Videocracy: il trailer che Rai e Mediaset si sono rifiutati di trasmettere
Quello che potete vedere qui sopra è il trailer del documentario “Videocracy” del regista italo-svedese Erik Gandini, che tratta dell’enorme potere che il mezzo televisivo e chi lo controlla hanno in Italia. Rai e Mediaset hanno rifiutato di trasmetterlo.
Come racconta Domenico Procacci della Fandango, che distribuisce il film:
“Come sempre abbiamo mandato i trailer all’AnicaAgis che gestisce gli spazi che la Rai dedica alla promozione del cinema. La risposta è stata che la Rai non avrebbe mai trasmesso i nostri spot perché secondo loro, parrà surreale, si tratta di un messaggio politico, non di un film”
“Siamo in uno di quei casi in cui si è più realisti del re. Ci sono stati film assai più duri nei confronti di Berlusconi come “Viva Zapatero” o a “Il caimano”, che però hanno avuto i loro spot sulle reti Rai. E il governo era dello stesso segno di oggi. Penso che se questo film è ritenuto così esplosivo vuol dire che davvero l’Italia è cambiata”
Di Videocracy avevamo parlato recentemente nello spazio dedicata alla rassegna della stampa estera, riportando un articolo del giornale svedese Svenska Dagbladet, di cui eccovi un nuovo estratto:
“Gli italiani sono così stanchi di tutti gli attacchi a Berlusconi come persona. Oltretutto lui vince sempre tutti i dibattiti perché utilizza argomenti emozionali e fa la vittima. Il mio film lo presenta in un modo diverso” (afferma Erik Gandini, ndt). Chi ha visto la televisione italiana non può evitare di sbalordirsi di fronte ad un fenomeno ricorrente. Che si tratti di sport, politica o intrattenimento, seduti a discutere gli svariati temi ci sono sempre anziani e corpulenti uomini in giacca e cravatta, circondati da donne giovani, slanciate e seminude, che ballano e sorridono senza dire niente. Le cosiddette veline, una specie di donne di servizio. Nel film di Erik Gandini, Videocracy, una società in cui lo schermo ha il potere, otteniamo finalmente una spiegazione del fenomeno
Con una punta di ironia, si potrebbe riconoscere che in fondo la censura non è assoluta nel nostro paese. Il trailer lo potete vedere qui su polisblog, mentre il documentario sarà alla mostra del cinema di Venezia il 3 settembre prossimo, e nelle sale italiane che lo vorranno ospitare a partire dal 4.