[POL-REG]LOMBARDIA: Da Gennaio raccolta firme per lo statuto speciale

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Riccardo.cuordileone
00domenica 25 novembre 2007 19:30
Comunico a tutti i fratelli lombardi che da Gennaio il Fronte Indipendentista Lombardia inizierà la raccolta firme per richiedere lo statuto speciale per la nostra regione.

Il FIL non è solo in questa battaglia e aiuti solidali perverranno anche da altri partiti e associazioni.

La raccolta probabilmente non avrà nessun effetto pratico sulle decisioni romane, però come si dice "tutto fa brodo" e in un momento come quello attuale, dove tutti si riempiono la bocca di belle parole come federalismo e autonomia, speriamo che ne esca qualcosa di buono per la nostra patria.

LOMBARDIA INDIPENDENTE!
DarkWalker
00domenica 25 novembre 2007 22:42
Ottimo! Tra l'altro dell'affaire grillo nessuno dice più niente però dal v day in poi da molte parti partono (scusate il bisticcio di parole) iniziative che raccoglono firme, e questo è un bene.
Non so se ilfil riuscirà a ottenre qualcosa (non credevo neanche che fosse presente in tutte le prov lombarde), ma vabeh, sperare e firmare non costa nulla.
-Giona-
00lunedì 26 novembre 2007 08:42
Appoggio la proposta, ma temo che se la fa solo il FIL faccia poca strada.
Pius Augustus
00lunedì 26 novembre 2007 15:20
mi pare ridicolo,perchè i lombardi dovrebbero avere uno statuto speciale più dei marchigiani o dei liguri? o secessione o niente!
Caio Logero
00lunedì 26 novembre 2007 16:17
Sinceramente credo che finché non cambia il sistema a statuto speciale o ordinario cambia poco. Il primo rimane sempre lo stesso, il secondo lo vanno ampliando.... che quasi quasi sconviene farlo per non rimanere fotografati eternamente in quel dato periodo.
-Kaname-chan
00lunedì 26 novembre 2007 16:21
Re:
Pius Augustus, 26/11/2007 15.20:

mi pare ridicolo,perchè i lombardi dovrebbero avere uno statuto speciale più dei marchigiani o dei liguri? o secessione o niente!



Visto che la parte del titolo V riformato riguardante il federalismo fiscale non viene attuato meglio lo statuto speciale a questo punto. Le norme per l'attuazione dello statuto speciale esistono già quindi loro tentano questa strada

DarkWalker
00lunedì 26 novembre 2007 17:25
Re:
Pius Augustus, 26/11/2007 15.20:

mi pare ridicolo,perchè i lombardi dovrebbero avere uno statuto speciale più dei marchigiani o dei liguri? o secessione o niente!




nel momento in cui lo volessero perche negarglielo?
Pius Augustus
00lunedì 26 novembre 2007 17:35
Re: Re:
DarkWalker, 26/11/2007 17.25:




nel momento in cui lo volessero perche negarglielo?




perchè non avrebbe più significato! dovrebbero chiamarlo statuto normale e darlo a tutte le regioni,ma darlo ad alcune si ed altre no senza alcun motivo è ridicolo.
luc@s87
00lunedì 26 novembre 2007 18:41
Ma quale statuto speciale! Gli statuti speciali andrebbero aboliti.
Riccardo.cuordileone
00lunedì 26 novembre 2007 19:15
Re:
Pius Augustus, 26/11/2007 17.35:


Perchè non avrebbe più significato! Dovrebbero chiamarlo statuto normale e darlo a tutte le regioni, ma darlo ad alcune si ed altre no senza alcun motivo è ridicolo.


Concordo con te, ci vorrebbe una riforma federale statale, ma il FIL non ha le potenzialità per sostenere una campagna federalista in tutto lo stato, di conseguenza si limita a quella nella sua nazione (e già sarà un'impresa).

E comunque non temere, il federalismo sarebbe solo il primo passo verso la secessione!!


luc@s87
00lunedì 26 novembre 2007 19:26
Re: Re:
Riccardo.cuordileone, 26/11/2007 19.15:




E comunque non temere, il federalismo sarebbe solo il primo passo verso la secessione!!






In tal caso ricordo a lux il nostro impegno di barricarci armati in casa e fare da quinta colonna alla reazione italiana! ^^
Riccardo.cuordileone
00lunedì 26 novembre 2007 19:49
Re:
luc@s87, 26/11/2007 19.26:


In tal caso ricordo a lux il nostro impegno di barricarci armati in casa e fare da quinta colonna alla reazione italiana! ^^


Bo ma tu sei a Forlì, della Padania non me ne frega niente, io mi riferivo alla secessione della LOMBARDIA! :)


Lux-86
00lunedì 26 novembre 2007 19:58
nel momento in cui tutte le regioni avessero uno statuto speciale, di fatto, l'italia sarebbe una federazione. ma ci sono anche regioni a cui non interessa lo statuto speciale dunque ogni regione, visto che esiste, ha diritto di chiederlo.

riguardo alla secessione: poi parte il tiro al piccione. dal tetto di casa mia ai seccessionisti^^


In tal caso ricordo a lux il nostro impegno di barricarci armati in casa e fare da quinta colonna alla reazione italiana! ^^



non permetterò mai che, dopo la vittoria, sia mutilata anche l'Italia^^
Caio Logero
00lunedì 26 novembre 2007 22:41
Né mutilazioni, né farse. Andrebbe fatto un lavoro serio per una volta, che segua lo spirito, i bisogni veri dei popoli italici, senza prendere ispirazioni straniere.
DarkWalker
00martedì 27 novembre 2007 20:09
Re: Re: Re:
Pius Augustus, 26/11/2007 17.35:




perchè non avrebbe più significato! dovrebbero chiamarlo statuto normale e darlo a tutte le regioni,ma darlo ad alcune si ed altre no senza alcun motivo è ridicolo.



Sì ma siccome non è ancora lo statuto di maggioranza delle regioni pure il nome va ancora bene^^
E se poi viene la secessione non sarò certo io piangere^^

@caio scusa ma non ti seguo, in cosa si starebbe a copiare gli stranieri?NOn che, cmq, basti quello a far diventare una iniziativa positiva o negativa...
Pius Augustus
00martedì 27 novembre 2007 20:41
Re: Re: Re: Re:
DarkWalker, 27/11/2007 20.09:



Sì ma siccome non è ancora lo statuto di maggioranza delle regioni pure il nome va ancora bene^^
E se poi viene la secessione non sarò certo io piangere^^

@caio scusa ma non ti seguo, in cosa si starebbe a copiare gli stranieri?NOn che, cmq, basti quello a far diventare una iniziativa positiva o negativa...




beh anche io sono favorevole alla secessione (sono stufo di mantenere gli evasori del nord) però non credo che prendendo un contentino de genere si faranno significativi passi in avanti...
DarkWalker
00martedì 27 novembre 2007 22:56
Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 27/11/2007 20.41:




beh anche io sono favorevole alla secessione (sono stufo di mantenere gli evasori del nord) però non credo che prendendo un contentino de genere si faranno significativi passi in avanti...



dipende: i Lombardi sì^^
DarkWalker
00giovedì 6 dicembre 2007 19:13
Applausi per Giorgio Napolitano. Battimani al presidente della Repubblica firmati dalla business economy della Milano del fare. Che, parola per parola, sottoscrive, il virgolettato presidenziale: «In una regione come la Lombardia, mi preme ribadire che non può essere eluso il dovere costituzionale dell’attuazione del titolo V qual è stato riformato, né si può in Parlamento esitare nel portare avanti la legge sul federalismo fiscale. Si darà forza, così, a quel “nuovo regionalismo” come “nuova forma dell’unità nazionale”, di cui ci ha parlato il presidente Roberto Formigoni».
Già, il governatore della Lombardia poco prima aveva chiesto al Capo dello Stato «il suo vigile aiuto» perché «anche all’interno di una situazione politica non completamente stabile e serena, il percorso avviato dalla nostra (...)

(...) Regione per la costruzione di un regionalismo differenziato possa trovare il suo naturale compimento e aprire la strada a una forma più matura di unità nazionale».
Messaggio chiaro quello rivolto da Formigoni a Napolitano, «come garante di quella Carta costituzionale che è viva incarnazione del tessuto civile», con risposta altrettanto netta e calata nella Milano contraddistinta, nota il presidente della Repubblica, dalla «vitalità democratica» e dalla «tradizione riformista». Milano e Lombardia considerate anche «punto di riferimento» e «leva di fondamentale importanza per la vita e il progresso della nazione» nell’ambito delle sfide della globalizzazione. Concetto che riassume la capacità di innovare di Milano e della regione, dove si contano trentatré imprese per chilometro quadrato e dove si è compiuta l’integrazione del terziario con un’industria rinnovata.
Gli esempi virtuosi non mancano, ricorda Napolitano. Che cita la nuova Fiera - «parte di un generale rinnovamento del tessuto urbanistico» -, il «ricco di potenzialità» accordo tra piazza Affari e il London Stock Exchange, ma pure la fusione tra la milanese Aem e la bresciana Asm. Elogi, sul tappeto, però, continua Napolitano, ci sono ancora «problemi, con cui siete tuttora alle prese e che vanno affrontati a livello nazionale».
«Problemi» annotati dal presidente di Assolombarda Diana Bracco: «Milano ha una sensibilità acuta e le istituzioni devono trovare al più presto rimedi efficaci» per rispondere «all’esigenza di sicurezza dei cittadini» e, sul fronte Malpensa, «per non penalizzare le prospettive di un’area che è motore dello sviluppo del Paese». Delicate questioni cui Napolitano dedica attenzione invitando alla «condivisione». Sicurezza? «Per rispondere occorre condividere scelte difficili di diversa distribuzione delle risorse disponibili»; infrastrutture? «Occorre cooperazione istituzionale per superare ostacoli di procedure e di tempi che si oppongono a più rapide ed efficaci decisioni». Risposte a questi e altri problemi, chiosa il presidente della Repubblica, che «debbono ancorarsi a quel principio di sussidiarietà che è proprio dell’approccio federalista». Obiettivi da raggiungere nella «condivisione» per «garantire agli impegni e alle politiche la continuità del medio-lungo periodo».

E «condivisione», osserva Formigoni, è da sempre il leit motiv che accompagna la politica della regione Lombardia, che reclama una «maggior libertà»: «Domanda matura perché non “contro”, non “libertà da” bensì “libertà per”». «La Lombardia che lei, presidente, ha di fronte è il motore economico d’Italia e insieme il motore sociale e culturale», prosegue il governatore «per questo si pone nel Paese come locomotiva di un sistema istituzionale in forte cambiamento, aprendo nuovi percorsi».
E il simbolo di quest’orgoglio produttivo non può che essere la Fiera, come sostiene il presidente della fondazione Fiera Luigi Roth, «che mai ha perso la capacità di fare incontrare il mondo al di là delle barriere e delle differenze di culture, religioni e razze».


Strano fino a ieri era fortemente contrario a praticamente ogni forma di autonomia dal centralismo. Dev'essere l'ombra della bagina che lo fa parlare così.
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