molti che
il corpo di un vampiro sia realmente morto e che il naturale processo di decomposizione venga bloccato dal potere della trasformazione. La pelle si assottiglia e diventa più tesa sulle ossa come avviene per i
cadaveri da poco estinti.
I polmoni di un vampiro, poi, non esercitano più la loro funzione, anche se molti di loro hanno imparato a simulare l'atto della respirazione quando si trovano in compagnia dei mortali; è infatti il sangue fresco delle vittime a fornire l'ossigeno necessario a sostenere i tessuti morti nella loro stasi. Solo un vampiro piuttosto giovane, o completamente pazzo, si ciba direttamente dalla giugulare dove il sangue, ormai giunto alla fine del suo percorso, è pieno di impurità; è preferibile cibarsi dalla carotide, dove il sangue è più sano e puro.
Dal momento che i polmoni non funzionano, il cuore non batte: invece di confluire normalmente nelle vene, o nelle arterie del vampiro, il sangue della vittima è costretto a diffondersi dallo stomaco in tutto il corpo tramite un processo di osmosi. Ciò è dimostrato dal fatto che, quando un vampiro piange, e ciò accade normalmente, le sue lacrime sono fatte di sangue. Tagliando la gola ad un vampiro si troveranno vene ed arterie completamente vuote.
Il sangue della vittima, mescolato (metabolizzato) a quello del proprio sire, sembra avere importanti proprietà. I vampiri sono in grado di curarsi da soli gran parte delle ferite con una notevole rapidità.
Provano ancora sensazioni di dolore e, proprio come quando erano in vita, un riflesso fa affluire il sangue nella zona ferita, dove si diffonde colorandola di rosso vivo. L'unica eccezione a questa regola è
rappresentata dal paletto, che induce il vampiro in uno stato di paralisi ma non è in grado di ucciderlo (non è chiaro il perché, dal momento che il cuore non batte più e non è indispensabile la circolazione).
Il corpo non riesce più a rimpiazzare il proprio sangue; a causa di ciò deve fare affidamento unicamente sulle proprie prede per il nutrimento che, secondo la scienza, è il sangue stesso a trasportare. Esiste
qualcosa nel sangue del sire che, nel momento della trasformazione, infonde la scintilla della vita e blocca il processo di decomposizione; sono però necessarie trasfusioni periodiche di sangue fresco per evitare che questo si riattivi. Una volta ucciso il vampiro, il suddetto processo è incredibilmente rapido, come se il tempo riscuotesse un pagamento vecchio di secoli. Alla fine resterà soltanto polvere.
I vampiri sono in grado di curarsi le ferite da soli, usando il sangue di cui si cibano. Possono anche rigenerare organi ed arti, avendone il tempo (in ordine di minuti per graffi o escoriazioni e di settimane per arti) ed il bisogno. La rigenerazione li riporta sempre al loro primitivo stato di morte, compresa la lunghezza dei capelli, il viso emaciato. Sono già morti e quindi non possono morire nuovamente, a meno
che non entrino in campo la fonte di energia vitale il fuoco, la fiamma primordiale.
Resta un´ultima domanda re corporis, se nella cultura popolare il vampiro è diventato una figura romantica, a volte al limite con l'erotico, nella realtà l'atto sessuale, anche se fisicamente possibile, gli impulsi e le reazioni sono morti con la carne che tra l'altro è molto fredda al tatto. Con uno sforzo di volontà i vampiri possono compiere determinati atti, facendo affluire il sangue nelle zone interessate come quando curano le ferite, ma tutto finisce qui. L'estasi del Bacio sostituisce in loro tutte le altre necessità di ordine sessuale. Il sangue è l'unico oggetto dei desideri di un vampiro.
I vampiri sono non-morti per questo non possono dare alla luce figli propri, sono sterili in quanto portati allo stadio di morte dalla totale privazione del proprio sangue e dell'ulteriore ingestione di quello del Sire. Un vampiro può essere reso tale solo grazie alla rinascita e il suo corpo non cambierà ulteriormente (non invecchiano, le ferite rimarginano senza lasciare cicatrici etc...). Se un nuovo Vampiro viene quindi "abbracciato" ad esempio in tenera età passerà tutta l'eternità con l'aspetto di un bambino.
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Malattie
In quanto non morti nessuna malattia può colpire i vampiri, nel caso in cui un vampiro si nutra del sangue di un ammalato renderà il vampiro un portatore sano per un breve periodo, sino a che il sangue maledetto non abbia provveduto a sopprimere l'agente patogeno. Nel breve periodo di incubazione il vampiro rischia, con successivi morsi a vittime differenti, di contagiare del morbo le suddette.
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Veleni
Tutti i vampiri di lot, in quanto discendenti da Veddharta essendo sua progenie diretta ed essendo già morti, ovviamente non subiscono alcun effetto a qualunque veleno che quindi non sortirà nessun effetto, tranne a quelli coagulanti ed ai rari veleni Sporazoidi. . Nei vampiri non c'è circolazione sanguigna e quindi il veleno non può essere iniettato in alcun luogo se non direttamente nello stomaco, oppure ingerito. In caso di ingestione diretta di sostante coagulanti il vampiro è tenuto ad usare una certa logica: il sangue nel suo stomaco si coagulerà diventando più denso e quindi non trasportabile attraverso i tessuti per via osmotica SENTIRA' SETE ( perchè ovviamente è come se il sangue non ci fosse più nello stomaco ) ma quando si nutrirà ovviamente (dipende dal livello ematico nello stomaco) continuerà a percepire la sete perchè il sangue andrà a coagularsi con il restante. Dopo poco tempo il vampiro prive di forze si accascia al suolo e resta in una specie di torpore temporaneo(quindi sviene perdendo i sensi ma non necessita di resurrezione) sino a che non gli si da l'antidoto o l'effetto del veleno svanisce. Risvegliandosi non subirà ulteriori danni. Non esistono presupposti per cui questo stato d'avvelenamento provochi "torpore" nel senso corretto della parola oppure frenesia. Un vampiro è clinicamente morto: il suo cuore non batte, non respira, la sua pelle è fredda, non invecchia; però pensa, cammina, pianifica, parla... caccia e uccide. Per perpetrare la sua esistenza immortale,il vampiro deve periodicamente consumare sangue, preferibilmente umano. Alcuni con "eccessivi scrupoli morali" si accontentano del sangue di animali e alcuni antichi devono cacciare e uccidere quelli della loro specie per nutrirsi, ma la maggior parte si nutre col sangue dei mortali. I vampiri succhiano la vitae dalle loro vittime con i denti retrattili che caratterizzano il passaggio allo stadio di non-morto. Ogni vampiro è in grado di sanare magicamente le ferite che ha inferto, leccandole e occultando così le prove del suo passaggio. Il sangue è importantissimo per i Fratelli, è la croce della loro esistenza e la sede del loro potere. Esseri potenzialmente immortali, possono perire per cause naturali, non necessitano di cibo e di respirare. Sono morti nel momento in cui sono stati totalmente privati del loro sangue e hanno ingerito sangue di vampiro durante l'abbraccio. Possono morire una seconda e definitiva volta, ma solo se sottoposti ad un processo assai complicato. Il cibo dei mortali,la loro aria, il loro amore, sono inutili. Il sangue è l'unica passione dei Fratelli e, senza di esso, deperiscono e si addormentano. Inoltre, ogni vampiro può servirsi del sangue rubato per compiere magiche guarigioni, atti di forza e altre magie. I vampiri assumono il sangue per osmosi. Bere-mangiare, fumare e tutte le attività svolte in vita vengono a cessare poichè il vampiro non può assimilare nulla di tutto ciò. Alcuni vampiri sono alcolizzati poichè cercano il sangue di persone che fanno uso di sostanze alcool.
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Sangue: effetti tipici
PREMESSA: - L'UNICO SANGUE IDEALE CHE I VAMPIRI POSSONO ASSUMERE E'
QUELLO UMANO da cui la sua assunzione equivale alla "vita" per noi vampiri.
Se uno qualsiasi dei tipi di sangue che qui sotto sono riportati vengono conservati in ampolle e non assunti direttamente dal corpo perdono gran parte degli effetti sotto elencati.
I tipi di sangue non riportati sono velenosi per i vampiri (es: demoni- sangue acido che provoca ingenti ustioni su chi ne fruisce)
Si rammenta che nel caso di assunzione di sangue dagli ELFI esiste un pericolo di morte ultima.
Per quanto concerne i MEZZELFI gli effetti del sangue sarebbero:
- un'assunzione ridotta (un paio di sorsi)
procura per il fatto che, comunque per il 50% il sangue di MEZZELFO è tossico, un'intossicazione i cui effetti sono: tremori, delirio per circa 10 minuti...
- se continua a bere (da 3 a 6 sorsi)
l'effetto per il vampiro è quello di entrare in frenesia... poichè l'intossicazione è elevata il vampiro sente un bisogno "frenetico" di bere sangue non "venefico" per purificarsi...
- oltre i 6 sorsi il vampiro cade in torpore
SANGUE HOBBIT, FATE E NANI (in misura dimezzata in tempi e intensità) - effetti
- Il vampiro ha violente allucinazioni che durano per circa 10 minuti ad ogni sorso ingerito.
- Il vampiro si innamora perdutamente della prossima persona che vede (diversa da quella da cui beve).
- Il vampiro inizia a risplendere di luce argentata. Questa luce ha lo stesso effetto della luce del sole per chi gli sta vicino, ma il personaggio è immune a questo effetto.
- Il vampiro riesce a vedere attraverso tutte le illusioni della gente fatata; può vedere i folletti invisibili e riconoscere la loro vera forma.
- Il personaggio riesce a vedere attraverso tutte le illusioni della gente fatata. può vedere i folletti invisibili e riconoscere la loro vera forma .
SANGUE DI MANNARO: assunzione ed effetti.
Un vampiro che abbia bevuto molto sangue di mannaro può trovarsi preso dalla follia per un'intera notte, e anche se fa di tutto per cercare di rimanere calmo, sarà comunque paranoico e irascibile fino a quando il sangue non sarà uscito dalla sua "circolazione"( ovvero metabolizzato e inglobato nella sacca che i vampiri hanno al posto dello stomaco). Al di là di questi pericoli, il sangue di un mannaro è molto potente, almeno il doppio di quello di un normale umano. Così, se un vampiro beve due sorsi di sangue ne produrrà quattro. Non è un fatto di sangue di per sé, ma una conseguenza della purezza di razza (pure breed) del mannaro. Più è puro il lignaggio della creatura, più il suo sangue è potente per un vampiro. Alcuni raccontano anche di folli VAMPIRI che cacciano deliberatamente i mannari per nutrirsi di questo sangue così potente. Un vampiro che assuma regolarmente sangue di mannaro diventerà particolarmente sensibile al richiamo dello stesso;la protratta astinenza dall'assunzione di sangue di mannaro e l'improvvisa vicinanza di una fonte di sangue mannaro provoca in molti casi la frenesia in un vampiro.
SANGUE DI DRAGO assunzione ed effetti.
Potente e di difficile reperibilità il sangue di drago è troppo potente per essere assunto tranquillamente da un vampiro. Questo lo porterebbe a uno stato di torpore a causa dell´incapacità di metabolizzare tale
ancestrale sostanza.
SANGUE DI VAMPIRO: assunzione
L'assunzione di sangue di vampiro da parte di un altro vampiro provoca un legame di sangue ( che se eseguito tre volte fa innamorare il bevitore dall'offerente) questo status può essere spezzato solo attraverso un rituale ben preciso.
SANGUE DI FOLLETTO e/o KENDOT:
Velenoso (benché sia improbabile che un vampiro possa essere così stupido da berne)
Benché un solo folletto non abbia in se la quantità necessaria per avvelenare un vampiro o per rendere danno alla sua mente o al suo corpo potrebbe succedere che il folletto in forma di bambino venga scambiato per tale e quindi morso. Di per se il sangue di folletto provoca forti allucinazioni negative e in qualche caso il torpore.
SANGUE DI DROW:
pur essendo di lignaggio elfico il sangue risulta sostanzialmente diverso.
Vivendo nell´underdark ha subito delle variazioni genetiche. Analizzandolo è risultato meno puro... come se si fosse sporcato con elementi inquinanti
effetti: come quello elfico, con effetti leggermente più acuti.