Fabrizio De Andrè secondo Morgan

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Petgirl
00venerdì 6 maggio 2005 22:59
Leggo da "Metro":

Da oggi nei negozi l'ultimo lavoro del cantautore, ex leader dei Bluvertigo

Dai Bluvertigo a De Andrè. Il percorso di Morgan è eclettico e sorprendente: la sua ultima avventura, da oggi nei negozi, è la rilettura di "Non all'amore non al denaro né al cielo"...



Insomma, la cover di un intero album. Mah! [SM=x520504]
coccolino +
00martedì 10 maggio 2005 18:58
Ma Morgan è quello di Ambra?
(Se è vero ho fatto proprio un collegamento intelligente). [SM=x520500]
pholas
00martedì 10 maggio 2005 20:15
Re:

Scritto da: coccolino + 10/05/2005 18.58
Ma Morgan è quello di Ambra?
(Se è vero ho fatto proprio un collegamento intelligente). [SM=x520500]



quello di asia argento [SM=x520487]
coccolino +
00martedì 10 maggio 2005 20:58
Re: Re:

Scritto da: pholas 10/05/2005 20.15


quello di asia argento [SM=x520487]


Ah, ecco... [SM=x520491]
DoctorStrange
00mercoledì 11 maggio 2005 00:50
Morgan dei Bluvertigo?
E chi è???[SM=x520569] [SM=x520513] [SM=x520517]
Tidus forever
00mercoledì 11 maggio 2005 11:05
Mi domando come non abbia scelto di fare una cover dei migliori brani di Mino Reitano [SM=x520505] [SM=x520487] [SM=x520499]
pholas
00giovedì 26 maggio 2005 19:37
Abbiamo frettolosomente archiviato questo topic, forse bollando , altrettanto frettolosamente, Morgan di "lesa maestà".
Non mi sarebbe mai venuto in mente di riaprirlo se , stavolta, il caso non ci ha avesse messo il classico zampino.

Una bella mattinata di sole pieno e al ritorno dal lavoro, verso le sette, decido di svegliare petgirl e di portarla a prendere un po' di sole. Sotto i cocenti raggi, provato dal tran-tran lavorativo di un intera notte sto per cedere al morfeo mentre Stefania armeggia con la radio contenuta nel suo cellulare ed alla fine, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi, mi appiccica l'auricolare all'orecchio e mi dice:"indovina un po' chi è?" Riconosco immmediatamente le parole e le note di "un giudice" di Faber ed anche la voce, insospettatamente calda e vellutata di un Morgan che non osa stravolgimenti. Alla fine del brano, pet lo ascoltava con l'altro auricolare, concordiamo per la bontà della cover , tanto buona da indurmi ad appropriarmi dell'intero lavoro ed ascoltarlo con calma.
Sorprendente.
Per chi ha ascoltato i blu vertigo ( più che la produzione solista di Morgan ) non può non rimenere impressionato dal rigoroso rispetto formale che Marco Castoldi mantiene in tutta la "rivisitazione" di "Non al denaro, ne all'amore , nè al cielo". Persino la voce, decisamente impostata, ricorda vagamente quella di faber quasi avesse deciso per un omaggio alla perfezione. Cadono i miei enormi pregiudizi su un personaggio che mi aveva più incuriosito per la sua tormentata storia con Asia Argento, quindi per puro gossip, che per le sue qualità interpretative. Mi riservo comunque di ascoltare più approfonditamente questo cd per una valutazione più consona, ma, per una volta, le mie impressioni su un'operazione di recupero pericolosissima, sono, incredibilmente, molto positive. [SM=g27811]

Nel frattempo vi propongo uno stralcio dell' intervista a Morgan trovata in rete sul sito della Sony.

"quote

Mi sono chiesto (supponendo fantasiosamente di esserne in grado): ‘se avessi scritto io oggi questo disco, come avrebbe reagito il mondo moderno?’ Difficilmente qualcuno me l’avrebbe permesso, credo. Comunque avrei incontrato mille ostacoli per pubblicarlo, perchè mi avrebbero detto: “non è commerciale”, “è intellettualoide”, “non arriva alla gente”, “è difficile”, “non ci sono i ‘singoli’”, “non è radiofonico”…
Eppure, forse per merito della grande forza comunicativa che da sempre conservano le canzoni di De Andrè, apprezzate trasversalmente dal pubblico, ho avuto il privilegio di affrontare e portare a termine questo progetto stravagante e paradossalmente inedito; la ri-costruzione di un disco già edito, un album veramente unico e speciale, un vero classico che, proprio perché non mio, potrei quasi considerare il migliore che ho fatto, oops, ri-fatto, volevo dire.

Le differenze:

De Andrè
durata complessiva: 31’15"
numero brani: 9

Morgan
durata complessiva: 43’22”
numero brani: 17 (Nelle canzoni-suite c’è un ID all’inizio di ogni sezione)

Alcuni interventi
[di seguito elencati gli elementi di novità –aggiuntivi rispetto agli arrangiamenti originali]

inizio: tema de ‘il suonatore Jones’ eseguito da clavicembalo, organo e quintetto d’archi

Dormono sulla collina: pianoforte, sintetizzatore Moog, coda finale e collegamento al brano successivo

Un matto: struttura inizio, ripetizione temi (riff), clarinetto, arrangiamento cori polifonici su quarta strofa, bisbiglio delle ‘voci in sordina’

Un giudice: (arrangiamento ampiamente rivisitato), batteria e Rhodes Piano Bass, ocarina solista sostituita con flauto a coulisse, tema eseguito ogni volta con diverso strumento e nel finale dalla somma di tutti, ripetizione temi e ripresa finale con coda

Un blasfemo: tempo allargato, tema strumentale duplicato con variazioni armoniche, verso conclusivo 3volte reiterato invece di 2 , nuovo finale

Un malato di cuore: tempo molto allargato, sostituzione della voce soprano con theremin, variazioni armoniche nel ponte e nella sezione strumentale arrangiamento libero su un tema tratto dall’inverno di Vivaldi, in origine accennato con chitarra

Un medico: pianoforte, clarinetto basso, sintetizzatori, mellotron, voci processate con effetti nel ponte, nella terza strofa il clavicembalo espone il tema regio dell’Arte della Fuga di J.S.Bach.

Un chimico: tempo allargato; piano elettrico, contrabbasso, chitarra elettrica; dopo la terza strofa inserto di sedici misure del celebre Canone di Pachelbel eseguite dal quintetto d’archi (O.S.), dopo un’improvvisazione strumentale la tonalità modula alzandosi di un tono e mezzo.

Un ottico: (suite composta di cinque sezioni denominate ‘clienti’) pianoforte e clarinetto, voce con megafono nella seconda strofa e nel finale, riff di ottoni riassegnato a moog+clarino+archi, rielaborazione delle voci dei clienti, improvvisazione ‘free-funk’ del gruppo ‘le sagome’ che si conclude con cluster politonale psichedelico

Il suonatore Jones: il flauto è sostituito dal violino (cfr E.L.Masters, ‘Fiddler Jones’), pianoforte, batteria e basso dalla terza strofa, voce soprano nel finale sostituita dal Theremin, il finale è ripetuto una volta in un crescendo con variazioni armoniche.

Concludono quattro note dal tema di ‘Dormono sulla collina’, nel segno della circolarità.

"unquote

Bravo Marco!![SM=x520499]
Petgirl
00giovedì 26 maggio 2005 22:47
Non mi riesce di essere così precisa come Phol, pertanto vado con le impressioni a pelle.
Premesso che:
- Faber è sempre Faber
- mai sentiti i Bluvertigo

... bello! Un disco senza stravolgimenti o pessime imitazioni, un disco attraente e soprattutto onesto.
Consiglio caldamente l'ascolto, senza pregiudizi[SM=x520488]
[SM=x520516]
mavala'
00venerdì 27 maggio 2005 14:52
Mi è capitato di sentire un brano trasmesso dalla radio mentre ero in un negozio e, pensate un po', avevo addirittura interrotto lo shopping per ascoltare!!!

Di norma non mi piacciono le cover o i rifacimenti in chiave più o meno moderna ma questa volta devo dire che quello che ho sentito è veramente bello.

simonphenom
00venerdì 27 maggio 2005 17:47
Re:

Scritto da: mavala' 27/05/2005 14.52
Mi è capitato di sentire un brano trasmesso dalla radio mentre ero in un negozio e, pensate un po', avevo addirittura interrotto lo shopping per ascoltare!!!

Di norma non mi piacciono le cover o i rifacimenti in chiave più o meno moderna ma questa volta devo dire che quello che ho sentito è veramente bello.




Bravo morgan....nei bluvertigo già lo apprezzavo e riproporre un artista come il grande faber non è affatto facile...certo...fabrizio è inimitabile ma di cover fatte male ne ho sentite...un plauso se lo merita tutto....[SM=x520565]
mavala'
00sabato 28 maggio 2005 12:21
sabato 5 giugno
Capisco che proporre una gita a Milano in questa stagione non è il massimo.
Propore poi come meta un cimitero, insomma...

Tuttavia, sabato 5 giugno, il cimitero Monumentale di Milano sarà protagonista di un'intera giornata dedicata all'arte e alla cultura, nell'ambito della manifestazione "Musei a cielo aperto", organizzata dal Comune di Milano.

La giornata offre visite guidate gratuite al cimitero (che, al di là delle comprensibili ritrosie che un simile luogo può generare, merita comunque), una mostra fotografica, un concerto gospel.

La cosa interessante è che, per chiudere, nel piazzale davanti al Famedio (dove riposano e sono ricordati personaggi che hanno fatto la storia di Milano e non solo: da Alessandro Manzoni, ad Arturo Toscanini, a Giorgio Gaber...), alle 20:30 ci sarà il concerto di Morgan, che presenta appunto "Non al denaro, non all'amore né al cielo".

La cornice merita. L'album pure.
E pare sia gratis...

[SM=x520488]

info QUI, nella sezione News

[Modificato da mavala' 28/05/2005 12.22]

coccolino +
00domenica 29 maggio 2005 11:15
Re: sabato 5 giugno

Scritto da: mavala' 28/05/2005 12.21

E pare sia gratis...

[Modificato da mavala' 28/05/2005 12.22]




[SM=x520493] [SM=x520495]
WebMichi
00domenica 29 maggio 2005 13:04
La curiosità è tanta, e metterò da parte pregiudizi di sorta per ascoltare un lavoro di cui mi hanno già parlato alcuni amici.

Credo che il caso di Faber sia qualcosa di particolarmente complesso da afrontare in una logica di rielaborazione o anche di semplice "cover"; l'elemento primo di riflessione è che nella grandezza del personaggio (per me il numero uno della musica italiana nel dopoguerra)la voce è un elemento fondamentale, e questa spesso è un biglietto che chi ascolta le sue canzoni proposte da altri spesso non vuole pagare.
L'evidenza della cosa si è per me riproposta recentemente con "creuza de ma": il concept dell'album non è di Fabrizio, che era un gestore delle genialità altrui non meno di Miles Davis, ma di Mauro Pagani.
Anni spesi dall'ex PFM in giro, vero e virtuale, per il mediterraneo a studiare musiche, tradizioni, strumenti, da integrare poi nel lavoro che conosciamo; Faber ne riconobbe in più riprese la straordinaria importanza del lavoro, che originariamente doveva essere a firma congiunta (come poi successe nuovamente con "Anime Salve" e Ivano Fossati, ma la casa discografica e il fratello fiscalista e manager erano scogli troppo ardui per la contitolarità del disco)e mise tre contributi fondamentali: i testi eccezionali, l'idea del dialetto genovese in luogo delle varie ipotesi di lingua avanzate per quei testi(l'esperanto sembrava ad un certo punto l'ipotesi più accreditata)ed infine la sua voce (il meglio del meglio abbia mai espresso nella sua vicenda artistica).

Bene, proprio quest'ultima, o meglio l'abitudine ad essa, rende ingiustamente difficile apprezzare la riproposizione "Creuza de Ma 2004) fatta l'estate scorsa da Pagani, che purtroppo non può competere vocalmente neppure in piccola parte con Faber, nonostante il disco in sé sia bellissimo, e non poteva essere diversamente visto che l'autore era lo stesso di vent'anni prima.

Detto questo, ascolterò il disco con un ulteriore timore: "Non al denaro..." resta il mio disco preferito di Faber, dopo "Creuza", ma con la diversità che rappresenta un lavoro interamente e riconoscibilmente suo: quando uscì, nel '71, le sue canzoni, la collaborazione della Nanda Pivano (imprescindibile l'intervista riportata nell'ultima di copertina del padellone), la stessa veste grafica furono combinazione pressochè perfetta non solo per la mia generazione.

Sperèmu ben...

pholas
00domenica 29 maggio 2005 19:54
Re:

Scritto da: WebMichi 29/05/2005 13.04
La curiosità è tanta, e metterò da parte pregiudizi di sorta per ascoltare un lavoro di cui mi hanno già parlato alcuni amici.





Tranqillo Michi questo di Morgan è un lavoro che si apprezza come il vino. Certo che non è superiore all'originale ( impossibile !!) ma, tra tantissimi pregiudizi e stroncature di chi ne parla senza averlo probabilmente ascoltato, merita di stare al fianco del celebrato progenitore. [SM=x520502]
EffeCi61
00mercoledì 31 agosto 2005 23:42

le mie impressioni su un'operazione di recupero pericolosissima, sono, incredibilmente, molto positive



Concordo, ha riproposto in maniera leale e rispettosa un disco intramontabile...

Prima dell'uscita ho vista l'intervista di Fabio Fazio a Morgan e Fernanda Pivano...
se non ricordo male Morgan ha precisato che lo scopo della faccenda era quello di riproporre un'opera che le generazioni più recenti non sempre conoscono (ahiloro...)
Ha infine sottolineato che il ricavato della vendita sarebbe stato interamente devoluto ad un'associazione benefica creata da Fabrizio e Dori...
Fatascalza
00venerdì 16 settembre 2005 21:35
Nell'ultimo concerto trasmesso dalla TV, dedicato a Faber, ho ascoltato Morgan in una canzone da lui "rivista" di De Andrè ... non mi è piaciuto per nulla.


EffeCi61
00venerdì 16 settembre 2005 23:34
L'ho visto anch'io quel brano in TV e concordo...niente de che...
ma il disco effettivamente merita...
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