Il gabinetto del dottor Caligari

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lella84
00domenica 31 agosto 2008 11:59



Il gabinetto del dottor Caligari è un film muto del 1920 diretto dal regista tedesco Robert Wiene.

Opera realizzata nel pieno periodo dell'espressionismo, gioca moltissimo con il tema del doppio e della difficile distinzione tra allucinazione e realtà, aiutato da una scenografia surreale caratterizzata da forme zig-zaganti. Questo film è stato fortemente influenzato dalla corrente espressionista, allora predominante in Germania. Basti pensare che le scenografie sono realizzate da artisti di questo movimento, ed anche il significato stesso del film è molto vicino alle tematiche del movimento.

TRAMA
Il film inizia con un racconto di Franz (Friedrich Fehér): un signore poco raccomandabile (il dottor Caligari, Werner Krauss) giunge alla fiera del paese per presentare il suo sonnambulo, Cesare (Conrad Veidt). Si dice che il sonnambulo, una volta svegliato, predica il futuro... Contemporaneamente al suo arrivo cominciano ad avere luogo nel paese delle morti sospette.

Il primo a chiedere una predizione è l'amico di Franz, Alan (Hans Heinrich von Twardowski), che con Franz condivide l'amore per Jane (Lil Dagover). Cesare predice ad Alan che morirà entro il mattino seguente e la predizione si avvera.

Altre morti inquietanti seguono a questa. Franz, nel tentativo di smascherare il colpevole, scopre che il dott. Caligari controlla il sonnambulo ordinandogli di compiere quei cruenti omicidi.

Smascherato e inseguito dalle forze dell'ordine, il dott. Caligari si rifugia presso un manicomio di cui in seguito si scoprirà esserne il direttore, che in preda all'insaziabile desiderio di ricerca nel campo del sonnambulismo, aveva schiavizzato un paziente affetto dal disturbo per esibirlo nei già citati spettacoli di paese.

Mentre il racconto di Franz termina con la detenzione forzata di Caligari nel suo stesso manicomio, lo spettatore è ricondotto fuori dal lungo flashback, in tempo per scoprire che tutti i personaggi del racconto di Franz sono in realtà i suoi stessi compagni. Franz, infatti, è rinchiuso in un manicomio e tutto il racconto è frutto di allucinazione, in cui il dott. Caligari viene rappresentato con le sembianze del dott. Oscar, il responsabile dell'istituto correttivo.

ALTRE VERSIONI
Il soggetto originale prevedeva che la scena finale dimostrasse l'assoluta sanità mentale del protagonista Franz, internato ingiustamente con Cesare e l'amata Jane dal malvagio dott. Oscar che avrebbe dunque proseguito indisturbato i suoi esperimenti di sonnambulismo. Questa versione tuttavia non fu mai girata da Wiene, che cedette ai dettami imposti in tal senso dal produttore Erich Pommer.

La pellicola è stata più volte restaurata negli anni, e la versione oggi meglio distribuita è quella restaurata e colorizzata dalla Film Preservation Associates per il mercato DVD nel 1996, con la colonna sonora dell'esperto Timothy Brock. Negli anni sono state realizzate diverse colonne sonore alternative per il film.

Nel 1962 il regista americano Roger Kay ha girato un film dal fuorviante titolo di The Cabinet of Caligari, che nulla ha a che vedere con l'originale, tranne il nome del protagonista.

Un remake con fotografia estremamente fedele all'originale è stato girato nel 2005 dal regista indipendente David Lee Fisher e presentato allo ScreamFest Film Festival dello stesso anno, aggiudicandosi 3 premi.

CITAZIONI IN ALTRI FILM
Nel film italiano Il secondo tragico Fantozzi di Luciano Salce, il protagonista Ugo Fantozzi ottiene il posto di lavoro grazie all'elogio della pellicola di Robert Wiene, e del cinema espressionista tedesco in generale, durante il suo colloquio di assunzione.
Il gruppo musicale alternativo giapponese cali≠gari prende il nome dal protagonista di questo film.



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