Brucia fuoco degli Dei. Brucia! Capitolo 1°

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trueyoghi
00lunedì 8 settembre 2003 13:57
Cap.1 - L’isola dei guerrieri
Sperduta nel mare dell’ovest, lontana dalle rotte commerciali dei grandi imperi vi è un isola, chi la abita da sempre la chiama “Emie Valad” (dove camminano i figli degli Dei). Essa è stata per secoli abbastanza remota da venire ignorata dagli sguardi del mondo ma non abbastanza per sfuggire all’occhio del destino.
I nativi da che se ne abbia memoria combattono un eterna guerra senza vincitori, una faida tra famiglie e fazioni che non conosce tregua, la posta in gioco è alta: il fuoco degli dei, una misteriosa reliquia nascosta in un luogo misterioso che farebbe divenire chi la possiede un guerriero invincibile. Per secoli i discendenti delle famiglie in guerra hanno combattuto l’un l’altro, da costa a costa con la convinzione che chi possedesse l’intera isola potesse avere il mistico fuoco finchè una legione di conquistatori sbarcò sull’isola.
Si è persa la memoria di come arrivarono o di come avessero saputo della reliquia ma tutti si ricordarono di quando arrivarono. I superstiti dei loro primi attacchi li descrissero organizzati come formiche ed inaspettati come l’artiglio di un lupo. I conquistatori portarono con se nuovi modi di combattere e tattiche che gli isolani non avevano mai visto e fu così che in breve tempo ebbero l’intero sud dell’isola. Alcune fazioni decisero di allearsi per contrastare l’invasore e nacque un forte asse tra i meglio organizzati delle città di pianura e gli intrepidi guerrieri delle montagne del centro che iniziarono a contenere l’avanzata dei conquistatori, ma per ogni fazione che si alleava un'altra sceglieva di combattere da sola seguendo strategie politiche ma soprattutto inseguendo profezie e credenze religiose: ci fu chi si proclamò guardiano dell’isola altri innalzarono icone sacre e la guerra proruppe traboccò come un fiume in piena sommergendo tutti, non avendo pietà di case famiglie e legami di sangue. Per cinque lunghi anni non ci fu tregua ne pietà per nessuno solo morte e sterminio, così senza che nessuno se ne accorgesse, il caos era sceso in guerra con le sue legioni: confusione, insicurezza, paura e dolore.
Prima caddero le alleanze, poi si sfaldarono gli eserciti, per ultimo cedettero anche gli ideali.
Sull’isola nessuno ricordava chi era amico e nessuno potè mai proclamarsi vincitore.
Nessun sacerdote vide mai il fuoco.
Nessun saggio ebbe visioni del fuoco.
Nessun uomo si vantò mai di esservi giunto vicino.
Così chi era sopravvissuto alla lunga guerra iniziò a cercare la pace, trovandola agognata e sperata da tutti.
Sull’isola per la prima volta esplose, violenta ed inaspettata come un tuono in un giorno sereno, la pace. Gli uomini ripresero a coltivare la terra, ormai logorata da tanto sangue e nacquero nuovi insediamenti, costruiti fianco a fianco da chi fino a poco prima si combatteva, ormai senza più scopo.

...continua...

Yoghi
Vilbrand
00mercoledì 5 novembre 2003 13:47
[SM=g27811] ok, letto.. prossimo..
Drorn
00sabato 8 novembre 2003 09:33
Ok andiamo al 2°![SM=g27811]
Mc Pav
00giovedì 25 novembre 2004 15:49
[SM=x115999]
Ci sono molti nuovi "soldatini" che non ci conoscono....... e ora che incomincino a temerci

Chiedo venia ai moderatori, ma non è [SM=x116001]
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