INDUISMO

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BRESCIAGGHER
00sabato 25 febbraio 2006 23:40
Pare che il fondatore dell'induismo, insieme di religioni indiane di cui ci sono memorie a partire da circa 1.500 anni a.c., fosse tale Kapila, spesso ritenuto incarnazione di divinità' quali Krsna, Visnu, e altre ancora. I testi piu’ antichi sono i Veda, raccolte di inni sacri, che sfociano piu' tardi nei trattati liturgici detti Brahmana, Aranyaka e Upanisad, si rifanno ad una mitologia multiforme e complessa.
Le divinità' sono tante, ce n'e' un po’ per tutti i gusti; ad esse venivano originariamente rivolte preghiere, sacrifici animali, latte, miele e altre leccornie da consumarsi assieme ai bramani, i sacerdoti locali. Col passar del tempo, i ripensamenti sono molteplici e radicali: i sacrifici divengono simbolici, si affermano orientamenti non privi di razionalità', interessati al sociale e all'etica, indirizzi quasi monoteistici, pur pervasi di aspetti mistici, ma che danno prevalenza all'acquisizione della sapienza, all'interrogarsi sulla natura della vita e del mondo, piuttosto che alle pratiche liturgiche. Insomma, la strada era promettente.
Le principali divinità’ sono Brahma, Visnu e Siva, che formano la Trimurti, una specie della Trinità' cristiana. A Visnu vengono piu' spesso preferite le incarnazioni [avatara] in Krsna e Rama, divinità' piu' a portata di mano. Si inneggiava, ad esempio, con toni poetico-erotici, agli amori di quel birbante di Krsna con le leggiadre gopi [pastorelle].
Alla dea Kali' si sacrificano ancor oggi, nelle campagne, pecore e capponi da brodo.
La preghiera e' basata su invocazioni ricorrenti di esicasmi [mantra], in forma litanica o su appositi rosari fatti con semi di belle piante locali.Il piu' gettonato e' naturalmente il fonema "om", tenuto in grande considerazione, per gli echi puramente sonori, oltre che spirituali e filosofici che suscita [ma a chi?]. Diffusissima e' anche la devozione adorazione dei santini, immagini sacre opportunamente colorate e consacrate; cosi' come del linga, simbolo fallico della divinità', e dell'uovo universale, il brahman, nero come il buio piu’ nero.
Le feste liturgiche, sono caratterizzate da un'esplosione di gioia esuberante. Forse perché esuberanti sono anche le divinità' del pantheon induista. Basti pensare a quel bel tomo di Brahma, che aveva preso per seconda moglie, Sarasvati, che era sua figlia; accadde infatti che quando il dio Brahma vide Sarasvati in estasi erotica, gli spuntarono cinque teste, tutte d’un sol colpo; fu Siva, che gliene stacco' subito una, come punizione per aver avuto un rapporto incestuoso con la propria figlia. E ciò’ malgrado Brahma fosse colui che aveva fatto la faticaccia di creare il mondo, dopo che Visnu' aveva tanto insistito.
Visnu' non e’ che fosse molto mansueto di suo. Un giorno, quando un ricco sovrano del tempo, Hiranykasipu, si permise di esprimere dubbi sull'onnipotenza di Visnu, questi subito si incarno' sotto forma di leone, e si sbrano' vivo tutto il sovrano.
Brahma sarebbe anche 'l' amministratore' della legge del karma. Ha otto mani [quando e' arrabbiato, pare che riesca a somministrare otto sberle, tutte di seguito, una dopo l'altra]; e di solito sta seduto su un'oca selvatica; alternativamente, su un cigno. Sarasvati, su un pavone. Krsna, incarnazione di Visnu, era sfuggito alla mattanza dei neonati maschi ordinata dal sovrano locale che aveva saputo della nascita di un tipo pericoloso [ma il nostro Erode, le sapeva queste cose?]; Krsna trascorre la giovinezza nella massima serenità’ e beatitudine, come pastore di vacche, giocherellando con le gopi, cui si diverte a sottrarre le vesti mentre loro sguazzano nel fiume, per starle a guardare, suonando il piffero, mentre saltellano indispettite sull'erba; un occhio particolare alla bellissima Radha, la preferita. Siva, ha solo quattro braccia, ma e' chiamato in 1008 modi. Pare che non abbia frequentato dei buoni colleges e mancasse quindi di buona educazione. Un giorno infatti un saggio molto rispettato, tale Bhrgu, andò' a trovarlo; Siva stava amoreggiando con Parvati, ed era proprio lanciato; fece finta di niente; e continuo' ad amoreggiare. Scandalizzato, il saggio lo condanno' ad assumere per sempre la forma di 'linga', ossia di fallo. Non e' il massimo, per un personaggio cosi’ importante. Infatti, l'induismo si configura una divinità' suprema, creatrice del mondo, il brahman, l'assoluto, che puo' manifestarsi come Brahma, Visnu oppure, appunto, Siva.
Anche per l'induismo, l'uomo e' vittima del ciclo delle rinascite, il samsara [insomma, si lamentano, e si lamentano, ma nessuno vuole andarsene definitivamente]. La rinascita avviene in una pianta, un animale, una persona, a seconda della qualità' etica delle azioni compiute nella vita precedente, per effetto della legge del karma, ossia relazione rigorosa tra comportamento nella vita precedente, e essere in cui si rinasce; il karma determina quindi anche la casta di appartenenza. Tra una rinascita e l'altra, l'anima sosta in una condizione intermedia, un po' paradiso un poco inferno; come in tutte le sale d'attesa. Una esistenza eticamente meritevole la si ottiene seguendo le regole del dharma, al cui vertice ci sono gli imperativi della carità', della pietà' e della non violenza. Bene. Lo riaffermerà’ dopo qualche millennio, anche Gandhi, perché’ qualcuno se l’era dimenticato.
Dio si incarna periodicamente, quando serve, per soccorrere gli uomini con la sua sapienza.
Nei templi, al mattino le statue delle divinità' sono destate con trilli di campanello, lavate ben bene, sparse di unguenti profumati e vestite con stoffe colorate [non so se le divinità' dormano nude, la notte]. Poi la prima colazione, a base di riso, orzo, latte e burro, offerte dai fedeli [loro sono onnipotenti, le divinità’; ma non riescono nemmeno a mungere una capra, e a farne caci per i poveri!]. I fedeli scendono in adorazione delle divinità', dopo essersi ben purificati con abluzioni abbondanti, girando loro attorno, e offrendo fiori. Naturalmente gran dovizia di mantra [che non significano niente], come il piu' famoso di tutti, la sillaba "om", di grande valore esoterico, e forse anche stupido. I fedeli di Siva si tracciano sul viso dei segni, impiegando la cenere ottenuta bruciando sterco di vacca [ma non sarà per mancanza di cosmetici?]. Temo che lo facciano ancor oggi, 3702 anni circa dall’inizio del tempo storico.
-Kaname-chan
00lunedì 13 marzo 2006 21:38
Ma perché sbeffeggi (o copincolli articoli che sbeffeggiano) le religioni non bibliche? Non aveva le idee chiare la madre di Lao Tze che lo ha partorito dall'ascella? Figurati allora Maria di Nazaret che ha partorito Gesù vergine allora...
X quanto mi riguarda ho grande rispetto x il buddismo, l'unica religione (se così si può chiamare) a non aver mai versato un goccio di sangue in suo nome e che ha prodotto monarchi pacifisti gia 2000 anni fa...
-ludovico-van-
00domenica 19 marzo 2006 20:39

Scritto da: -Kaname-chan 13/03/2006 21.38
Ma perché sbeffeggi (o copincolli articoli che sbeffeggiano) le religioni non bibliche? Non aveva le idee chiare la madre di Lao Tze che lo ha partorito dall'ascella? Figurati allora Maria di Nazaret che ha partorito Gesù vergine allora...
X quanto mi riguarda ho grande rispetto x il buddismo, l'unica religione (se così si può chiamare) a non aver mai versato un goccio di sangue in suo nome e che ha prodotto monarchi pacifisti gia 2000 anni fa...



[SM=x278629] Il Buddismo è prima una filosofia e poi una religione.

PS: Ma Maria non è stata ingravidata dallo spirito santo che era un uccello? Ciò dimostra che non era vergine [SM=x278632]
eternal!
00lunedì 20 marzo 2006 18:49
tsk! sala d'attesa...si chiama bardo ed è uno stato di coscienza in cui si ha una visione delle sei sfere dell'esistenza, quanta faciloneria in questo articolo [SM=x278647]
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