16 maggio: il testo del DDL di riforma forense.

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Luigi Levita
00martedì 8 aprile 2003 07:32
Vi riporto il link al testo del progetto di riforma dell'avvocatura:


http://www.altalex.it/index.php?idnot=5887&PHPSESSID=f219f0bf3003046cbfb1427db3c3e860


Come previsto, per i diplomati SSPL è garantito un esame facilitato con esenzione dalla prova preliminare, una sola prova scritta e orali.


Buona lettura!
Roberto Muzi
00martedì 8 aprile 2003 22:04
In riferimento alla proposta del CNF, penso l'unica proposta valida e con un minimo di prospettiva riguardante le SSPLE, credo sia assolutamente dannosa la manifestazione organizzata dall'ANPA (a proposito ma Focosi con chi sta, con i praticanti oppure con gli specializzandi?).
Perchè prendersela con il CNF che è l'unico organo che sta prendendo in seria considerazione le sorti della Scuola?
Forse perchè si vogliono ridurre il numero di ore a disposizione per le prove da 8 a 5? Forse perchè non si potranno più usare i codici commentati? Francamente organizzare una manifestazione davanti Montecitorio per questi motivi credo sia un po' eccessivo. Io credo che dietro ci sia la volontà di affossare da parte dell'ANPA il progetto del CNF diretto ad eliminare il fenomeno del turismo forense, fenomeno che probabilmento fa comodo a molti dentro l'ANPA.
E probabilmente c'è chi, dietro questo fine, è disposto a giocarsi anche le proposte relative alla Scuola.
Tu Luigi che ne pensi, vale la pena affossare e scagliarsi contro un progetto che cerca di affrontare seriamente il riconoscimento della Scuola? Oppure si può affossare, tanto l'importante è alla fine riuscire ad andare a sostenere l'esame nelle sedi più accessibili?
Mi piacerebbe sapere un'opinione da te che ti stai tanto impegnando per le sorti della Scuola di Specializzazione.
Grazie
Roberto Muzi, SSPLE Università degli Studi di Perugia
Luigi Levita
00martedì 8 aprile 2003 23:49
?
Ciao Roberto

vero è che il CNF, stavolta, deve prenderci in considerazione. Ma secondo me lo fa solo perché vi è costretto... ed al fine - ignobile - di costruire un sistema di scuole forensi con cospicue rette da versare, sulla falsariga di quelle delle SSPL...

Rispondo al tuo quesito con un dato di fatto: quando noi specializzandi ci incontrammo per la prima volta a Roma nel luglio 2002 (ed il tuo collega di perugia Mazziotti può confermartelo), le trattative per istituire una associazione sotto l'egida dell'ANPA si bloccarono nel momento in cui il Presidente ANPA si ostinava a portare avanti la proposta del suo movimento: abilitazione diretta dopo sei anni di pratica, SENZA ESAME DI STATO.

Ho detto tutto.


Stammi bene!
MarioXX
00domenica 13 aprile 2003 13:31
premesso che non sono ancora laureato, quindi non sono esperto di pratica forense... ma qualcuno mi puo speigare che cosa significa il divieto di rilasciare un secondo certificato di compiuta pratica?
in quali casi serve, adesso? e, se passa questo divieto, quali sono le conseguenze?

grazie.

Mario

Giuliana Astarita
00venerdì 18 aprile 2003 15:44
Riforma urgente esame avvocati
Caro Luigi e carissimo Roberto, frequento il II anno della SSPL di Perugia e necessito di un chiarimento, proprio in ragione dell'imminente manifestazione dell'Anpa a Roma.
Per quanto discutibile non c'è dubbio che la proposta del CNF presenti prospettive per gli specializzandi, ma quali?
Mi sembra di aver capito che gli interventi urgenti da attuarsi con decreto legge non riguardino la formazione forense e l'esame di accesso nel suo complesso, ma siano semplicemente diretti ad incidere, già dalla prossima sessione di esami, sull'esame di abilitazione senza prevedere alcun binario preferenziale per gli specializzati.
Gli interventi sarebbero limitati ad eliminare il c.d. turismo forense, a ridurre la durata dell prove da 8 a 5 ore senza l'ausilio di codici commentati con giurisprudenza ed a creare una sorta di lotteria per le commissioni di esame, onde evitare lo squilibrio tra le sedi e le "raccomandazioni", con costi a carico degli esaminandi per gli spospamenti di sede.
Il 3 e 4 maggio ci sarà ad Arezzo un incontro con il CNF a cui mi auguro di poter partecipare. Certo è che se l'aria è la stessa che ho respirato a Bari il 14 e 15 febbraio scorso, ho l'impressione che alcun vantaggio si prospetta per gli specializzati del 2003 che a dicembre dovranno sostenere l'esame di abilitazione.
In sostanza temo che l'urgenza riguardi solo l'esame in quanto tale, mentre per la riforma "seria" dovrà aspettarsi ancora un pò, finchè le scuole forensi degli ordini non siano in grado, almeno sulla carta, di competere con le sspl (e non ho idea del tempo che ci vorrà, considerando che queste scuole in media funzionano da oltre 10 anni), perchè l'avvocatura non può essere defraudata della formazione, come ho sentito ripetere da diversi illustri oratori a Bari.
Mi auguro di aver capito male, ma in caso contrario ritengo doveroso andare a manifestare a Roma, anche se la manifestazione è stata indetta dall'Anpa. Interventi urgenti di questa natura, chiaramente andrebbero a tagliare le gambe ad una marea di tradizionali praticanti, ma serebbe veramente una presa in giro per i primi specializzati che non solo hanno sostenuto costi ingenti per frequentare le sspl, ma hanno sostenuto e stanno sostenendo una mole di lavoro che non ha prezzo.
Purtroppo non sono riuscita a trovare il disegno di decreto legge che l'ufficio legislativo del CNF sta per presentare al Ministro, pertano spero che Luigi possa darmi chiarimenti in merito ai punti della prossima riforma.
Un caro saluto e buona Pasqua.
Giuliana
Gabriele Focosi
00venerdì 18 aprile 2003 22:15
manifestazione del 10 maggio
L'Associazione Nazionale Specializzandi parteciperà alla manifestazione del 10 maggio in Piazza Montecitorio, nella piena convinzione che le soluzioni tampone, che stanno per essere emanate a giorni con decreto legge dal ministro della giustizia su proposta del CNF, siano fortemente lesive dei diritti degli specializzandi/specializzati, che dopo 2 anni di Scuola si troveranno a sostenere un esame di abilitazione ancor più difficile degli anni scorsi per non dire assurdo nell'illogicità dell'estrazione della sede con trasferta a carico del candidato e del divieto dell'uso dei codici commentati.

Gabriele Focosi
Presidente dell'Associazione Nazionale Specializzandi
http://www.sspl.italex.net
Roberto Muzi
00sabato 19 aprile 2003 01:29
Carissimo Dott. Focosi, secondo lei la violazione dei diritti degli specializzandi/specializzati riguarderebbero l'uso dei codici commentati, la difficoltà dell'esame (probabilmente legata al fatto che viene impedito di andare in Calabria a sostenere l'esame)e le commissioni tirate a sorte?
Non sarà che, al contrario di quanto da lei sostenuto, i diritti degli specializzandi/specializzati riguardano il riconoscimento del titolo e la sua valorizzazione?
E a tale proposito, insisto, vorrei sapere se in giro c'è, oltre a quella fatta dal CNF, una proposta di riforma seria (non considero seria la proposta di riconoscere il diploma di specializzazione come titolo per l'accesso alla professione) riguardante le SSPLE?
E visto che è l'unica..... è ovvio che va affossata così non ci sarà più niente, con buona pace di chi vuole evitare di fare l'esame di abilitazione forense nel proprio distretto per trasferirsi nelle sedi "a promozione automatica".
Giuliana Astarita
00sabato 19 aprile 2003 14:42
Riforma e manifestazione
Allora non avevo capito male.
Caro Roberto mi dispiace ma non condivido le tue contestazioni in merito alla manifestazione dell'Anpa e spero di poter parlare presto con te, magari personalmente visto che frequenti la sspl di Perugia.
Non si possono banalizzare le ragioni che hanno spinto l'Anpa ad indire una manifestazione nazionale al fatto che non vorrebbe un esame più difficile o che verrebbe eliminata una patologia del sistema di accesso alla professione, ovvero il turismo forense, che l'Anpa ha sempre denunciato e contestato.
Premetto, non sono iscritta all'Anpa e molte cose non le condivido, ma se vogliamo parlare degli interessi degli specializzati prossimi e futuri, la proposta del Cnf è a mio avviso scandalosa.
Non voglio entrare nel merito della proposta del Cnf elaborata a dicembre ed in fase di definizione visto il prossimo incontro di Arezzo, ma un provvedimento - tampone oggi obbligherebbe i primi specializzati a non beneficiare di nulla ed a ritrovarsi con un sistema di accesso che in alcun modo risolve la selezione degli aspiranti avvocati ancorata a criteri meritocratici.
Osservazione ulteriore,il danno non è solo per gli specializzandi iscritti al II anno che sosterranno l'esame a dicembre, ma anche per quelli del I e per i futuri laureati che si iscriveranno alle sspl. Le riforme tampone in Italia non sono state mai transitorie e considerando che il Cnf intende rinviare la riforma organica della formazione e dell'accesso finchè le proprie strutture formative non siano competitive sul mercato, ritengo che il nuovo sistema di accesso resterà immutato per diverso tempo, con buona pace per le sspl destinate a morire, volontà peraltro dichiarata dall'avvocatura.
Alcuni colleghi hanno sostenuto che magari in questa fase e con questo nuovo sistema di accesso, gli specializzati potrebbero comunque nei fatti beneficiarne perchè le commissioni potrebbero tenere in debita considerazione la formazione biennale ricevuta.
Penso sia una vera utopia. Le tasse sono state pagate all'Universtià e non agli ordini, inoltre gli avvocati sanno che queste scuole non hanno funzionato bene e volendo favorire qualcuno, al massimo sosterranno i discenti delle scuole forensi.
Sono perfettamente consapevole che è nostro interesse favorire riforme fattibili che riconoscano un minimo alla specializzazione, ma quello che si sta prospettando nell'immediato non è nulla, sono solo ulteriori danni a carico soprattutto degli specializzati che per seguire le scuole magari hanno dovuto mettere da parte la pratica, hanno pagato in media € 2000 quando potevano pagarne € 250 frequentando le scuole forensi e hanno sostenuto un carico di lavoro superiore rispetto ai praticanti tradizionali.
Spero comunque di poter parlare con te di persona. Se frequenti il II anno devi scusarmi ma non ti ho individuato. Se invece frequenti il I sarei lieta di conoscerti.
A presto e buona Pasqua. Giuliana
Roberto Muzi
00lunedì 21 aprile 2003 15:06
Cara Giuliana,
mi auguro anche io di poter parlare di persona con te in facoltà.
Posso anche essere d'accordo con le considerazioni che hai fatto te. Quello però che non capisco è: la manifestazione dell'ANPA ha ad oggetto le rivendicazioni che tu hai esposto in modo preciso ed esaustivo? A me pare proprio di no!!!!
Per me, lo ripeto, la manifestazione dell'ANPA non centra nulla con le rivendicazioni degli specializzandi, quello che chiede l'ANPA è molto distante dalle preoccupazioni da te esposte, l'unico punto in comune è dato dalla provenienza della proposta dal CNF, nulla di più.
Un saluto
Roberto Muzi
Giuliana
00martedì 22 aprile 2003 12:15
Caro Roberto,
sicuramente c'è la necessità di distinguersi dalle proposte fatte dall'ANPA ma ripeto, approfittiamo dell'occasione per tentare di bloccare la prossima riforma stralcio. Sai che personalmente mi sto dando da fare perchè le ragioni degli specilizzandi siano prese in considerazione, ma i tempi si sono mostrati lunghi. L'incontro che stiamo tentando di organizzare presso il CNSU forse si ridurrà ad un'audizione verso la metà di maggio e non so neanche quanto l'Università riesca ad ottenere da Castelli. Gli avvocati contano tantissimo e loro dichiarato interesse è impedire l'accesso delle nuove leve.
Approfittiamo dell'occasione e tentiamo di arginare i danni.
Magari potremmo incontrarci questa settimana, abbiamo lezione giovedì.Un caro saluto, Giuliana.
Luigi Levita
00martedì 6 maggio 2003 18:06
IL PROCLAMA DI AREZZO SULLA RIFORMA
Vi riporto il resoconto di "Diritto e Giustizia" di oggi sul convegno di Arezzo del CNF e sulla imminente riforma dell'avvocatura.



Speriamo che rivedano le posizioni su noi specializzati!





Il governo esaminerà in settimana la proposta di decreto legge per la
riforma "urgente" degli esami forensi. E l'avvocatura, in extremis, riesce
ad approvare un proposta unitaria.
Il progetto di Dl elaborato dall'ufficio legislativo di via Arenula,
recependo in parte le proposte del Consiglio nazionale forense, sarà
discusso al prossimo preconsiglio dei Ministri, in programma giovedì 8
maggio, per andare in Consiglio per l'approvazione definitiva in una delle
sedute successive.
"Pressati" dalla scadenza imminente gli avvocati, in convegno sabato scorso
ad Arezzo su invito del Cnf, hanno varato un documento che mette d'accordo
tutti. O almeno così pare. All'indomani dell'incontro di Arezzo al quale
hanno partecipato l'Organismo unitario dell'avvocatura, le principali
associazioni forensi e circa cinquanta consigli dell'Ordine, i molti
presidenti del frastagliato universo rappresentativo degli avvocati, usano
la stessa espressione: "è stato un successo".
Il più soddisfatto è il presidente del Cnf, Remo Danovi (la cui relazione
all'incontro di Arezzo è integralmente leggibile tra i documenti
correlati): "per essere pervenuti ad una proposta di larga condivisione che
il Cnf metterà a punto tenendo conto di tutti i contributi riassunti nel
documento conclusivo". Soddisfazione anche da parte dell'Oua e dell'Aiga,
che ritengono che il documento finale rispecchi le rispettive proposte di
mediazione.
I giovani avvocati rivendicano la primogenitura di molte richieste
accolte come l'incompatibilità tra commissari d'esami e consiglieri
dell'ordine ma soprattutto di avere ottenuto che "il provvedimento
d'urgenza ministeriale di imminente uscita non assuma una funzione tampone
ma sia anticipatorio della più ampia riforma della formazione forense".
In effetti, il timore era quello dell'ennesimo nulla di fatto condito da
accuse reciproche che spesso hanno caratterizzato i momenti decisionali
dell'avvocatura. E invece, non solo questa volta non c'è stata la rissa,
l'unica "macchia" sul documento finale (leggibile integralmente tra i
correlati) sono le "riserve" espresse su alcuni punti specifici da singoli
ordini e in un caso il divieto di utilizzo dei codici commentati dalle
associazioni e dall'Oua. Insomma: un successo!
Eppure, sull'interpretazione del documento approvato, a distanza di 48ore
le opinioni sono tutt'altro che concordanti. Il testo è scisso logicamente
in due parti: la prima dedicata alla riforma organica da fare per legge
ordinaria, e la seconda per le modifiche urgenti che saranno approvate
prossimamente dal governo.
La riforma organica. Sull'auspicata riscrittura di tutto il sistema della
formazione e dell'accesso, nel documento si dice che gli avvocati
"convengono di condividere il senso generale e gli obiettivi della proposta
formulata dal Cnf". E invitano la massima istituzione forense "a tener
conto dei contributi pervenuti per razionalizzare il sistema [...] per
pervenire così ad una formulazione largamente condivisa".
Il Cnf interpreta queste parole come un "via libera" e che, come scritto
del documento e ribadito da Danovi, "terrà conto di tutte le indicazioni
pervenute", ma approverà il progetto finale in solitudine, forse già alla
prossima riunione del Consiglio, in programma a fine maggio. E sul punto
qualificante della bozza di riforma già elaborata a dicembre in prima
stesura a dicembre dello scorso anno (vedi in arretrati del 27 febbraio
2003): il doppio canale d'accesso scuole e pratica con esame facilitato
per i diplomati delle scuole, viene sottolineato come dal documento non
emerga alcuna bocciatura.
Non è però l'unica lettura che circola. C'è chi ritiene, infatti, come
Michelina Grillo, segretario generale dell'Associazione nazionale forense,
che "la consultazione dev'essere effettiva e deve continuare. Ad ottobre
c'è il Congresso a Palermo che si occuperà di questi temi, quella è la sede
nella quale dovrebbe essere varata la proposta di riforma". Grillo fa anche
notare che bisognerebbe seguire le linee tracciate dalla "bozza Vietti" di
riforma delle professioni: "sarebbe assurdo non tenere conto di una norma
generale rispetto alla quale la nostra non potrebbe che essere emanazione".
Sulla mancata bocciatura del cosiddetto sistema duale scuole e
pratica Grillo ritiene che sul punto il documento sia equivoco: "la
bocciatura c'è stata e sonora da parte della stragrande maggioranza degli
intervenuti. La condivisione di cui si parla è solo sulla volontà di
affrontare il problema non certo sul meccanismo premiale per chi frequenta
le scuole".
Sul punto, insiste anche il presidente dell'Oua, Silvano Berti: "è emerso
chiaramente che la formazione, in linea di principio, dev'essere esclusiva
dell'avvocatura. Ma soprattutto quello che non va è il metodo annunciato
per il futuro: il senso di un'assemblea così partecipata come quella di
Arezzo non può che essere quello di procedere ad una proposta elaborata in
comune da tutta l'avvocatura. Che senso ha aver cercato una mediazione sei
poi il Cnf va avanti da solo con la sua proposta, magari ribadendo
posizioni sulle quali non ha incontrato il consenso ".
Il Decreto legge. In settimana, Danovi (Cnf), Berti (Oua) e De Tilla (Cassa
forense) dovrebbero andare insieme da Castelli per esporre il punto di
vista dell'avvocatura. E al Guardasigilli diranno che l'idea delle
commissioni itineranti agli avvocati non piace propria. Al Cnf ne
disconoscono la paternità: " è solo una proposta del ministero sulla quale
non abbiamo dissentito". Il Consiglio nazionale prende atto dell'opinione
diffusa e non difenderà certo la proposta. Avendo peraltro incassato il
consenso su una procedura molto diversa nella forma ma solo parzialmente
nella sostanza: "la correzione dei compiti scritti sottratta al principio
della territorialità". Gli elaborati dei candidati di Bari, ad esempio,
verranno corretti a Genova, mentre gli orali verranno comunque effettuati
dalla commissione locale. Per gli orali, tutto come prima, per gli
scritti dove avviene il grosso della selezione viaggeranno i compiti e
non i commissari. Oltre naturalmente all'accordo sulle norme contro il
turismo forense (vedi in arretrati del 29 marzo e del 15 aprile).
Nettamente contrari al decreto legge i praticanti e giovani avvocati
dell'Anpa che confermano la manifestazione di protesta già convocata a
Roma, davanti la Camera dei Deputati, sabato prossimo.





That's it!


Luigi Levita
Luigi Levita
00venerdì 9 maggio 2003 11:06
Ecco l'ODG del CdM di oggi 9 maggio!
Il Consiglio dei Ministri è convocato venerdì 9 maggio 2003, alle ore 13,00 a Palazzo Chigi, per l'esame del seguente ordine del giorno:

- decreto-legge recante modifiche urgenti alla disciplina degli esami di avvocato (PRESIDENZA-GIUSTIZIA);

- decreto legge concernente disposizioni urgenti relative alla sindrome respiratoria acuta grave ’ SARS (PRESIDENZA-SALUTE);

- decreto legislativo riguardante il Testo unico delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali (PRESIDENZA-FUNZIONE PUBBLICA’ POLITICHE COMUNITARIE) ’ esame preliminare;

- disegno di legge concernente la ratifica ed esecuzione dell'Accordo di stabilizzazione ed associazione tra le Comunità europee ed i loro Stati membri e la Repubblica di Croazia (AFFARI ESTERI);

- decreto legislativo concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge n.53 del 2003 (ISTRUZIONE) ’ esame preliminare;

- decreto presidenziale relativo al regolamento concernente il funzionamento amministrativo-contabile e la disciplina del servizio di cassa delle Soprintendenze dotate di autonomia gestionale (BENI CULTURALI);

- leggi regionali, ai sensi dell'art. 127 della Costituzione.

Luigi Levita
00sabato 17 maggio 2003 11:23
Il testo del DDL!
IL TESTO DEL DDL 16/05/2003

Modifiche urgenti alla disciplina degli esami di avvocato

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


VISTI gli articoli 77 e 87 della Costituzione;

RITENUTA la straordinaria necessità ed urgenza di modificare l’articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 10 aprile 1990, n. 101, gli articoli 15, 17-bis e 21 del regio decreto 22 gennaio 1934, n.37, nonché l’articolo 22 del regio decreto legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n.36, concernenti lo svolgimento della pratica forense e dell’esame di abilitazione alla professione legale, al fine di razionalizzare svolgimento e contenuti della prova d’esame, e di evitare, altresì, fin dalla prossima sessione, il persistere della costante e significativa disomogeneità tra i dati riguardanti le percentuali di promossi nelle diverse sedi d’esame, disomogeneità legata alla facoltà, riconosciuta in atto ai praticanti, di determinare la sede dell’esame attraverso la scelta, iniziale o successiva, del distretto presso il quale compiere la prescritta pratica;

VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del …;

SULLA PROPOSTA del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;


EMANA

il seguente decreto-legge:


Art.1

(Modifiche all’articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 10 aprile 1990, n.101)

1. L’articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica 10 aprile 1990, n.101, è sostituito dal seguente:

“1. Il certificato di compiuta pratica di cui all’articolo 10 del regio decreto 22 gennaio 1934, n. 37, viene rilasciato dal consiglio dell’Ordine del luogo ove il praticante ha svolto la maggior parte della pratica ovvero, in caso di parità, del luogo in cui la pratica è stata iniziata. Il certificato di compiuta pratica non può essere rilasciato più di una volta.

2. In caso di trasferimento del praticante, il consiglio dell’Ordine di provenienza certifica l’avvenuto accertamento sui precedenti periodi.

3. Il certificato di compiuta pratica individua la Corte d’appello di appartenenza di ciascun candidato ai fini del sorteggio della sede d’esame, secondo quanto previsto dall’articolo 15, commi 6 e 7, regio decreto 22 gennaio 1934, n.37.”.




Art. 2

(Modifiche all’articolo 15 del regio decreto 22 gennaio 1934, n.37)


1. All’articolo 15 del regio decreto 22 gennaio 1934, n. 37, dopo il quinto comma, sono aggiunti i seguenti:

“Con successivo decreto, il Ministro per la giustizia determina, mediante sorteggio, gli abbinamenti tra le commissioni esaminatrici istituite presso ciascuna Corte d’appello e i candidati, individuati ai sensi dell’articolo 9, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 10 aprile 1990, n.101. Le prove scritte si svolgono presso la Corte d’appello di appartenenza dei candidati; la prova orale ha luogo presso la sede d’istituzione della commissione esaminatrice.

Il sorteggio di cui al comma che precede è effettuato previo raggruppamento delle sedi di Corte d’Appello che presentino un numero di domande di ammissione sufficientemente omogeneo, al fine di garantire l’adeguatezza tra la composizione delle commissioni d’esame e il numero dei candidati di ciascuna sede.”.

Art. 3

(Modifiche all’articolo 23 del regio decreto 22 gennaio 1934, n. 37)

1. All’articolo 23 del regio decreto 22 gennaio 1934, n. 37, sono premessi i seguenti commi:
“Esaurite le operazioni di cui all’articolo precedente, il Presidente della Commissione ne dà comunicazione al Presidente della Corte di appello il quale, anche per il tramite di persona incaricata, dispone il trasferimento delle buste contenenti gli elaborati redatti dai candidati alla Corte d’appello presso la quale è istituita la commissione esaminatrice, individuata ai sensi dell’articolo 15, commi 6 e 7 del regio decreto 22 gennaio 1934, n. 37, a mezzo di consegna all’ispettore della polizia penitenziaria appositamente delegato dal Capo del Dipartimento.

Il Presidente della Corte di Appello presso la quale è istituita la Commissione esaminatrice di cui al comma 1, riceve, anche per il tramite di persona incaricata, le buste contenenti gli elaborati e ne ordina la consegna al Presidente della Commissione esaminatrice il quale, attestato il corretto ricevimento delle buste, dispone l’inizio delle operazioni di revisione degli elaborati ivi contenuti.”.

Art. 4

(Modifiche all’articolo 21 del regio decreto 22 gennaio 1934, n.37)


1. All’articolo 21 del regio decreto 22 gennaio 1934, n.37, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al primo comma sono soppresse le seguenti parole: “anche commentati esclusivamente con la giurisprudenza”.

b) al secondo comma, dopo la parola:”scritti,”, sono inserite le seguenti:”codici commentati”.



Art. 5

(Modifiche all’articolo 17-bis del regio decreto 22 gennaio 1934, n.37)

1. All’articolo 17-bis del regio decreto 22 gennaio 1934, n.37, al comma 3, lettera a), la parola: “ecclesiastico”, è sostituita dalla parola: “comunitario”.


Art.6

(Modifiche all’articolo 22 del regio decreto legge 27 novembre 1933, n. 1578)

1. All’articolo 22 del regio decreto legge 27 novembre 1933, n.1578, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) al comma 4, dopo il primo periodo, è inserito il seguente: “Non possono essere designati avvocati che siano membri dei consigli dell’Ordine.”.

b) al comma 6, nel primo e nel secondo periodo, le parole: “duecentocinquanta” sono sostituite dalle parole: ”trecento”.


Art. 7

(Norma di copertura)

1. Per l’attuazione delle disposizioni di cui al presente provvedimento è autorizzata, a decorrere dall’anno 2003, la spesa di euro 17.072,00; al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2003-2005, nell’ambito dell’unità revisionale di base di parte corrente “Fondo speciale” dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2003, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero della giustizia.

2. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.


Art. 8

(Entrata in vigore)

1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alla Camere per la conversione in legge.

Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.

Dato a
Michela
00lunedì 19 maggio 2003 11:05
Decreto legge e specializzandi
A seguito dell'emanazione del decreto legge, che agevolazioni avranno coloro che stanno frequentando o intendono frequentare una scuola di specializzazione? Chiedo questo perchè mi pare che il DL nulla preveda per gli specializzandi...
Renato
00lunedì 19 maggio 2003 12:56
nessuna
Ho l'impressione Michela che tu ti sia risposta da sola.
Castelli ha esplicitamente detto che le scuole verranno prese in considerazione solo a partire dalla 'riforma globale' dell'accesso alla professione che dovrebbe entrare nella scaletta del governo per l'anno prossimo. Mi sembra evidente l'incoerenza del ragionamento. Il problema è che a Castelli interessava soltanto tagliare le gambe al turismo dell'abilitazione, e per garantirsi il consenso degli ordini sul punto non ha fatto altro che copiare le proposte del Cnf, lasciando in sospeso le questioni più spinose per gli ordini stessi: il rapporto tra le SSPL e l'esame, ed il rapporto tra le SSPL e le altre scuole forensi (qiuelle gestite e protette dagli ordini stessi).
Saluti

Renato
renatotucci@hotmail.com
Luigi Levita
00martedì 20 maggio 2003 07:49
Hai indovinato tutto!
Caro Renato, hai perfettamente centrato!
Posso solo dirti che "SSPL Campania", nel suo piccolo, proverà a cercare tutti gli appoggi possibili per intervenire sulla conversione del DL.

Cordialmente
Giuliana
00giovedì 22 maggio 2003 15:38
Cosa si fa?
Carissimo Luigi e cari colleghi,
preso atto dell'approvazione del d.l. immagino che sarete convinti quanto me della necessità di incidere, in qualche modo, sul testo del decreto in sede di conversione, al fine di arginare i danni.
I contatti che ho con rappresentanti istituzionali mi fanno capire che i margini di azione sono fortemente limitati, ma in effetti sono tre le questioni sulle quali potremmo discutere.
1) L'incidenza della riforma dalla sessione di esami 2004.
Non sono pienamente convinta di questa soluzione perchè significherebbe negare lo stesso presupposto di urgenza del d.l.-Considerate che in prospettiva si parla della riforma globale presentata a dicembre del 2002 dal CNF, per cui l'anno prossimo l'esame dovrebbe essere oggetto di nuova revisione. Certo, dubito che si riesca ad approvare la suddetta riforma perchè la condizione perchè passi è da individuarsi nella competitività delle scuole forensi (prodotto formativo dell'avvocatura) che non funzionano da 15 anni e non credo possano essere rivisitate in un solo anno per renderle competitive con le sspl. Inoltre con la carenza di prospettive attuali per le sspl, dubito che l'anno prossimo le sspl facciano un numero di iscritti tali da spingere il legislatore a prendere in seria considerazione la posizione delle stesse e degli specializzati. Pertanto c'è il forte rischio che le scuole perdano appetibilità sul mercato e siano destinate ad esaurirsi, con buona pace per chi ha svolto e sta svolgendo il ruolo da "cavia di laboratorio". In conclusione, la riforma sarà quella del d.l. senza alcuna seria prospettiva di binario preferenziale per gli specializzati e certo, volendo considerare il contentino della sospensiva di un anno di pratica per gli specializzati, sapete meglio di me che non tutti gli ordini la concedono, senza entrare nel merito dell'opportunità, per l'aspirante avvocato, di chiedere la sospensiva.
2) Emendamento del testo del d.l. in riferimento ai codici commentati.
Questo è un punto a mio avviso fondamentale. Per due anni ci siamo preparati all'esercizio della professione così come si svolge negli studi e nelle aule di giustizia e l'esame che dovrebbe valutarci idonei non tiene conto di come si esercita in concreto la professione. Non si tratta del concorso in magistratura, ma di un mero esame di abilitazione e se la professione si esercita quotidianamente con l'ausilio della giurisprudenza è un paradosso che l'idoneità debba valutarsi con altri strumenti.
3) Diritto di opzione per gli specilizzati in riferimento alla prova scritta.
In sede di conversione del d.l., considerando l'urgenza di tutelare i primi 2.500 specializzati, anticipando il testo della riforma prospettata dal CNF e condivisa dal Governo, dobbiamo fare in modo che ci concedano la possibilità di fare una sola prova scritta a nostra scelta. Penso sia la soluzione più fattibile perchè chiaramente non ci concederanno mai un'abilitazione diretta. Creando un effettivo vantaggio per chi frequenta le sspl, l'anno prossimo gli iscritti aumenteranno e le sspl non verrano considerate come un esperimento mal riuscito da dimenticare. Parlo anche ai futuri magistrati. Se non assicuriamo continuità a queste scuole, dubito che le prendano in considerazione nella riforma dell'ordinamento giudiziario come titolo necessario per concorso ad uditore giudiziario.
Mi auguro di essere stata sufficientemente chiara.
Mi permetto un'ultima valutazione. In questi giorni sui giornali sono stati posti una serie di interrogativi in merito alla fattibilità delle commissioni a sorteggio, nonchè alla tutela dei diritti quesiti dei praticanti che per due anni hanno studiato per quel tipo di esame. E' stato sostenuto che modificare le regole del gioco oggi sarebbe quasi incostituzionale, pertano non è da escludersi che fioccheranno ricorsi successivamente all'esame del 2003. Cosa ne pensate?
Come al solito mi sono dilungata troppo, comunque penso sia necessario un confronto per individuare il da farsi, magari attuando una collaborazione ed un intervento comune che fino ad oggi non credo sia stato effettivamente tentato. Non è colpa di nessuno, il fatto è che come categoria siamo giovani ed inesperti.
Sono certa che sollecitando tutte le aree politiche in Parlamento su soluzioni fattibili e relativamente indolore per la categoria forense, qualcosa si riesca a portare a casa.
Aspetto Vostre notizie.
Un caro saluto a tutti, Giuliana.
Luigi Levita
00giovedì 22 maggio 2003 23:36
Per Giuliana
Ciao Giuliana, sei stata come al solito di una chiarezza adamantina!

Per quanto riguarda "SSPL Campania", la prox settimana tornerò a mettermi in contatto con l'Onorevole Catanoso per discutere della riforma, ed in particolare dell'opportunità di inserire un emendamento a nostr ofavore.
Vi terrò come sempre informati.

Saluti
Giuliana
00venerdì 23 maggio 2003 16:45
Caro Luigi,
sto tentando di sollecitare i politici dell'Umbria ma con magri risultati. Come saprai, mi sono rivolta anche al CNSU, ma i tempi sono molto lunghi.
Parlando con una mia collega di Catanzaro, sono venuta a sapere che si stanno dando da fare per interessare diverse aree politiche. Non solo, stanno raccogliendo le firme degli specializzandi e penso anche dei praticanti dei fori interessati.
Forse potrebbe essere utile raccogliere le firme di tutti gli specializzandi a sostegno di emendamenti fattibili al d.l.-
Magari potremmo inviare tutto a te, per poi passarlo a Catanoso.
Una domanda: quali sono gli emendamenti che l'associazione ha intenzione di proporre?
Vorrei confrontarmi con tutti gli interessati sul merito della questioni prospettate con la mia precedente.
A presto, Giuliana.
Luigi Levita
00sabato 24 maggio 2003 15:21
Da parte mia...
...cara Giuliana, c'è tutta la disponibilità di "SSPL Campania" che, seppure in fase provvisoria, sta già operando in tal senso.
Ogni aiuto è gradito.
Sul merito delle questioni, ti consiglierei di aprire una discussione ad hoc sul forum!

Con stima
Marco Medoro
00domenica 25 maggio 2003 10:30
Emendamento
Concordo con giuliana; anche io penso che sia il caso di raccogliere le firme per appoggiare un emendamento da far approvare in sede di conversione del decreto legge.

A mio avviso, tuttavia, ci dovremmo limitare a richiedere il riconoscimento immediato della versione definitiva della riforma proposta dal CNF, con un esame facilitato per gli specializzandi: questo non per egoismo, ma perchè il divieto all'uso dei codici rientra in una linea politica (secondo me censurabile) di severità che non mi sembra superabile; pertanto, legare i due emendamenti darebbe alla fortissima lobby degli avvocati presente in parlamento la "scusa" per bocciare anche quello sacrosanto che riconosca agli specializzati un trattamento differente.
Saluti
Marco Medoro
Perugia
Gabriele Focosi
00lunedì 26 maggio 2003 11:55
emendamento SSPL
L'Associazione Nazionale Specializzandi sta già provvedendo alla trasformazione della PdL Senato 1796 in emendamento alla legge di conversione del DL Castelli, grazie alla grande sensibilità del Sen. Cortiana da sempre sensibile alle nostre problematiche di specializzandi.

Nelle prossime settimane faremo la conferenza stampa di presentazione dell'emendamento, a cui sono invitati tutti i politici che sostengono l'abilitazione automatica degli specializzati come da proposta S.1796

Chi ne conosce è pregato pertanto di comunicarmi i nomi così da inviargli in tempo gli inviti per la conferenza stampa.

Gabriele Focosi
Associazione Nazionale Specializzandi
http://www.sspl.italex.net
Luigi Levita
00domenica 13 luglio 2003 13:46
Quante cose sono cambiate...
....in così poco tempo...


Rileggetevi tutta questa discussione!
[SM=g27816] [SM=g27816]
Giuseppe
00domenica 13 luglio 2003 20:12
Opportuno
E' opportuno che laureati in giurisprudenza, con maggior rigore per gli specializzandi, utilizzano la grammatica italiana non im modo giuridico ma nel modo appropiato ad essa.
Io sono iscritto alla S.S.P.L., laureato in Lettere e Filosofia e Scienze politiche, nonchè, Giurisprudenza.
Nel cercare di leggere le vostre inserzioni riscontro non poche difficoltà.
Spero in una Vostra, cortese, attenzione per la stesura di ciò che pensate e proponete data la sua indiscutibile utilità.
Giuseppe
Luigi Levita
00lunedì 14 luglio 2003 06:14
Stai scherzando?????
Caro Giuseppe, premesso che spero vivamente tu stia scherzando...


forse la comunicazione telematica porta con sé questo inconveniente della scarsa chiarezza;
forse qualche volta si scrivono messaggi frettolosamente;
forse talvolta si mette davvero la grammatica da parte.


Ma....




...come accettare questo - seppur garbato - rimprovero da te che, sostenendo di possedere tre lauree, scrivi ancora l'aggettivo "appropriato" senza una "r"???? E non usi il congiuntivo come dovresti ("E' opportuno che laureati [...] utilizzano...")??? Oltre, beninteso, ad aver postato un messaggio talmente contorto da farmi pensare ad una canzonatura???



Ti dico io cosa è opportuno, invece: ricordare l'insegnamento cristiano di non andare perennemente alla ricerca della pagliuzza nell'occhio altrui.



Un cordiale saluto

[Modificato da Luigi Levita 14/07/2003 6.15]

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