pistata a battipaglia - 10 settembre
E' l'alba.
Tutti dormono.
Sono le nove del mattino.
Finalmente qualcuno s'è svegliato.
un raggio di sole penetra sottile in camera di riccardo, e viene a svegliarlo. ma lui non ha dormito. lui non ha sognato. si mette in piedi, rendendosi conto di essersi già messo la tuta di pelle la sera prima.la stanza ha un leggero odore di chiuso. riccardo si sveste e va a farsi una doccia
un raggio di sole penetra sottile in camera di alfonso, e viene a svegliarlo. ma lui non si sveglia, perchè la notte prima ha fatto le quattro. sette sveglie improvvisano un coretto sul comodino, e così, mentre l'intero quartiere gli bestiemmia dietro furibondo, lui realizza di essere nella sua domenica. nessuno lo disturberà. nessuno gli starà davanti. si slaccia il baby-doll e va a farsi una doccia.
Un raggio di sole penetra sottile in camera di alessandro, e viene a svegliarlo. alessandro manda a fanculo il raggio di sole e continua a dormire.
Alle ore undici davanti agli sguardi attoniti di donne, bambini, vecchi, uomini in giacca e cravatta, predicatori, testimoni di geova, baristi e drogati della sera prima si presentano tre tizi su un Ducato bianco. Il tizio numero uno è stranamente alto, e ha degli occhiali anni 70. un'altro è stranamente biondo, ma al primo ingresso nel furgone dà una craniata eccezionale al montante suddetto, e si tinge di rosso. il terzo porta con se quindici metri di cordame per assicurare le moto, due panini, quattro litri d'acqua minerale e uno e mezzo di gatorade per reintegrare, magliettina superstar, scarpe da skateboard che non c'entrano un emerito cazzo con il motociclismo, con la città di avellino e con l'universo tutto, e pantaloncino corto blu, che al primo movimento si sporca di grasso ma almeno è scuro e non si vede niente.
I tre tizi si imbucano in un garage per riemergerne poco dopo con tre bolidi fumosi e roboanti, e solo allora gli astanti si rendono conto di avere di fronte non tre idioti qualsiasi, ma i tre alfieri della Sacco Racing, che hanno deciso di spendere una loro domenica in pista, anche perchè la sera prima non si è scopato. I tre tirano su le motociclette nel furgone. Alla prima moto tirata su alessandro ha una polluzione spontanea, che gli era avanzata dalla sera prima. Alla seconda moto riccardo da un'altra epica craniata al furgone, e bestemmia in lingue che nemmeno lui credeva di conoscere. Infine alla terza moto al alfonso si abbassa il pantaloncino, e gli si vede il perizoma. Superato lo scoglio della salita i tre piloti si inginocchiano ai piedi del furgone e prostratisi davanti ad un game boy prima serie del millenovecentonovantaquattro invocano il dio tetris, per aiutarli a mettere tutto nel cassone. Provvedono poi coi quattordici metri di corda ad assicurare moto, borse, caschi ragazze ombrellino e genitori al seguito nel vano, poi chiudono tutto, serrano i lucchetti, derubano le vecchiette di passaggio, fanno benzina coi soldi delle vecchiette e partono per battipaglia
Al muretto dell'uscita di battipaglia i ragazzi vedono tre signori in tuta blu che scambiano per meccanici. In realtà si tratta di inflessibili tutori dell'ordine che portano l'autovelox a fare un po' di pipì per strada. ma l'autovelox ha un sussulto e si muove: sono Euro 143,50 di multa che i nostri non pagheranno, perchè -vaffanculo- il fugone è in affitto.Dopo due incroci, tre prostitute, un agguato di camorra e due imbecilli che cercavano la via per cava de tirreni i nostri arrivano all'autodromo internazionale di battipaglia con l'autoradio a manetta. Visto il primo gazebo e prospettandosi una giornata africana i nostri buttano giù due transenne e un cane maremmano ma riescono a posteggiare all'ombra. A quel punto scaricano le moto, tirano fuori la roba, si grattano i coglioni e vanno a cambiarsi.
Entrati nello spogliatoio si avvicina una zanzara con una 44 magnum che succhia litri 1,5 di sangue a testa. Primo collasso di riccardo. Stipati in tre tute di pelle sotto gradi 38 i nostri vanno a pagare i biglietti d'ingresso. Trovatosi di fronte allo scontrino, alessandro ricorda con commozione la nonna defunta, che gli ripeteva di non buttare soldi dietro alle motociclette ma darsi ad attività più redditizie come il contrabbado. Secondo collasso di Riccardo. Il cielo è perfettamente sereno, ventotto gradi temperatura dell'aria, trentanove gradi temperatura dell'asfalto, e per tutto il mattino hanno girato con i go kart emeriti cafoni che hanno lasciato sulla pista pezzi di gomma, gomma in pezzi, gomma e gomma, pezzi in pezzi. Terzo collasso di riccardo, che risolve il problema inettandosi direttamente in endovena la gatorade.
[Modificato da Rodion86 13/09/2006 0.26]