All'alba vincerò!... o forse al tramonto?!?

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Maxi_78
00venerdì 10 luglio 2015 12:55
Mi era già capitato di parlarne sul forum in un'altra occasione: il gusto particolare che ha intraprendere una pedalata in bici non “circolare”, avendo la possibilità di porre come traguardo non il punto di partenza ma una destinazione diversa che dia al giro il sapore del “viaggio”. [SM=g28002]

Certo, per noi cicloamatori questa possibilità si realizza difficilmente, e così una breve vacanza della mia fidanzata Alice, ospite di un'amica in Toscana, è un'occasione imperdibile per trovare l'indispensabile “passaggio” per il ritorno a casa! [SM=g28004]

Un'occasione speciale merita un percorso all'altezza, e la prima idea a stuzzicarmi è quella di percorrere, in senso inverso, il giro che con la compagnia di Elena avevo affrontato in notturna poco più di un anno fa. Da ciclista ligure - mi vergogno a dirlo [SM=g27995] - è stata quella l'unica occasione in cui le mie ruote hanno “incrociato” la spettacolare statale delle 5 Terre, e percorrendo la strada in senso inverso potrei oltretutto aggiungere qualche salita... al palmarès! [SM=g27986]

Studia che ti studia, però, l'idea comincia a cambiare. Tutto sommato le 5 Terre sono una meta “a portata di mano” che con relativa semplicità potrei affrontare anche in un altro momento, così quando parto al mattino l'itinerario è cambiato, e punto a Levante con un altro obiettivo. [SM=g27989]

I km che mi aspettano sono parecchi, e il caldo di questo inizio di luglio mi lascia qualche perplessità. Dopo alcuni giorni di clima africano, però, le previsioni sembrano concedere una giornata meno “severa”, e quando parto al mattino ho il piacere di trovare il cielo velato ma soprattutto una bella arietta... anzi... brezza... o piuttosto... VENTO! [SM=g27996] che soffia da sud-est. Perfetto, direi. Mi sto muovendo proprio verso sud... e verso est... meglio di così! [SM=g27996] [SM=g27996] [SM=g27996]

In realtà però, anche se in riviera il vento darà qualche problema, il clima mi sarà amico, e le nuvole che fino al tardo pomeriggio andranno qua e là a nascondere il sole si riveleranno delle preziose alleate contro la calura! [SM=g28002]

Parto con tutta calma verso le nove e, con molta tranquillità, affronto i saliscendi dell'Aurelia. Ruta, Madonna delle Grazie: non ci si stanca mai di dirlo, in Liguria non ci si annoia mai, e arrivare a Chiavari via-mare vuol già dire mettere in carniere 700 metri di dislivello! [SM=g27991]


In arrivo a Sestri Levante... la fotocamera del cellulare fa quello che può e il fotografo... non aiuta!



Dopo Sestri Levante, imbocco la dolce salita del Colle di Velva, ma poco prima della cima proseguo deviando verso il Valico della Mola, che in passato avevo affrontato solo in senso contrario.


Cosa si può incontrare in cima al Valico della Mola? Ma una mola, ovviamente. Anzi... due!



La salita a Velva e poi al Valico della Mola corre quasi parallela all'Aurelia, alla quale ci si può ricongiungere poco dopo Carro per riportarsi sul mare, ma per oggi ho scelto un obiettivo più insolito, che difficilmente raggiungerei altrimenti partendo da casa. Così, dopo una breve ma divertente discesa, proseguo verso Sesta Godano, per affrontare il Passo del Rastrello. [SM=g27989] [SM=g27989] [SM=g27989]

La salita non scherza, è discontinua, ma quando sale raggiunge anche l'11%, [SM=g27991] e soprattutto nei primi chilometri risulta abbastanza impegnativa. Le nuvole mi fanno ancora compagnia, ma nonostante questo la temperatura, anche a 800 metri, non scende sotto i 30 gradi. Solo nell'ultimo tratto più esposto, una volta guadagnati i prati presenti sulla cima a più di 1000 metri, il clima si fa più gradevole, e in cima per una breve sosta-panino mi godo qualche minuto di aria finalmente più fresca e rigenerante! [SM=g27985]


In cima al valico, il confine tra Liguria e Toscana. Sto per iniziare la discesa in Lunigiana.



Divertente la lunga discesa, mai ripida e con molte curve da disegnare in cui, pedalando, si mantiene una buona velocità, e decisamente provvidenziale la fresca fontana nel piccolo abitato di Noce. Non ci sarà il sole ma il caldo non manca, e lo sguardo del vecchietto che mi osserva bere avidamente la dice tutta su quanto il giro di oggi... me lo stia letteralmente sudando!!! [SM=g27986] [SM=g27986] [SM=g27986]

A Pontremoli le difficoltà di giornata sono finite, o forse... iniziate! Intendiamoci, vado piano dappertutto, ma se dovessi dire proprio doti da passista non me le sento, e da qui in poi invece si tratterà di menare ben bene sui pedali, prima perdendo quota dolcemente lungo la statale della Cisa e poi in pianura, per le strade della Versilia.
Questo tratto che, devo dire la verità, non sapevo come avrei digerito, scorre invece molto bene. Fin qui ho mantenuto un passo discreto, ma molto al risparmio. Mi sento ancora così abbastanza in forze e, con buona lena, mi dirigo verso il mare guadagnando qualcosa sulla tabella di marcia. [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

Arrivato a Sarzana, un'occhiata all'orologio mi fa optare per il “piano B”. [SM=g27989] Ho ancora tempo sull'orario di arrivo previsto delle 19:30, e così invece di puntare direttamente a Marinella di Sarzana imbocco la deviazione verso Lerici, per aggiungere alle fatiche anche la salita di Montemarcello. Sosta al bar poco prima della salita e messaggio ad Alice, che mi informa di essersi messa in viaggio con una mezz'oretta di anticipo. Poco male. A dire il vero da qui in poi ho fatto un conto dei km abbastanza... “a spanne”! ma se l'esperienza non mi inganna, dovrei proprio avere quella mezz'ora di buono che mi consentirà di arrivare con precisione all'appuntamento! [SM=g27988]

Lascio alla mia destra il bellissimo Golfo dei Poeti, ma il tempo di una foto... non c'è!!! e con le chiacchiere di un ciclista toscano incontrato lungo la strada anche questa salita passa abbastanza dolcemente. In discesa verso Bocca di Magra, ammiro le Alpi Apuane sullo sfondo e la Foce del Magra davanti a me, un altro panorama davvero di rara bellezza.

Il lungomare potrebbe essere a questo punto una sfida divertente: praticamente un lungo e ininterrotto rettilineo su cui pensare solo a fare velocità. [SM=g27985] Certo... a patto però di fare i conti con semafori e popolazione vacanziera! [SM=g27993] Bene, sappiate che lungo le strade della Versilia il passatempo preferito è attraversare la strada, e ogni 500 metri troverete un semaforo, rigorosamente rosso, a interrompere il ritmo di pedalata. [SM=g27996] [SM=g27996] [SM=g27996]
Dopo circa 200 km nelle gambe questa serie di semafori, è il caso di dirlo, rompe decisamente... il ritmo! [SM=g27986] rendendo un po' più faticosa la marcia ormai quasi conclusa verso l'obiettivo.

Ecco, appunto, l'obiettivo. Inizialmente ero d'accordo con Alice che, sentendoci per telefono, avremmo concordato dove effettuare “il recupero”: da Massa in poi ogni posto andava bene. Studiando la cartina, però, mi sono accorto che in realtà potevo puntare a una meta più significativa, e così, da musicista, ho fissato il traguardo a Torre del Lago Puccini [SM=g27998] ... quale migliore occasione per una visita al maestro e al suo angolo di Paradiso, [SM=g27998] in cui aveva deciso di stabilirsi per far nascere i suoi più grandi capolavori? [SM=g27998] [SM=g27998] [SM=g27998]

Un ultimo imprevisto nei pressi di Viareggio, dove seguendo un po' distrattamente un'indicazione stradale mi stacco dal lungomare ritrovandomi a percorrere alcuni chilometri sull'Aurelia. [SM=g27996] Certo, nessun problema, se non per il fatto che in questo tratto di Toscana l'Aurelia sia praticamente una superstrada a due corsie su cui il traffico non segue un'andatura propriamente “controllata”. [SM=g27993] [SM=g27996]
Un piccolo appunto su cui eventualmente discutere sul forum. Quanto sarebbe importante una segnaletica adeguata, che possa mettere in guardia i ciclisti dalle strade percorribili, ma non per questo consigliabili alle nostre “specialissime”? Anche questa sarebbe cultura ciclistica, che potrebbe evitare situazioni davvero pericolose con una piccola attenzione in più per noi utenti deboli della strada. [SM=g27996]

Beh, è l'occasione per ritrovare un po' delle forze che pensavo di avere esaurito – ah, cosa non fa l'adrenalina!!! - per togliermi alla svelta da questo pasticcio, e in pochi chilometri sono a destinazione raggiungendo in perfetto orario il lungo viale alberato che termina sulle rive del Lago di Massaciuccoli, proprio in fronte a Villa Puccini. [SM=g28002] [SM=g28002] [SM=g28002]

A cospetto del Maestro, testimone del mio arrivo a Torre del Lago Puccini:


Questione di minuti, e anche Alice è con me a festeggiare questa bella giornata di bicicletta. Missione compiuta e una bella soddisfazione ritrovarsi insieme, da appassionati della lirica, in uno dei posti più significativi della musica mondiale! [SM=g27998]

Tempo di cambiarsi e prepararsi alla partenza e siamo seduti... a un tavolo del ristorante per una bella cena a base di pesce! [SM=g27990]
Beh, non so se la frittura di totani sia presente nel manuale alimentare del diligente ciclista, però convinto di essermela meritata... [SM=g27986] me la mangio lo stesso! [SM=g27987] Dopotutto sotto lo sguardo vigile del Maestro non ci si può limitare a un piattino di riso in bianco. È ben risaputo quanto lui stesso fosse un buongustaio, e essendo stasera ospiti proprio a casa sua... non si può certo essere da meno! [SM=g27989] [SM=g27989] [SM=g27989]

Concludo così la mia giornata dopo più di 9 ore di pedalata, nelle quali ho percorso 221 km e 2900 metri di dislivello a circa 24 km di media... Non male come risultato, per un giro che diventa il più lungo mai percorso escludendo le 2 Monte Grappa Challenge [SM=g27998] che però... fanno storia a sé! [SM=g27988] [SM=g27988] [SM=g27988]

Insomma, una giornata da incorniciare, [SM=g28002] faticosa ma divertente al tempo stesso [SM=g28002] , con un enorme grazie ad Alice, che non solo ha accettato di seguire l'idea un po' strampalata che le ho proposto, ma che mi ha anche incoraggiato nell'attuazione di questa bella piccola avventura! [SM=g27985]

...e grazie anche a chi ha avuto la pazienza di leggere fino in fondo, malgrado come già altre volte mi sia dilungato oltremisura! [SM=g27995] Ultimamente sto pedalando un po' meno del solito, e anche se su queste pagine ci si “racconta” più di rado rispetto a una volta, questa mi è sembrata una buona occasione per salutare gli amici del forum, condividendo con voi la mia piccola “impresa” personale! [SM=g27985] [SM=g27985] [SM=g27985]
MirkoBL
00venerdì 10 luglio 2015 15:58
Ogni tanto qualcun altro racconta ancora delle sue avventure.
Bel giro, mi immagino il caldo (visto quello che ho sofferto domenica scorsa su Giovo e Pennes) e il traffico.

Per quanto riguarda la segnaletica, mi trovi perfettamente d'accordo.

Per quanto riguarda i totani fritti, sono assolutamente consigliabili, un solo piatto non era sufficiente, avresti dovuto prendertene due! [SM=g27987]
grigua
00venerdì 10 luglio 2015 22:57

Gran bella sorpresa trovare e leggere questo tuo racconto oggi!
Allora qualche "giretto" te lo fai anche tu, bene, bene, temevo che il "celeste" della tua Bianchi potesse prima o poi confondersi col... verde muffa [SM=g27997]

Che dire del giro? Il fascino particolare della "traversata", che come ben sai condivido pienamente con te, strade che ho percorso e conosco bene, le ore trascorse pedalando con paesaggi, profumi, sensazioni che si avvicendano e perfino il... giusto premio di fine giornata a suon di frittura [SM=g27990], raccontati col tuo solito brio.... Tutto bello! [SM=g28002]

Cerca di non sparire di nuovo però!

Ciao!

pierole1
00sabato 11 luglio 2015 23:01
E bravo Maxi. [SM=g27985]
Bella avventura ciclomusicalsentimentale. [SM=g28002]
Certo che con Alice era più consigliabile un tour verdiano con un categorico rendez-vous "dalle due alle tre". [SM=g27988]
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